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«Or come piacque al mio glorioso Signore ed immortale Iddio, io la finii del tutto, e un Giovedi mattina io la scopersi tutta. Subito, che e' non era ancora chiaro il giorno, vi si ragunò tanta infinita quantità di popoli, che e' saria impossibile il dirlo; e tutti a una voce facevano a gara a chi meglio ne diceva. Il Duca stava a una finestra bassa del Palazzo, la quale si è sopra la porta, e cosi, dentro alla finestra mezzo ascoso, sentiva tutto quello, che di detta opera si diceva ( ... )» |
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Benvenuto Cellini
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La Loggia dei Lanzi (detto anche Loggia della Signora o la Loggia dei Priori) fu costruita tra il 1376 e il 1382 e contiene una serie di famose sculture. La Loggia si trova accanto a Palazzo Vecchio e agli Uffizi.
La galleria La Loggia dei Lanzi è un salone coperto di tre archi a tutto sesto. L'edificio è allo stesso tempo una retrospettiva dell'antichità classica e un assaggio di ciò che significherebbe il Rinascimento. Una delle immagini più sorprendenti sotto gli enormi archi è Perseo con la testa di Medusa, di Benvenuto Cellini°.
Perseo con la testa di Medusa
Perseo con la testa di Medusa è una scultura bronzea di Benvenuto Cellini, considerata un capolavoro della scultura manierista italiana, ed è una delle statue più famose di Piazza della Signoria a Firenze.
Il Perseo è una statua celebre nella storia dell'arte, grazie anche alla "cronaca" della sua fusione narrata dal suo autore, con brio impareggiabile, nella Vita scritta da lui medesimo.
Storia
Nell'antichità le statue in bronzo venivano normalmente realizzate assemblando parti fuse separatamente, saldando le parti con riporti in bronzo usando una tecnica detta brasatura forte. Alla fine dell'antichità, mentre diminuiva la domanda per statue di bronzo di grandi dimensioni, aumentavano al contrario le richieste di oggetti, come le campane, che per motivi funzionali dovevano essere fuse in un unico getto.
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Benvenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa,
c. 1554, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze [6]
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Durante il rinascimento l'interesse per i grandi gruppi statuari antichi portò gli scultori a riscoprire le tecniche statuarie della fusione con assemblaggio, di cui un classico esempio è la Giuditta di Donatello, anch'essa in piazza della Signoria; ma alla fine la competizione con le grandi statue marmoree in un blocco unico portò a tentare la fusione di grandi statue in atteggiamenti complessi in un solo getto. Il Perseo è il più celebre di questi esperimenti. Infatti la statua attualmente visibile è costituita di soli tre pezzi (o quattro, contando la spada); il corpo dell'eroe, il corpo della Medusa, su cui posa i piedi Perseo, e la testa della Medusa, che Cellini riferisce nella sua Vita di avere fuso come esperimento per il resto del gruppo[1].
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Benvenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa (particolari), c. 1554, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze
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La fusione del Perseo fu molto complessa e mise a dura prova il Cellini e i suoi assistenti. Così come viene raccontata nell'autobiografia dell'artista, fu un'operazione quasi "epica", con lo scultore preso da febbri e sudorazione (forse una febbre del fonditore causata dalle esalazioni dei metalli e documentata anche in altri casi), il fuoco della fornace che si era abbassato per via di un temporale, poi la supposta insufficienza dello stagno, alla quale il Cellini avrebbe rimediato gettando nella fusione tutte le stoviglie di casa, e infine un principio di incendio della bottega.
Una volta raffreddata, la statua (che per le sue dimensioni e le braccia proiettate in alto e molto esternamente rispetto al tronco, era stata ritenuta impossibile da fondersi in un solo getto), risultò in gran parte ben fusa, pur richiedendo una lunga operazione di rinettatura; a detta del Cellini, si dovettero rifare a parte solo tre dita del piede destro su cui pesava tutta la fusione: in realtà tutto il piede destro e una notevole sezione dello stinco dovettero essere rigettate[2] e l'operazione che, minimizzando, Cellini chiama rinettatura durò dal dicembre 1549 all'aprile 1554, mese in cui la statua fu finalmente mostrata in piazza. Gli esami del tenore di stagno nella lega del Perseo non hanno consentito di confermare la versione del Cellini; quello che sembra accertato è che il tenore di stagno è più alto nella testa della Medusa, più basso in quello del corpo di Perseo.
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Perseo con la testa di Medusa (particolari), c. 1554, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze [2]
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Descrizione
Collocata sotto la Loggia dei Lanzi, la scultura rappresenta Perseo in piedi sul corpo di Medusa, appena decapitata con la spada impugnata nella mano destra, mentre la sinistra solleva trionfante la testa del mostro tenuta per i capelli.
Posta su un alto piedistallo ornato da bellissimi bronzetti (copie realizzate dalla Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli di originali conservati al Bargello) è stata ideata in modo da guardare in basso verso lo spettatore. Insieme al gruppo del ratto delle Sabine, del Giambologna, è l'unica statua conservata nelle Logge dell'Orcagna ad essere stata concepita espressamente per quella collocazione. Sulla nuca della statua, in posizione estremamente defilata, è presente un dolente autoritratto di Cellini. Il piedistallo, rimosso nel XX secolo e sostituito con una copia, è un capolavoro in sé: nella finezza dei piccoli bronzetti rappresentanti divinità connesse al mito di Perseo si manifesta tutta l'abilità di Cellini orefice nel lavoro in piccola scala.
Commissionata da Cosimo I dopo il suo insediamento come Duca della città, fu realizzata tra il 1545 e il 1554. La statua che si ammira oggi è quella originale ed è stata spostata solo in occasione di una profonda pulitura e restauro conclusosi nel 1998. Direttamente collegata per tema alla vicina Giuditta e Oloferne di Donatello, in realtà si discosta profondamente dalla misura del primo Rinascimento abbracciando lo spiccato titanismo tipico del periodo detto manierismo, quando gli scultori imitavano le grandiose opere di Michelangelo.
Il Perseo ha anche un significato politico, come la maggior parte delle statue poste sulla piazza: rappresenta infatti l'affermazione del Duca che dà un "taglio" alle esperienze repubblicane, rappresentate da Medusa. Dal corpo di Medusa escono infatti i serpenti, allusione alle proverbiali discordie cittadine che avevano da sempre minato una vera democrazia.
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Benvenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa (particolare corpo di Medusa poggiato sul piedistallo in marmo), c. 1554, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze [4]
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Le maggiori difficoltà dal punto di vista tecnicostavano nella fusione della statua di Perseo, con il braccio sollevato e distante dal corpo, e con latesta di Medusa irta di serpenti: una forma cosìcomplessa da rendere ardua la sua realizzazionecon un’unica gettata del bronzo. Fu, di fatto, un’impresa memorabile, il cui racconto occupa molte e coinvolgenti pagine dell’autobiografia dell’artista. Egli narra di come, essendo stato colto da un malore poco dopo l’inizio della fusione, si sia assentato dall’ambientein cui era la fornace; chiamato dai suoi operai perché il bronzo si stava rapprendendo, gettò nell’amalgama i piatti e le stoviglie di stagno cheaveva a disposizione:
«[...] e veduto che il metallo non correva con quella prestezza ch’ei soleva[...] io feci pigliare tutti i mia piatti e scodelle etondi di stagno, i quali erano circa a dugento [...] e parte ne feci gittare dentro nella fornace; dimodo che, veduto ogniuno che l’mio bronzo s’era benissimo fatto liquido» [4] .
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Basamento marmoreo
Nel dicembre 1549 fu realizzata con successo la fusione della statua principale e nei treanni successivi venne svolto il lavoro di rinettatura e cesellatura del bronzo, nonché il grande basamento marmoreo. Questo è riccamente modellato con rilievi a ghirlande, maschere, teste caprine e busti di Diana Efesia; quattro nicchie ospitano bronzetti raffiguranti personaggi legati al mito (Danae, madre di Perseo, il padre Giove, Minerva e Mercurio che hanno aiutato l’eroe nell’impresa) [4].
Cosimo de 'Medici è nato sotto il segno del Capricorno. Sul plinto, sotto il corpo di Medusa, vediamo degli stambecchi.
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Minerva |
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Jupiter |
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Danae |
Un bassorilievo in bronzo narra la Liberazione di Andromeda (tutti gli originali sono conservati al Bargello) [4] .
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Benvenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa (Perseo libera Andromeda), c. 1554, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze [5]
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Quando, nel 1554, la statua venne mostrata aiFiorentini, suscitò grande stupore e ricevette, tragli altri, l’ammirazione del Bronzino, che la elogiò in versi [4] .
Nonostante la fama, dovuta soprattutto alle circostanze della fusione, la critica è tutt'altro che unanime nell'acclamare il Perseo come un capolavoro del manierismo; si imputa alla statua la sua posa languida e l'eccessiva cura dei particolari, tipica dell'orafo che ha preso in ultimo il sopravvento sullo scultore.[3] In particolare la critica mette in evidenza quanto i due bozzetti conservati, uno in cera e uno in bronzo, entrambi al Museo nazionale del Bargello, siano superiori per plastica ed inventiva nella posa[6].
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Piazza della Signoria e Loggia dei Lanzi, Firenze, gallerìa immagini
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Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria
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Hercules en Cacus (Baccio Bandinelli) en de Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze
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Fontana del Nettuno, Piazza della Signoria, Firenze
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Il Ratto delle Sabine, Giambologna, 1583
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Pio Fedi, De roof van Polyxena |
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Giambologna, Ercole e il centauro Nesso, (1599), Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze
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Benvenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa,
c. 1554, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze
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Benvenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa, c. 1554, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze |
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Benvenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa (detail van het lichaam van Medusa rustend op de sokkel), c. 1554, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze
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Benvenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa, il modello in cera, Museo Nazionale del Bargello, Firenze
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Benvenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa, il modellino in bronzo, Museo Nazionale del Bargello, Firenze |
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Benvenuto Cellini, Testa di Medusa, modello di schizzo per il gruppo Perseo alla Loggia dei Lanzi a Firenze, Victoria and Albert Museum, London
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Benvenuto Cellini, La vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze, 1558 | Edizione: La Vita di Benvenuto Cellini, Nuova Universal e Einaudi (149) a cura di Guido Davico Bonino, 1973
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Benvenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa, c. 1554, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze |
Bibliography
Benvenuto Cellini, Vita, BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 1985
Avery C./ Barbaglia S., L'opera completa del Cellini, 1981, p. 95
Damien Wigny, Au coeur de Florence : Itinéraires, monuments, lectures, 1990
John Pope-Hennessy, Italian High Renaissance & Baroque Sculpture, Londres: Phaidon, 1996.
C. Paolini, La Loggia dei Lanzi. Una storia per immagini, Quaderno n. 15, Polistampa, Firenze, 2006.
Mary McCarthy, The Stones of Florence, Harcourt Brace International (1998), ISBN-10: 9780156850803 - ISBN-13: 978-0156850803
Mary McCarthy, De stenen van Florence, Het Spectrum, Schrijvers over de wereld, 1989, ISBN 9789027422071
Mandel, C. "Perseus en de Medici." Storia Dell'Arte nr. 87 (1996): 168-187.
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[0] Foto di Gianni Careddu, licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.
[1] Cellini, Vita, LXIII
[2] Articolo del restauro su Repubblica.it
[3] A. Venturi, La scultura del Cinquecento, Nendeln 1967
[4] Istituto Italiano Edizioni Atlas | Analisi del Perseo, a cura di C. Dalla Costa.
[5] This file is made available under the Creative Commons CC0 1.0 Universal Public Domain Dedication
[6] Vedi Introduzione preposta alla Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze nell'edizione BUR, a cura di Ettore Camesasca
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° This article incorporates material from the Wikipedia article Perseo con la testa di Medusa, published under the GNU Free Documentation License.
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