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Loggia dei Lanzi si trova in piazza della Signoria a destra di Palazzo Vecchio e accanto agli Uffizi, i quali vi si innestano sul retro con una terrazza proprio sulla sommità della loggia.
A partire dal '500, con la creazione del Granducato di Toscana e la soppressione definitiva delle istituzioni repubblicane, questo spazio fu destinato ad accogliere alcuni capolavori scultorei, divenendo uno dei primi spazi espositivi al mondo.
Il capolavoro più complesso è il Ratto delle Sabine, capolavoro in marmo del Giambologna (1583). Sempre del Giambologna è l'Ercole e il centauro Nesso, dal sensazionale effetto di movimento espresso dal corpo in tensione del centauro sottomesso dall'eroe greco (1599).
Ercole e il centauro Nesso
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Giambologna, Ercole e il centauro Nesso, (particolare), 1599,
Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze [2]
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Ercole e il centauro Nesso è una statua marmorea dello scultore Giambologna, collocata a Firenze nella Loggia dei Lanzi.
Questo gruppo scultoreo fu collocato dapprima, nel 1599, sul Canto dei Carnesecchi a Firenze, poi lo si trasferì sotto il loggiato degli Uffizi, dal lato meridionale; più tardi fu posto sulla piazzetta che si trova vicina al Ponte Vecchio, sulla riva sinistra dell'Arno e, nel 1812, trovò la sua sede definitiva nella Loggia dei Lanzi in Piazza della Signoria.
La scultura è caratterizzata dalla grande forza plastica espressa dalla poderosa torsione, quasi elastica, del corpo del centauro Nesso, piegato dalla forza di Ercole.
Storia |
Deze beeldengroep werd in 1599 eerst op Canto dei Carnesecchi in Firenze geplaatst.
In de 16e eeuw werd het kruispunt zo genoemd omdat hier de huizen van de familie Carnesecchi stonden. In 1599 werd de groep Hercules en de centaur Nesso van Giambologna op het kruispunt geplaatst, dat zich nu sinds kort voor het midden van de negentiende eeuw onder de Loggia dei Lanzi op Piazza della Signoria bevindt.
Questo gruppo scultoreo fu collocato dapprima, nel 1599, sul Canto dei Carnesecchi. Nel XVI secolo il quadrivio si chiamava così perché qui si trovavano le case di questa famiglia. Il canto era formato dal quadrivio composto da via Rondinelli, via Cerretani, via Panzani, via dei Banchi. Letteralmente canto significa "angolo", cioè incrocio in questo caso.
Nel quadrivio venne collocato, nel 1599, il gruppo di Ercole e il centauro Nesso.
Da questo angolo prendeva nome il Palazzo delle Cento Finestre, già detto del Centauro.
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Giuseppe Zocchi, Bernardo Sgrilli , Veduta del Palazzo del Sig. March. Strozzi, del Centauro, e della Strada, che conduce a S. M. Novella, 1744, Scelta di XXIV Vedute delle principali contrade, piazze, chiese, e palazzi della Città di Firenze [2]
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La decorazione di questo angolo di Firenze dovuta al fatto che si trattava del percorso attraversato dai rondò delle carrozze, che provenivano dalla residenza granducale di palazzo Pitti e poi tramite via Maggio, il ponte Santa Trinita, via de' Tornabuoni e via de' Rondinelli arrivavano a via de' Cerretani per dirigersi verso il Duomo.
Il grande edificio nel piano intermedio a sinistra è il Palazzo dei Cento Finestri (residenza degli Strozzi). L'edificio a destra con il busto sopra la porta è il Palazzo Carnesecchi. Lo spiazzo in lontananza, oltre l'Ercole e il Centauro del Giambologna, è la piazza sul lato est di Santa Maria Novella.
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Giuseppe Zocchi, Bernardo Sgrilli, Veduta del Palazzo del Sig. March. Strozzi, del Centauro, e della Strada, che conduce a Santa Maria Novella, 1744 (particolare Ercole e il centauro Nesso) [2]
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Cento vedute di Firenze antica
«Nel mezzo della piccola piazza, formata dall’incontro di via dei Bardi, di via Guicciardini e di Borgo S. Iacopo, si vede il famoso gruppo di Gian Bologna rappresentante Ercole che uccide il Centauro. Abbiamo visto alla tav. XCII come dall’insigne scultore fiammingo fosse stato collocato all’angolo de’ Carnesecchi e come nello scorcio del sec. XVIII passasse nella predetta piazza, al posto del gruppo di Menelao e Patroclo. Qui rimase sino al 20 dicembre 1838. in cui fu, a sua volta, raccolto sotto la Loggia dei Lanzi. La fontana che zampillava dal piedistallo fu messa in una nicchia del Palazzo Cerchi, dove tuttora si trova». [3] |
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Cento vedute di Firenze antica, Firenze, presso Anton Giuseppe Pagani, 1789 (Acquaforte di Bernardino Rosaspina da disegno di G. Magazzari)
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Dal Canto dei Carnesecchi la statua fu trasferito sotto il loggiato degli Uffizi, dal lato meridionale; più tardi fu posto sulla piazzetta che si trova vicina al Ponte Vecchio, sulla riva sinistra dell'Arno e, nel 1812, trovò la sua sede definitiva nella Loggia dei Lanzi in Piazza della Signoria.
Loggia dei Lanzi
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Il Ratto delle Sabine, Giambologna, 1583 |
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Benvenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa
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Ercole e il centauro Nesso (Giambologna) |
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Patroclo e Menelao , 1599,
Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze
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Pio Fedi, Il gruppo di Polissena, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze |
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Mercurio. Calco moderno della statuetta di Benvenuto Cellini in una nicchia della base del Perseo, nella Loggia dei Lanzi di Firenze. L'originale è esposto al Museo del Bargello a Firenze. Foto di Giovanni Dall'Orto.
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Statua di una prigioniera barbara detta Thusnelda”. Marmo, opera romana di età traianeo-adrianea (II sec. d.C.) con restauri moderni. Scoperta a Roma; già nel 1541 nella collezione Capranica della Valle; dal 1584 a Villa Medici a Rome; a Firenze dal 1787, sotto la Loggia dei Lanzi dal 1789. |
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Arte romana, donna togata detta una sabina con testa ritratto di matilda, 110 dc ca., con restauri moderni |
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Arte romana, donna togata detta una sabina, 110 dc ca., con restauri moderni |
Giambologna è il nome italianizzato di Jean Boulogne (Douai 1529 - Firenze 1608) scultore venuto dalle Fiandre a Roma nel 1550 (?); da considerare profondamente italiano per spirito ed educazione; egli riuscì ad accogliere la lezione di Michelangelo e a trovare la misura del manierismo.
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Piazza della Signoria, Firenze, immagini dell'album
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Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria
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Ercole e il centauro Nesso (Baccio Bandinelli) e la Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze
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Fontana del Nettuno, Piazza della Signoria, Firenze
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Art in Tuscany | The Loggia della Signoria | The Loggia dei Lanzi
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Bibliografia
Francesco Lumachi Firenze, nuova guida illustrata, storica, artistica, anerdottica della città e dintorni Firenze, Società Editrice Fiorentina 1929
John Pope-Hennessy, Italian High Renaissance & Baroque Sculpture, Londres: Phaidon, 1996.
C. Paolini, La Loggia dei Lanzi. Una storia per immagini, Quaderno n. 15, Polistampa, Firenze, 2006.
Mary McCarthy, The Stones of Florence, Harcourt Brace International (1998), ISBN-10: 9780156850803 - ISBN-13: 978-0156850803
Mary McCarthy, De stenen van Florence, Het Spectrum, Schrijvers over de wereld, 1989, ISBN 9789027422071
McHam, Sarah Blake. "Donatello's Bronze David and Judith as Metaphors of Medici Rule in Florence." The Art Bulletin 83, no. 1 (March 2001): 32-47. Accessed September 20, 2013.
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[1] Foto di johanvanbetsbrugge, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported.
[2] © The Trustees of the British Museum, imagelicensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International (CC BY-NC-SA 4.0) license. | www.britishmuseum.org
[3] Corrado Ricci. Cento vedute di Firenze antica. Firenze, Fratelli Alinari Editori, 1906. Fonte: Internet Archive | /it.wikisource.org
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° This article incorporates material from the Wikipedia articlesErcole e il centauro Nesso and Canto dei Carnesecchi, published under the GNU Free Documentation License.
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