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Loggia dei Lanzi si trova in piazza della Signoria a destra di Palazzo Vecchio e accanto agli Uffizi, i quali vi si innestano sul retro con una terrazza proprio sulla sommità della loggia.
A partire dal '500, con la creazione del Granducato di Toscana e la soppressione definitiva delle istituzioni repubblicane, questo spazio fu destinato ad accogliere alcuni capolavori scultorei, divenendo uno dei primi spazi espositivi al mondo.
Il capolavoro più complesso è il Ratto delle Sabine, capolavoro in marmo del Giambologna (1583).
Sono sculture di epoca romana Patroclo e Menelao, copia di epoca flavia di un originale greco del 230-240 a.C.. Delle figure muliebri, le prime due non sono state identificate come personaggi, mentre la terza da sinistra rappresenta Thusnelda, una prigioniera barbara moglie di Arminio. Le ultime tre rappresentano matrone romane di rango imperiale, scolpite più finemente e con marmo più pregiato. È invece un'opera ottocentesca il Ratto di Polissena dello scultore Pio Fedi (1865), che riprende lo stile del vicino Menelao.
Pio Fedi, Ratto di Polissena,
Loggia dei Lanzi, Firenze
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Pio Fedi, Ratto di Polissena (particolari), Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze Foto di Gianni Careddu]
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Il Ratto di Polissena è una scultura di Pio Fedi. Scolpita tra il 1855 e il 1865 dopo una lunga gestazione con studi e disegni (molti dei quali ancora conservati a Firenze e a Roma) è considerata il capolavoro dell'artista ed una delle più significative opere della scultura ottocentesca italiana[senza fonte], tanto da meritarsi la prestigiosissima collocazione in piazza della Signoria a Firenze, unica opera moderna tra capolavori antichi e rinascimentali.
Il soggetto della scultura è Polissena, figlia minore di Priamo, rapita da Neottolemo per essere sacrificata in previsione della partenza delle navi greche per il ritorno dalla guerra di Troia. La violenza del rapimento è sottolineata dall'uccisione del fratello di Polissena Polidoro, caduto per difendere la sorella, e dal braccio alzato di Pirro con la spada impugnata che sta per vibrare il colpo per uccidere anche la madre di Polissena, Ecuba, che cerca di trattenerlo.
Per scolpirla il Fedi si ispirò a una statua di Lorenzo Bartolini (Pirro che getta Astianatte da una torre) ed all'Ercole e Lica di Antonio Canova, ma anche al vicino Patroclo e Menelao di fattura romana, soprattutto nella fisionomia del protagonista.
La statua è caratterizzata dalla complessità del soggetto, trattato con un'azione quasi teatrale, rappresentata dal gesto del braccio di Pirro che alza la spada.
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Pio Fedi, Il gruppo di Polissena, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze [3]
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Loggia dei Lanzi
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Il Ratto delle Sabine, Giambologna, 1583 |
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Benvenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa
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Ercole e il centauro Nesso (Giambologna) |
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Patroclo e Menelao , 1599,
Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze
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Pio Fedi, Il gruppo di Polissena, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze |
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Mercurio. Calco moderno della statuetta di Benvenuto Cellini in una nicchia della base del Perseo, nella Loggia dei Lanzi di Firenze. L'originale è esposto al Museo del Bargello a Firenze. Foto di Giovanni Dall'Orto.
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Statua di una prigioniera barbara detta Thusnelda”. Marmo, opera romana di età traianeo-adrianea (II sec. d.C.) con restauri moderni. Scoperta a Roma; già nel 1541 nella collezione Capranica della Valle; dal 1584 a Villa Medici a Rome; a Firenze dal 1787, sotto la Loggia dei Lanzi dal 1789. |
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Arte romana, donna togata detta una sabina con testa ritratto di matilda, 110 dc ca., con restauri moderni |
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Arte romana, donna togata detta una sabina, 110 dc ca., con restauri moderni |
Pasquino
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Piazza della Signoria, Firenze, immagini dell'album
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Palazzo Vecchio, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze
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Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria |
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Ercole e il centauro Nesso (Baccio Bandinelli) e la Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze
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Art in Tuscany | The Loggia della Signoria | The Loggia dei Lanzi
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Bibliografia
Francesco Lumachi, Firenze, nuova guida illustrata, storica, artistica, anerdottica della città e dintorni Firenze, Società Editrice Fiorentina 1929
John Pope-Hennessy, Italian High Renaissance & Baroque Sculpture, Londres: Phaidon, 1996.
C. Paolini, La Loggia dei Lanzi. Una storia per immagini, Quaderno n. 15, Polistampa, Firenze, 2006.
Mary McCarthy, The Stones of Florence, Harcourt Brace International (1998), ISBN-10: 9780156850803 - ISBN-13: 978-0156850803
Mary McCarthy, De stenen van Florence, Het Spectrum, Schrijvers over de wereld, 1989, ISBN 9789027422071
McHam, Sarah Blake. "Donatello's Bronze David and Judith as Metaphors of Medici Rule in Florence." The Art Bulletin 83, no. 1 (March 2001): 32-47. Accessed September 20, 2013.
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[1] Photo by Txllxt TxllxT, licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license
[2] Foto di Gianni Careddu, licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license
[3] Foto di Gbi.bytos, licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license
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