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In età preistorica la pianura grossetana era occupata da un grande golfo in cui sfociavano il fiume Ombrone e il torrente Bruna.
In epoca etrusca l’insenatura marina andò gradualmente trasformandosi in un'ampia laguna (il cosiddetto Lago Prile), comunicante con il mare. Due erano le città etrusche che si affacciavano su questo specchio d’acqua: Roselle e Vetulonia.
In età romana il paesaggio acquistò una conformazione diversa: l’occlusione o il restringimento dello sbocco al mare, provocati dalla deiezione fluviale, trasformarono il Lago Prile in un bacino chiuso; il fiume Ombrone non sfociava più in questo specchio d’acqua, ma al di fuori di esso, più a sud. Nel I secolo a.C. questo doveva essere un luogo ameno, ambito da molti personaggi di rilievo, come è confermato da un’orazione di Cicerone (Pro Milone), in cui Clodio, tribuno della plebe e contestatore dell'oligarchia romana, viene denunciato per avere eretto una villa nell'isoletta, oggi chiamata Badiola al Fango, pur non essendo il proprietario del terreno.
La fine dell'impero romano determinò il degrado anche di questo territorio: vennero a mancare i sistemi di drenaggio e di regolazione delle acque e la via costiera, probabilmente, non fu più utilizzabile. Nel V secolo d.C., infatti, Rutilio Namaziano (autore del poemetto De Reditu Suo) nel suo viaggio verso la Gallia preferì aggirare questa zona degradata viaggiando per mare. [2]
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Il Padule della Diaccia Botrona e la Casa Rossa Ximenes
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La Casa Rossa Ximenes
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Ponti di Badia
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L'abbazia di San Pancrazio al Fango
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Il Padule dall'Isola Clodia
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Anello Riserva Naturale della Diaccia Botrona, sentiero n° 31 o RET 010
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Panorama of Vetulonia, hamlet of Castiglione della Pescaia, Tuscan Maremma
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Vetulonia, il mistero degli Etruschi
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La Pianura grossetana, visto da Vetulonia
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Bibliografia
- AA.VV., La memoria della terra, Grosseto, Consorzio di Bonifica Grossetana, 2001.
- Danilo Barsanti, Castiglione della Pescaia. Storia di una comunità dal XVI al XIX secolo, Firenze, Sansoni, 1984.
- Danilo Barsanti, Lucia Bonelli Conenna e Leonardo Rombai, Le carte del granduca. La Maremma dei Lorena attraverso la cartografia, Grosseto, Biblioteca Chelliana, 2001.
- Carlo Citter, Grosseto, Roselle e il Prile. Note per la storia di una città e del territorio circostante, Mantova, Padus, 1996.
- Silvia Pertempi (a cura di), La Maremma grossetana tra il '700 e il '900. Trasformazioni economiche e mutamenti sociali, Città di Castello, Labirinto, 1989.
- Emanuele Repetti, Padule di Castiglion della Pescaja, Lago Prelio, Lago di Prile, in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, vol. 4, Firenze, Allegrini e Mazzoni, 1841. URL consultato il 15 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2022).
- Leonardo Rombai, Imago et descriptio Tusciae. La Toscana nella geocartografia dal XV al XIX secolo, Venezia, Marsilio, 1993.
- Antonio Valentino Simoncelli, Bonifiche nel Grossetano. Percorso storico dal 1200 ad oggi, Arcidosso, Effigi, 2008.
- Antonio Valentino Simoncelli, Cronache maremmane dalla fine del '700 a oggi. La guerra per le acque e per il lavoro, Grosseto, Innocenti, 2016.
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[1] Fonte: Living Lakes Italia | Il patrimonio dei laghi italiani e il turismo ecosostenibile | Il lago Prile: oggi riserva naturale Diaccia Botrona
[2] Fonte: Parco degli Etruschi | www.parcodeglietruschi.it |
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