Palazzo Vecchio, Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Firenze [1]
Piazza della Signoria, Firenze
The Palazzo Vecchio rises before me, oppressive in its abrupt compact bulk, and I can feel upon me its heavy grey shadow. From the building’s crenellated shoulders soars the bell tower, stretching out its muscular neck into the nightfall. It is so high that I am seized by dizziness as I lift my eyes towards its helmeted head. And when, somewhat unsettled, I look around for shelter, the arches of a vast portico appear before me: it is the Loggia dei Lanzi.
Rainer Maria Rilke
Piazza della Signoria è la piazza centrale di Firenze, sede del potere civile e cuore della vita sociale della città. A forma di L, si trova nella parte centrale della Firenze medievale, a sud della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. In passato ha assunto diversi nomi, come piazza dei Priori o piazza del Granduca. È l'unica piazza al mondo ad ospitare una straordinaria serie di capolavori di scultura carichi di messaggi politici, che dovevano ispirare i governatori della città.
L'elemento centrale della piazza è il trecentesco Palazzo Vecchio, edificato tra il 1299 e il 1314 per dare una degna sede ai Priori delle Arti, i rappresentanti delle corporazioni professionali che dal 1282 detenevano il Governo della città e che erano soliti risiedere al Bargello.
Nel 1497 apparentemente fu scomunicato da papa Alessandro VI, l'anno dopo fu impiccato e bruciato sul rogo come «eretico, scismatico e per aver predicato cose nuove»[1], e le sue opere furono inserite nel 1559 nell'Indice dei libri proibiti. Gli scritti di Savonarola sono stati riabilitati dalla Chiesa nei secoli seguenti fino a essere presi in considerazione in importanti trattati di teologia[2].
La causa della sua beatificazione è stata avviata il 30 maggio 1997 dall'arcidiocesi di Firenze.
Filippo Dolciati (1443 - 1519), Esecuzione di Girolamo Savonarola, Museo di San Marco, Firenze
Il Marzocco
Nella Repubblica fiorentina il marzocco o marzucco era un leone simbolo del potere popolare. La tradizione dell'animale totemico nelle città italiane del medioevo era molto forte, specie in Italia settentrionale e centrale. Nel Trecento, almeno fino alla peste nera, accanto a Palazzo Vecchio, sul lato di via della Ninna, la Signoria manteneva un vero e proprio serraglio di leoni, con una trentina di animali, tanto che la strada si chiamava appunto via dei Leoni.
Il marzocco fu la prima statua nella piazza della Signoria e probabilmente fu installata sulla ringhiera nel 1349. Sebbene l'originale sia ormai perduto e sostituito nel 1812 da un simile marzocco di Donatello. Il marzocco di Donatello fu trasferito al Museo del Bargello nel 1865. Ora c'è una replica sulla piazza.
Guelfi e Ghibellini
Piazza della Signoria, cuore politico della città dal Medioevo ad oggi, è una singolare creazione urbanistica che comincia a prendere forma a partire dal 1268, quando il partito dei Guelfi riprende il controllo sulla città e decide di radere al suolo le case dei rivali Ghibellini. In primo luogo si abbattono le torri dei Foraboschi e degli Uberti, nonostante il capofamiglia (il celebre Farinata cantato da Dante nella sua "Commedia") avesse difeso Firenze dalla distruzione dopo la sconfitta nella battaglia di Montaperti (4 settembre 1260) contro la coalizione ghibellina capeggiata da Siena.
Alla fine le case abbattute saranno ben 36 e da questa cancellazione dei nemici (su quegli spazi non si dovrà mai più costruire) la piazza deriva la sua particolare conformazione a forma di "L" e la posizione non allineata degli edifici che la delimitano [6].
La Piazza della Signoria subì significative trasformazioni nel corso del XIV e XV secolo. Questo disegno mostra la ringhiera originale [5]
Gli interventi nei secoli successivi riguardano soprattutto l'arredo scultoreo e culminano in epoca granducale con la trasformazione della Loggia della Signoria in una sorta di museo all'aperto. La costruzione degli Uffizi alla metà del Cinquecento, crea inoltre una nuova prospettiva in direzione del fiume. La piazza non resta estranea al "risanamento" ottocentesco del centro storico, nell'ambito del quale vengono realizzati interventi stile neorinascimentale, come il Palazzo delle Assicurazioni davanti a Palazzo Vecchio.
Le statue di Piazza Signoria
Oltre alla Fontana del Nettuno e al Marzocco, in Piazza della Signoria si possono vedere molte altre statue.
In posizione centrale a sinistra di Palazzo Vecchio si trova la grandiosa Statua equestre di Cosimo I, opera in bronzo del Giambologna (1594). La statua venne commissionata da Ferdinando I de' Medici per celebrare il padre, che era stato il prima Granduca di Toscana e che era scomparso circa 15 anni prima. Fu commissionata nel 1587 al più importante scultore attivo a Firenze all'epoca, il Giambologna. Il grandioso progetto prevedeva una statua in bronzo ed era la prima grande scultura equestre che si fosse realizzata a Firenze.
Di fronte a Palazzo Vecchio si trova il David di Michelangelo, una delle più famose statue rinascimentali. Accanto al David ci sono la Giuditta e Oloferne di Donatello, Ercole e Caco di Baccio Bandinelli e il Marzocco, il leone simbolo della città di Firenze. Sotto la Loggia dei Lanzi si trovano Il Ratto delle Sabine (Giambologna, 1583), Ercole e il Centauro (Giambologna, 1599) e Perseo e Medusa (Benvenuto Cellini, 1554).
Michelangelo, David (replica, la scultura originale del David è nella Galleria dell'Accademia e Ercole e Caco di Baccio Bandinelli, Piazza della Signoria, Firenze [7]
La Loggia dei Lanzi fu costruita qui accanto alla ringhiera, tra il 1374 e il 1382. È una loggia aperta, una sala coperta di tre enormi campate. La loggia serviva per ospitare al coperto le numerose assemblee pubbliche popolari e le cerimonie ufficiali della Repubblica fiorentina alla presenza del popolo, come quelle di insediamento delle signorie. Successivamente divenne una galleria di sculture e forse il primo museo al mondo.
Rainer Maria Rilke
Nell'aprile 1898 Rainer Maria Rilke iniziò un diario della sua visita a Firenze. Era la primavera del 1898 e Rilke aveva ventitré anni. Il soggiorno fiorentino di Rilke è stato accuratamente descritto in un diario ( Diario Fiorentino, edito in Italia da Rizzoli, a cura di Giorgio Zampa) che egli volle redigere per la sua amata Lou Andreas-Salomè, l’amica e amante che gli aveva consigliato questo viaggio, il primo davvero importante fra i tanti che avrebbe compiuto negli anni a seguire [4].
Marzocco, Piazza della Signoria, Firenze. Nella Repubblica fiorentina il marzocco era un leone simbolo del potere popolare
La statua equestre di Cosimo I de'Medici, Granduca di Toscana, di Jean de Bologne, Piazza della Signoria, Firenze
Donatello, Judith en Holofernes, Piazza della Signoria, Firenze
Bartolomeo Ammannati, Fontana del Nettuno (dettaglio Nettuno), Piazza della Signoria, Firenze
Marble replica of Michelangelo's David, Piazza della Signoria, Firenze
Baccio Bandinelli, la statua Ercole e Caco, con sfondo la Galleria degli Uffizi
Fontana del Nettuno, Piazza della Signoria, Firenze [3]
Per un'immagine di Piazza della Signoria nel suo insieme, il punto di osservazione ideale è da Via dei Calzaiuoli, all'angolo nord-ovest della piazza; questo punto panoramico offriva la visuale ideale dell'intera piazza, oltre a evidenziare il collegamento tra Palazzo Vecchio, Ringhiera e Loggia dei Lanzi.
Giacomo Brogi, Veduta panoramica della Piazza della Signoria, ca. 1880,
Nasjonalmuseet for kunst Oslo, Architettura e Design, Collezione Robert Meyer [8]
Giambologna, Hercules and Nessus (1599), Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria, Florence
Piazza della Signoria, Firenze, galleria immagini
Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria
Fontana del Nettuno. In questa foto vediamo davanti a Nettuno, la scultura centrale nella fontana, vediamo il marzocco
Hercules en Cacus (Baccio Bandinelli) en de Loggia dei Lanzi, -
Piazza della Signoria, ca. 1873-1881, Firenze (Giacomo Brogi)
Jacques Callot, Piazza della Signoria (Man met gepluimde hoed bij de Piazza della Signoria te Florence, 1617
Filippo Dolciati (1443 - 1519), Esecuzione di Girolamo Savonarola, Museo di San Marco, Firenze
Loggia dei Lanzi, Piazza della Signoria
Fontana del Nettuno, Piazza della Signoria, Firenze
Piazza della Signoria. Vista ad est sul David di Michelangelo, ingresso di Palazzo Vecchio e Ercole e Caco di Baccio Bandinelli
Guida artistica di Firenze, Piazza della Signoria | www.mega.it
Danielle Marie Deibel, The Piazza della Signoria: The Visualization of Political Discourse through Sculpture, M.A., Kent State University, 2017
In the Italian Renaissance, Florence was a known epicenter of artistic talent and influential patronage. This body of research focuses on the Piazza della Signoria, a public space located in the heart of Florence, and the first four sculptures placed within it by the Republic during the fourteenth to early sixteenth century. The formulation of the Piazza della Signoria, as well as the factionalism of the city-state, had a significant impact upon the Florentine government. Through displaying sculptures such as the Marzocco, Donatello’s David and Judith and Holofernes, and Michelangelo’s David, publicly for the first time, the Republican government could convey political messages openly to its citizens, each sculpture increasing the complexity of the overall program. Each of these works is discussed in depth and their political context emphasized, specifically in relation to the Medici exile of 1494. When the Medici returned, and were reinstalled into power in 1512, new sculptures were commissioned to temper the symbolism of the previously installed works, suggesting the success of these sculptures as images of Florentine liberty. Therefore, rather than engage with these sculptures individually, I deem it necessary to study them collectively, as they once were interpreted in the public realm.
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Heikamp, Detlef. “La Fontana di Nettuno, La sua storia nel contesto urbano.” In L’acqua, la pietra, il fuoco: Bartolomeo Ammannati scultore, edited by Beatrice Paolozzi Strozzi and Dimitrios Zikos, 182-261. Florence: Giunti: Firenze musei, 2011.
Paoletti, John T. Michelangelo’s David, Florentine History and Civic Identity. New York: Cambridge University Press, 2015
Mary McCarthy, The Stones of Florence, Harcourt Brace International (1998), ISBN-10: 9780156850803 - ISBN-13: 978-0156850803
Mary McCarthy, De stenen van Florence, Het Spectrum, Schrijvers over de wereld, 1989, ISBN 9789027422071
Rainer Maria Rilke, Diaries of a Young Poet, W.W. Norton, 1998
Henk Th. Van Veen, Cosimo de' Medici, vorst en republikein: een studie naar het heersersimago van de eerste groothertog van Toscane (1537-1574), Meulenhoff/Kritak, 1998
Marvin Trachtenberg, Dominion of the Eye: urbanism, art, and power in early modern Florence (Cambridge: Cambridge University Press, 1997)
Maria Teresa Bartoli, Conoscere con il rilievo e il disegno: Piazza della Signoria a Firenze, in Laura Carlevaris, Monica Filippa. Elogio della Teoria, identità delle discipline del disegno e del rilievo. Gangemi, Roma 2012, p. 383-390.