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Il Palio di Siena

Taddeo Gaddi - Last Supper, Tree of Life and Four Miracle Scenes - WGA08387.jpg

Taddeo Gaddi, Albero della Vita, Ultima scena e quattro scene con miracoli (1336-1366 circa), Basilica di Santa Croce, Firenze [1]

 

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Taddeo Gaddi, Albero della Vita, Ultima cena e storie sacre, Santa Croce, Firenze

   
   

L'Albero della Vita, Ultima cena e storie sacre è un grande affresco di Taddeo Gaddi, databile al 1355 circa e conservato nella parete ovest del refettorio della basilica di Santa Croce a Firenze.

Il pittore fiorentino, Taddeo Gaddi (1300-1366), figlio di Gaddo Gaddi, anch'egli pittore e mosaicista, nasce a Firenze nel 1300. Secondo Cennino Cennini, Taddeo è il figlioccio di Giotto tanto che ha lavorato con lui per 24 anni, anche se il suo stile è meno eroico e più ricco di aneddoti rispetto a quello giottesco.
Taddeo Gaddi, dopo la morte di Giotto, è il pittore fiorentino più importante, e lo sarà per almeno i tre decenni successivi. Nel 1332, e forse già nel 1328, inizia a lavorare con Giotto sulla decorazione ad affresco di Santa Croce a Firenze. Intorno al 1340 Gaddi decora le pareti del refettorio di Santa Croce, realizzando uno delle sue più imponenti opere: "Albero della Vita".


Descrizione e stile

Lo schema della decorazione del refettorio è il più antico noto, e divenne tipico per i cenacoli conventuali, come si vede anche nel cenacolo di Santo Spirito. Organizzato come un enorme trittico dotato di una sorta di predella, mostra in alto al centro una grande Crocifissione, qui rappresentata come Albero della Vita (iconografia tratta dal Lignum Vitae di san Bonaventura), contornata da due coppie di scene ai lati e dall'Ultima cena in basso, primo prototipo dei cenacoli fiorentini che andranno a decorare i refettori dei più prestigiosi conventi e monasteri della città.

Le scene laterali che compongono l'insieme sono tutti spunti sui quali i monaci potevano riflettere durante il pasto, legati in particolare al monachesimo e ai santi francescani:

San Benedetto in solitudine
Gesù a cena dal Fariseo
San Francesco che riceve le stimmate
Storia di san Ludovico di Tolosa

 

Albero della Vita

 

Taddeo Gaddi, Albero della Vita, (1336-1366 circa), Basilica di Santa Croce, Firenze

Taddeo Gaddi, Albero della Vita, (1336-1366 circa), Basilica di Santa Croce, Firenze [2]

 

Per l'Albero della croce Taddeo attinse a un'iconografia che ha il suo migliore esempio nell'Albero di Pacino di Buonaguida, qui tuttavia semplificata, con i profeti e gli evangelisti nei tondi al posto degli episodi della vita di Cristo i profeti e gli evangelisti. Le rispettive scritture dei personaggi sono legate al mistero della Passione al suo avverarsi.

La combinazione di questi soggetti risulta, fino ad allora, inusitata: furono probabilmente gli stessi frati a elaborare lo schema decorativo, come "summa" della teologia francescana. Risultano così combinate una forte elaborazione intellettuale, dovuta alla frequentazione colta dello "studium generale" dell'Ordine in Santa Croce, assieme a una certa chiarezza espositiva delle scene tipica delle commissioni francescane, tesa ad "istruire" lo spettatore.

Le scene sono composte su più livelli di profondità, come si vede bene ad esempio nell'ultima cena, dove i commensali sono proiettati in uno spazio intermedio tra l'affresco e lo spettatore, essendo sovrapposti alle cornici dello spartito. Sulla sommità le mensolette dipinte ripropongono un altro effetto tridimensionale.

 

Storia


L'affresco venne riferito a Giotto da Giorgio Vasari e tale attribuzione venne ripetuta fino agli studi moderni, quando il Rumhor lo escluse dal catalogo del maestro. Crowe e Cavalcaselle, almeno per l'Albero della Croce e l'Ultima cena, poi per tutte le scene da Adolfo Venturi.



Taddeo gaddi, albero della vita e ultima cena 04.JPG

Dettaglio dei santi francescani alla base del Lignum Vitae [1]

 

 

Taddeo gaddi, ultima cena, 1335 ca. 01.jpg

Taddeo Gaddi, Ultima scena e dettaglio dei santi francescani alla base dell'Albero della Vita, (1336-1366 circa), Santa Croce, Firenze [1]

 

 

 

 

   
   
Basilica di Santa Croce, refettorio, L'Ultima Cena e l'Albero della Vita, del Taddeo Gaddi,  dopo l'alluvione del 1966

Basilica di Santa Croce, refettorio, L'Ultima Cena e l'Albero della Vita, del Taddeo Gaddi, dopo l'alluvione del 1966

 

 
 
 
Firenze, Secondo chiostro di Santa Croce,  noto anche come “chiostro del Brunelleschi”, alluvione del 4 novembre 1966 [foto di Pierluigi Brunetti}   Basilica di Santa Croce, refettorio, L'Ultima Cena e l'Albero della Vita, del Taddeo Gaddi,  dopo l'alluvione del 1966 [Foto di David Lees per la rivista Life]   L'Ultima Cena del Vasari dopo l'alluvione del 1966

Firenze, Secondo chiostro di Santa Croce,  noto anche come “chiostro del Brunelleschi”, alluvione del 4 novembre 1966 [foto di Pierluigi Brunetti}

 

 

L'Ultima Cena e l'Albero della Vita, del Taddeo Gaddi, dopo l'alluvione del 1966 [Foto di David Lees per la rivista Life]

 

 

L'Ultima Cena del Vasari dopo l'alluvione del 1966

 

 
 
 
   
Taddeo Gaddi, Albero della Vita, Ultima scena e quattro scene con miracoli (1336 circa), Refettorio di Santa Croce, Firenze   Taddeo gaddi, Albero della Vita, 12   Taddeo Gaddi, Lignum vitae, particolare con sant’Antonio di Padova, san Domenico e san Ludovico di Tolosa, Santa Croce, Firenze
Taddeo Gaddi, Albero della Vita, Ultima scena e quattro scene con miracoli (1336 circa), Refettorio di Santa Croce, Firenze   Taddeo Gaddi, Albero della Vita, (particolar di San Bonaventura da Bagnoregio ), Basilica di Santa Croce, Firenze

 

  Taddeo Gaddi, Lignum vitae, particolare con sant’Antonio di Padova, san Domenico e san Ludovico di Tolosa, Santa Croce, Firenze
Taddeo gaddi, Albero della Vita, 07   Taddeo gaddi, Albero della Vita, 08   Taddeo gaddi, Albero della Vita, 09

Taddeo Gaddi, Albero della Vita, (1336-1366 circa) particolari, Basilica di Santa Croce, Firenze [2]

 



   
Museo Santa Croce: Taddeo Gaddi, Albero della Vita, Ultima cena (1336-1366 circa) - La visita è a pagamento, si acquista un biglietto per l'intero complesso di Santa Croce.

Piazza di Santa Croce, 30/15

Nel museo Museo dell'Opera di Santa Croce, nel secondo chiostro della chiesa, si possono vedere vari tesori d'arte, tra cui

  • il crocifisso restaurato di Cimabue dal 1287-1288
  • gli affreschi restaurati de Il giudizio universale di Andrea Orcagna
  • gli affreschi L'Albero della Croce e L'ultima cena di Taddeo Gaddi del 1333
  • l'illustrazione di Legno della vita, un testo del santo francescano Bonaventura, realizzato da Taddeo Gaddi
  • San Ludovico di Tolosa  (1423-1425), una statua in bronzo dorato di Donatello

 

L'ultima cena a Firenze | Passeggia lungo i cenacoli più belli di Firenze

 

 

  Pianta della Basilica
Santa Croce in FirenzePianta della Basilica
Santa Croce in Firenze (N ° 2 è il Refettorio)
Antonio Vite e collaboratore, Arbor Vitae, trasfigurazione e miracolo della madonna della neve, 1390-1400 ca.   Taddeo Gaddi, Albero della Vita, (1336-1366 circa), Basilica di Santa Croce, Firenze   Andrea Orcagna, Crocifissione e ultima cena, Fondazione Salvatore Romano, Santo Spirito (1365)

Antonio Vite e collaboratore, Arbor Vitae, trasfigurazione e miracolo della madonna della neve, 1390-1400 ca., chiesa di San Francesco, Pistoia


  Taddeo Gaddi, Albero della Vita, (1336-1366 circa), Basilica di Santa Croce, Firenze   Andrea Orcagna, Crocifissione e ultima cena, Fondazione Salvatore Romano, (1365), Santo Spirito, Firenze

 

Bibliografia


Anna C. Esmeijer, L'Albero della vita di Taddeo Gaddi. L'esegesi geometrica di un'immagine didattica, Ed.EDAM, 1985.

Damien Wigny, Au coeur de Florence : Itinéraires, monuments, lectures, 1990

Le vite de' più eccellenti pittori, scultori ed architettori, Volume 1, by Giorgio Vasari, Editor G. C. Sansoni, (1906); page 609.

Guida d'Italia, Firenze e provincia ("Guida Rossa"), Edizioni Touring Club Italiano, Milano 2007.

C. Acidini Luchinat e R. C. Proto Pisani (a cura di), La tradizione fiorentina dei Cenacoli, Calenzano (Fi), Scala, 1997, pp. 120 – 122.

A. Labriola, Taddeo Gaddi, voce del Dizionario Biografico degli Italiani, 51, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1998, 168-173.

Ladis, A., ?Taddeo Gaddi Critical reappraisal and catalogue raissonné,? University of Missouri Press, Columbia 1982 66; Borsook, E., ?The mural painters of Tuscany From Cimabue to Andrea del Sarto, Clarendon Press Oxford 1980.

Karl Friedrich von Rumohr, Italienische Forschungen. Nicolai’sche Buchhandlung, Berlin und Stettin, Teil 1–3.

Giovan Battista Cavalcaselle e Joseph A. Crowe, Storia della pittura in Italia dal secolo II al secolo XVI, 1: Dai primi tempi cristiani fino alla morte di Giotto 2. ed. con aggiunta di un'appendice. Le Monnier, Firenze 1886.

A. Venturi, Storia dell’arte italiana, V, La pittura del Trecento e le sue origini, Milano 1907.


         


[1] Foto di Sailko, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported
[2] Scanned by Michael Hurst from Florence at the Dawn of the Renaissance, this work is in the public domain.

 

° This article incorporates material from the Wikipedia article Albero della Vita, Ultima cena e storie sacre, published under the GNU Free Documentation License.