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Roselle era un tempo un importante centro della civiltà etrusca, noto per la sua ricchezza, i suoi commerci e le sue realizzazioni artistiche. Il sito archeologico di Roselle (Rusellae in latino), che conserva importanti testimonianze storiche di epoca etrusca e romana, si trovava a circa 10 chilometri a nord di Grosseto. Roselle si trovava sulle rive dell'antico lago Prile ed è oggi uno dei siti archeologici più interessanti d'Italia.
Oggi i visitatori possono esplorare l'area archeologica di Roselle e il museo archeologico di Grosseto e scoprire la ricca storia di questa “città perduta”.
Anfiteatro Romano di Rusellae
Sulla sommità della collina settentrionale venne costruito agli inizi del I secolo d.C. un anfiteatro, che si inserisce nel programma di monumentalizzazione della città di Roselle promosso in epoca giulio-claudia.
Questo tipo di edificio, struttura architettonica originale del mondo romano, era destinato ad ospitare principalmente giochi gladiatori, battute di caccia e talvolta anche simulazioni di battaglie navali.L’anfiteatro, in base alle sue dimensioni, era, probabilmente, destinato ad accogliere circa 1200 spettatori.
Presenta la caratteristica forma ellittica: l’arena centrale è delimitata da una cavea probabilmente costituita da otto file di gradinate che si appoggiavano ad un terrapieno.
Quattro erano gli ingressi: due con volta a botte e due scoperti. Questi ultimi erano affiancati da piccole stanze con copertura a volta che potevano ospitare anche le belve prima che queste fossero gettate nell’arena in occasione dei giochi gladiatori.
Gli anfiteatri erano in genere privi di copertura e gli spettacoli si svolgevano solitamente a cielo aperto. In alcune occasioni veniva disteso un grande tendaggio per riparare gli spettatori dal sole o dalla pioggia: i quattro blocchi di pietra posti a distanza regolare, al centro dell’anfiteatro di Roselle, probabilmente avevano la funzione di sorreggere una struttura di questo tipo.
Roselle rimane fino ad oggi l’unica città dell’Etruria costiera a conservare un anfiteatro, anche se di proporzioni piuttosto contenute: risulta infatti uno dei più piccoli edifici di questo tipo e solo quello di Aleria in Corsica (300 d.C.) risulta di dimensioni ancora più modeste.[2]
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Area Archeologica di Roselle, Anfiteatro Romano di Rusellae [1]
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L'anfiteatro fu impostato su edifici preesistenti, con la conseguente distruzione di parte di essi. Alla destra dell'ingresso meridionale sono stati messi in luce resti di una casa etrusca della fine del VII sec. a.C., che documenta l'occupazione urbanistica dell'area fin dalle origini della città.
Le strutture dell'anfiteatro, da sempre emergenti, attirarono l'attenzione degli studiosi già nel 700 e furono oggetto dei primi scavi condotti a Roselle (nel 1774), in seguito pubblicati da Leonardo Ximenes, noto ingegnere idraulico e gesuita, che si occupava del problema del degrado della Maremma, nel quadro dei progetti di bonifica voluti dai lungimiranti granduchi Lorena.[5]
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L'Anfiteatro Romano di Roselle, L'opus reticulatum
Lateralmente ai due ingressi E-O si trovano due piccoli vani con copertura a volta a crociera: la tecnica muraria in opus reticulatum con testate a blocchetti regolari suggerisce una datazione agli inizi del I secolo d.C., oltretutto convalidata dal rinvenimento di ceramica sigillata aretina.
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Mura di Roselle, L'opus reticulatum [8]
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Il mistero degli Etruschi. Le mura di Roselle
Le mura di Roselle, dette anche Mura Ciclopiche, sono le imponenti fortificazioni che circondavano l'antica città etrusca di Roselle, situata vicino a Grosseto. Queste mura, costruite con grandi blocchi poligonali di pietra, sono un esempio notevole di architettura militare etrusca e si estendono per oltre tre chilometri, circondando quasi interamente l'area della città etrusca.
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Mura di Roselle, dette anche Mura ciclopiche [1]
De prachtige muren van Roselle met hun volledige lengte van 3270 meter zijn bijna intact gebleven.
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Il termine "ciclopiche" deriva dalla tradizione che attribuiva la costruzione di mura simili a giganti, appunto i Ciclopi, a causa delle dimensioni eccezionali dei blocchi utilizzati.
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Archeologische gebied Roselle
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Roselle, area archeologica [6]
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Audio tour Roselle, città etrusca e romana | izi.travel/it
L’Area Archeologica di Roselle mette a disposizione l’applicazione Izi.TRAVEL per scoprire la città antica anche su smartphone https://izi.travel/it/app
Bibliografie
Mario Cygielman, Gabriella Poggesi, La cinta muraria di Roselle, NIE, 2009, EAN 9788871452944, ISBN 8871452941
Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici | CINTA MURARIA DI ROSELLE. ALCUNE CONSIDERAZIONI ALLA LUCE DEI RECENTI LAVORI DI RESTAURO Mario Cygielman ? Gabriella Pogges| pdf
Citter C. (a cura di), Grosseto, Roselle e il Prile, in Documenti di Archeologia, 8 SAP. Mantova, 1996
Mazzolai A., Roselle e il suo territorio. Grosseto, 1960
Nicosia F., Poggesi G. (a cura di), Roselle. Guida al parco archeologico. Siena, 1998
Carlo Citter (a cura di), Grosseto, Roselle e il Prile. Note per la storia di una città e del territorio circostante, Società Archeologica, 1996, ISBN: 8887115079
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Museo archeologico e d'arte della Maremma, ex palazzo del Tribunale, Grosseto
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Vetulonia, il mistero degli Etruschi
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Roselle, area archeologica
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La Riserva Naturale della Diaccia Botrona e Castiglione della Pescaia
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Il Padule dall'Isola Clodia
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Palude della Diaccia Botrona e Castiglion della Pescaia
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La Casa Rossa Ximenes, Riserva naturale Diaccia Botrona
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Il Padule della Diaccia Botrona e la Casa Rossa Ximenes
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Casa Rossa Ximenes, Castiglione della Pescaia
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Roselle, area archeologica
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La Basilica
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Mura di Roselle, dette anche Mura ciclopiche, Roselle
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Roselle, area archeologica, la cinta muraria, costruita dagli Etruschi
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Basilica dei Bassi
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Roselle, area archeologica, la cinta muraria, costruita dagli Etruschi
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Roselle, Necropoli del Serpaio
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La Pianura grossetana, Lago Prile
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Ricostruzione dell’estensione del Lago Prile nel periodo etrusco sulla base dell’informazione archeologica edita
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Aurelia vetus e Lago Prile, il grande lago salato chiamato dai romani Prile o Prelius
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Lago Prile, Lago di Castiglione
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La via Aurelia è un'antica strada consolare romana che costeggiava il mar Tirreno e il mar Ligure fino alla Gallia. Fu costruita da un magistrato della gens Aurelia, probabilmente nel 241 a.C. dal censore Gaio Aurelio Cotta, oppure nel 200 a.C. da suo figlio, il console Gaio Aurelio Cotta, per collegare Roma all'Etruria appena sottomessa. Inizialmente arrivava a Caere (Cerveteri), e fu poi prolungata fino alla colonia di Cosa, e ancora fino a Vada Volaterrana (Vada), a Pisa e a Luni, e infine realizzata la sua prosecuzione fino ad Arles, in Gallia [8].
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Il sistema viario dell'antica Roma lungo la direttrice Nord-Ovest. In blu il primo tratto originale della via Aurelia, in rosso la via Cassia, in viola la via Clodia [7]
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In età etrusca il paesaggio aveva subito una graduale, lenta evoluzione: il lago Prile si era trasformato in un’ampia laguna comunicante con il mare al cui interno, presso la sponda occidentale, era situata l’isoletta di Badiola al Fango. Due città si affacciavano su questo specchio di mare: Roselle e Vetulonia che, in posizione contrapposta, sfruttarono probabilmente le coste della laguna come attracco portuale.
La parte del Lago nord-occidentale gravitava naturalmente su Vetulonia e qui doveva sorgere il proto della città. Anche Roselle doveva essere dotata di un attracco portuale, probabilmente situato sul lato orientale.
In età romana il paesaggio acquistò una conformazione ancora diversa: il restringimento e la conseguente occlusione dello sbocco al mare, provocate dalla deiezione fluviale, trasformarono il Prile in un bacino chiuso; il fiume Ombrone in questo periodo non sfociava più nello specchio d’acqua, ma al di fuori, più a sud. l tracciato di importanti assi viari contribuì alla trasformazione del paesaggio. la Via Aurelia Vetus* (241 a.C.) aggirava il lago allontanandosi dalla costa, forse perché il tombolo non era ancora sufficientemente consolidato. La via Aemilia Scauri*, invece, promossa nel 115 a.C. attraversava il tombolo costiero che nel frattempo, probabilmente, si era consolidato.
La fine dell’Impero Romano determinò il degrado dell’area: vennero a mancare i sistemi di drenaggio e di regimazione delle acque e la via costiera, probabilmente, non fu più utilizzabile [9].
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[1] Photo by Carole Raddato from FRANKFURT, Germany - Building D of the the Northern area of the Forum, Rusellae, Etruria, Italy, CC BY-SA 2.0, Link
[2] Fonte: Parco degli Etruschi | www.parcodeglietruschi.it
[3] Roselle. Planimetria della città con localizzazione delle sepolture distinte per tipologia. Fonte: MIBAC - Soprintendenza Archeologica della Toscana - SEZIONE DIDATTICA | www.comune.firenze.it
[4] Photo by Traveling in Tuscany. All rights reserved © Traveling in Tuscany
[5] Fonte: Audio tour Roselle, città etrusca e romana | izi.travel/it
[6] Depliant del sito archeologico di Roselle che vi permetterà di avere una panoramica generale sull'antica città etrusca, romana e medievale, con descrizioni e foto ingrandite dei principali scavi, informazioni sui collegamenti per l'area archeologica in biciletta (Qr-code) e nuovi percorsi interni. Un mezzo molto utile per accompagnarvi in questo viaggio nel passato. Inoltre non dimenticate di osservare da vicino tutti i reperti che sono stati rinvenuti nel corso degli scavi e che sono conservati nel Museo Archeologico e d'Arte della Maremma. |
[7] Fonte: EH101, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported.
[8] Opus reticulatum tecnica muraria realizzata con blocchetti di pietra disposti a formare una rete di rombi.
Opus mixtum - Tecnica di costruzione muraria. Il muro è realizzato con specchiature in opus reticulatum delimitate da fasce orizzontali e testate in blocchi o mattoni. Questa tecnica fu adottata per evitare la tendenza a lesioni sulle linee oblique del paramento, inconveniente frequente nelle murature realizzate in opus reticulatum*.[3]
Foto di LepoRello, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported.
Roselle in autobus
Per andare da Grosseto a Roselle in autobus, puoi utilizzare il servizio offerto da Tiemme, che collega Grosseto all'area archeologica di Roselle, secondo Grosseto Notizie. In particolare, ci sono corse che partono dalla stazione di Grosseto e altre che partono da Batignano, con fermate che ti consentono di raggiungere gli scavi.
Per trovare gli orari specifici e le fermate, puoi consultare il sito di Autolinee Toscane o utilizzare app come Google Maps o Moovit che forniscono informazioni sul trasporto pubblico locale.
noltre, puoi verificare gli orari e le fermate direttamente presso la biglietteria di Autolinee Toscane in Piazza Marconi a Grosseto (stazione FS).
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