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Arezzo

Daniel Buren, Fare, disfare, rifare

 

 

 

 

 

 





 
Il Palio di Siena

La facciata ai venti, lavoro in situ su due piani, Antico Palazzo dei Vescovi, Pistoia, marzo 2025 [Courtesy Fondazione Pistoia Musei]

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La facciata ai venti, lavoro in situ su due piani, Antico Palazzo dei Vescovi, Pistoia, marzo 2025 [1]


Toacana ] Galleria di immagini  
     
   

Daniel Buren. “Fare, disfare, rifare” Works in situ and situated 1968-2025 | Pistoia, 2025

   
   

“Fare, Disfare, Rifare. Opere in situ e in situ 1968-2025” è una mostra speciale dedicata a Daniel Buren (Boulogne-Billancourt, 1938). La mostra retrospettiva è curata dall’artista insieme a Monica Preti, direttrice della Fondazione Pistoia Musei, e in collaborazione con Galleria Continua, che sostiene il progetto espositivo.

 

La grande mostra

 

 

Dall'8 marzo al 27 luglio, un percorso espositivo di Daniel Buren si snoda in dieci sale e nel cortile di Palazzo Buontalenti, con una selezione di dipinti realizzati tra il 1965 e il 1967, due Cabane (del 1985 e del 2000-1), rilievi murali (Prismes et Miroirs) e alcune opere luminose recenti. C'è anche una sala dedicata ai disegni progettuali di opere che Buren ha realizzato in Toscana e di opere realizzate appositamente per Pistoia Musei, o ricreate. Il lavoro di Buren, noto per il motivo delle strisce verticali larghe sempre 8,7 cm di tessuto industriale, dagli anni Settanta comprende anche l'uso di colori e materiali diversi, come carta, vetro, specchio e plexiglas.

La mostra esplora come Buren trasformi gli spazi architettonici attraverso l'uso di forme, colori e materiali, creando un dialogo continuo e inscindibile tra arte e ambiente.

Alla base della mostra c'è il rapporto molto stretto di Daniel Buren con l'Italia, ed è possibile visitare i luoghi in cui sono state installate alcune delle sue opere, come “Muri Fontane a tre colori per un esagono” (2005-11) a Villa La Magia a Quarrata (Pt) o Cabane eclatée (2005) nella Collezione Gori alla Fattoria di Celle a Santomato di Pistoia.



Daniel Buren, Fare, disfare, rifare, Pistoia, 2025 [Exhibition view, Daniel Buren. Fare, Disfare, Rifare. Lavori in situ e situati 1968-2025. Courtesy Fondazione Pistoia Musei, foto OKNOstudio, Ela Bialkowska © DB - SIAE Roma] Daniel Buren, Fare, disfare, rifare, Pistoia, 2025  [Photo-souvenir: Prismes et miroirs : hauts-reliefs, lavori situati, 2022, collezione privata, Parigi. Particolari. Courtesy Fondazione Pistoia Musei, foto OKNOstudio, Ela Bialkowska © DB - SIAE Roma] Daniel Buren, Fare, disfare, rifare, Pistoia, 2025  [Arlecchino all’infinito, lavoro in situ, Palazzo Buontalenti, Pistoia, 2003 / 2005. Particolare. Courtesy Fondazione Pistoia Musei, foto OKNOstudio, Ela Bialkowska © DB – SIAE Roma] Daniel Buren, Fare, disfare, rifare, Pistoia, 2025  [Découpé-Etiré, lavoro in situ, Palazzo Buontalenti, Pistoia 1985 / 2025. Particolare. Courtesy Fondazione Pistoia Musei, foto OKNOstudio, Ela Bialkowska © DB – SIAE Roma]

Suggestive immagini d'atmosfera Daniel Burens mostra Fare, disfare, rifare a Pistoia
[Foto di OKNOstudio, Ela Bialkowska © DB - SIAE Roma]

 

"Fare, disfare, rifare” Opere in situ e situate 1968-2025 non è una vera retrospettiva perché molte delle opere di Daniel Buren non esistono più. Buren ha realizzato circa 3.000 mostre nel corso della mia vita, ma molti progetti sono stati creati per essere effimeri, rimanendo solo nella memoria di chi li ha visti o in qualche fotografia e disegno.


Toscana, Fare disfare rifare


La mostra si concentra in particolare sul legame di Daniel Buren con l'Italia e la Toscana. Sono esposte opere realizzate in Italia che l'artista ha rivisitato e rielaborato in un processo continuo di Fare, Disfare, Rifare. Con questa idea, Buren mette in discussione e rielabora il proprio lavoro, aggiungendo nuovi significati ai progetti realizzati in Italia dal 1968 a oggi e invitando lo spettatore a riflettere sulla trasformazione dell'arte in contesti diversi e nel tempo. Alcune opere sono state completamente rifatte, ad esempio a Pistoia. Ma quando si rifà un'opera, ne nasce sempre una diversa, l'immaginazione si rinnova ogni volta e il risultato riflette un momento diverso dalla prima concezione.


Outil visuel [visueel instrument]

La caratteristica più evidente dell'arte di Daniel Buren è il motivo dell'alternanza di strisce verticali bianche e colorate, sempre larghe 8,7 centimetri. L'introduzione di quello che l'artista chiama outil visuel o “strumento visivo” alla fine del 1967 ha posto le basi per una pratica che rompe con le tradizioni e apre un'opera multiforme in cui la libertà deriva da vincoli, sia interni che esterni, come ama sottolineare l'artista. Daniel Buren ha esplorato questo “strumento visivo” sviluppandolo nel piano e, dalla fine degli anni Sessanta, in tre dimensioni.

Questo strumento visivo di rigorosa semplicità è diventato il suo “outil visuel”, il suo strumento visivo. Dagli anni Settanta, le sue opere assumono una dimensione tridimensionale con materiali come tessuti stampati, carta, vetro, specchio, legno, plexiglas, ecc. e sono realizzate in base al contesto in cui sono inserite. Buren definisce questa pratica “in situ”, un approccio che rifiuta l'indipendenza delle opere, in quanto strettamente legate alle caratteristiche fisiche (spazio, architettura, materiali) e culturali (storia, tradizioni, comunità) dei luoghi in cui crea e colloca i suoi lavori.

In situ

I primi viaggi in Provenza e poi in Messico hanno convinto Buren che non poteva più realizzare nulla che non fosse in qualche modo legato al luogo in cui era stato realizzato.

Monica Preti ha permesso di creare un percorso di visita dei luoghi in cui si trovano le opere di Buren, sia quelle acquisite da istituzioni pubbliche, come a Colle Val d'Elsa, a Quarrata, a Pistoia, sia da privati, come la Fattoria di Celle, dove Giuliano Gori ha invitato Buren a creare una “Cabane” nei giardini della villa nei primi anni 2000. Il pubblico può così vedere le opere nel loro contesto originale e capire che non possono assolutamente essere spostate senza perdere il loro significato.



Daniel Buren, Muri Fontane a tre colori per un esagono, mai 2011, travail in situ permanent, Villa Medicea La Magia, Quarrata

Daniel Buren, Muri Fontane a tre colori per un esagono, mai 2011, travail in situ permanent, Villa Medicea La Magia, Quarrata [2]

 

 
   
   


 


 

 

 
   

Daniel Buren. “Fare, disfare, rifare”

          Faire, Défaire, Refaire

          Works in situ and situated 1968-2025



          8/03-27/07/25

PALAZZO BUONTALENTI
Via de' Rossi 7
Pistoia, 51100 Italia
+39 0573 974267


www.pistoiamusei.it

 

 

 

 

 


Daniel Buren, Fare, disfare, rifare, Pistoia, 2025

  Photo-souvenir Daniel Buren

[Photo-souvenir : Daniel Buren, Galleria Continua San Gimignano. Photo Lorenzo Fiaschi]

 

La facciata ai venti, lavoro in situ su due piani, Antico Palazzo dei Vescovi, Pistoia, marzo 2025 [Courtesy Fondazione Pistoia Musei]

Daniel Buren, Fare, disfare, rifare, Pistoia, 2025  [Découpé-Etiré, lavoro in situ, Palazzo Buontalenti, Pistoia 1985 / 2025. Particolare. Courtesy Fondazione Pistoia Musei, foto OKNOstudio, Ela Bialkowska © DB – SIAE Roma]   Daniel Buren, Fare, disfare, rifare, Pistoia, 2025  [Photo-souvenir: Prismes et miroirs : hauts-reliefs, lavori situati, 2022, collezione privata, Parigi. Particolari. Courtesy Fondazione Pistoia Musei, foto OKNOstudio, Ela Bialkowska © DB - SIAE Roma]   Daniel Buren, Fare, disfare, rifare, Pistoia, 2025  [Prismes et miroirs : hauts-reliefs, lavori situati, 2022, collezione privata, Parigi. Particolari. Courtesy Fondazione Pistoia Musei, foto OKNOstudio, Ela Bialkowska © DB - SIAE Roma]

Daniel Buren, Fare, disfare, rifare, Pistoia, 2025 [Découpé-Etiré, lavoro in situ, Palazzo Buontalenti, Pistoia 1985 / 2025. Particolare. Courtesy Fondazione Pistoia Musei, foto OKNOstudio, Ela Bialkowska © DB – SIAE Roma]

 

 

 

Daniel Buren, Fare, disfare, rifare, Pistoia, 2025 [Photo-souvenir: Prismes et miroirs : hauts-reliefs, lavori situati, 2022, collezione privata, Parigi. Particolari. Courtesy Fondazione Pistoia Musei, foto OKNOstudio, Ela Bialkowska © DB - SIAE Roma]

 

 

Daniel Buren, Fare, disfare, rifare, Pistoia, 2025 [Prismes et miroirs : hauts-reliefs, lavori situati, 2022, collezione privata, Parigi. Particolari. Courtesy Fondazione Pistoia Musei, foto OKNOstudio, Ela Bialkowska © DB - SIAE Roma]

 

Daniel Buren in Toscana

 

   
Daniel Buren, Sulle Vigne: punti di vista, l'immagine simbolo del Castello di Ama, Gaiole in Chianti
  Daniel Buren, Sulle Vigne: punti di vista, l'immagine simbolo del Castello di Ama, Gaiole in Chianti
  Daniel Buren, Muri fontane a tre colori per un esagono (2005-2011) [Ph. Credit Alessandro Pasquali - Danae Project]

Colle Val d'Elsa, Piazza Arnolfo di Cambio, fontana e pavimento Daniel Buren

 

 

Daniel Buren, Sulle Vigne: punti di vista, l'immagine simbolo del Castello di Ama, Gaiole in Chianti

 

 

Daniel Buren, Muri fontane a tre colori per un esagono (2005-2011) [Ph. Credit Alessandro Pasquali - Danae Project]

 


 

Holiday accomodation in Tuscany


La casa vacanze Podere Santa Pia si trova nella Toscana meridionale, nel cuore della Maremma toscana, a 30 km da Montalcino. Il Podere Santa Pia è una bella casa colonica ex monastero del XIX secolo. Il casale si trova su una collina, circondato da vigneti, boschi di roverella e sughera, frassini e cespugli di ginepro. Dopo mezzo secolo di degrado, l'ex piccolo convento è stato restaurato e trasformato in un'autentica casa vacanze, con grande rispetto per l'originale stile toscano. I pavimenti originali in cotto, le travi in legno e le tipiche arcate emanano un'atmosfera d'altri tempi. Ma gli interni semplici e gli interventi minimalisti si adattano perfettamente alla semplicità delle case di campagna toscane di un tempo. Una raffinata selezione di grafiche contemporanee di artisti come Jürgen Partenheimer, Ronald Noorman, Philippe Vandenberg e Hanns Shimansky fanno di questa proprietà un rifugio per vacanze di alto livello, nella Maremma ancora incontaminata.

Case vacanza in Toscana | Podere Santa Pia



  The vast and endless golden rolling hills of the Tuscan Maremma

Podere Santa Pia

 

Podere Santa Pia

 

 

The vast and endless golden rolling hills of the Tuscan Maremma

 

         
         
Podere Santa Pia, situated in a particularly scenic valley

Reflections on the pool: Tuscan designs for swimming


[1] Photo-souvenir: La facciata ai venti, lavoro in situ su due piani, Antico Palazzo dei Vescovi, Pistoia, marzo 2025. Particolare. Courtesy Fondazione Pistoia Musei, foto OKNOstudio, Ela Bialkowska © DB – SIAE Roma [ DANIEL BUREN. Fare, Disfare, Rifare. Lavori in situ e situati 1968-2025 ] Didascalie immagini e condizioni d'uso]
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