Il viale dei Colli è un sistema viario fiorentino, che attraversa i colli che cingono il rione centrale di Oltrarno. Il progetto e la realizzazione della lunga passeggiata da Porta Romana al ponte San Niccolò sono parte integrante dei lavori commissionati a Giuseppe Poggi nell'ambito del piano di ampliamento di Firenze, che nel 1865 era divenuta capitale del Regno d'Italia.
Giacomo Brogi (1822-1881), La Chiesa di San Miniato al Monte a Firenze e il viale alberato sottostante, 1875 ca, Collezioni Museo Fratelli Alinari - Collezione Palazzoli, Firenze
Di grande effetto è la rampa che conduce alla Piazzale Michelangelo e alla chiesa di San Miniato e al suo cimitero monumentale. Le Rampe furono realizzate dal Poggi tra il 1872 e il 1876. La loro funzione doveva soprattutto assicurare la stabilità geomorfologica della collina: le pendici avevano bisogno di essere consolidate e rafforzate, i terreni stabilizzati con la realizzazione di cisterne, condotti idrici e scoli per evitare il ristagno delle acque [2] [3].
Il Sistema delle Rampe si sviluppa su una superficie di 6700 mq. Si articola su tre livelli o ripiani: le Grotte, situate nei primi due ripiani, una sul primo e cinque sul secondo, la grande vasca polimaterica situata sul terzo livello composta da più bacini rivestita da spugne, pietrame e mosaico. E lungo i percorsi, realizzate con blocchi di pietra provenienti dalle cave di Monte Ripaldi, le Scogliere e le Piccole Grotte. E ‘massi erranti’ disseminati là dove i percorsi si allargano. [7]
Le Rampe di San Niccolò nel 1875- 1876, Gabinetto Vieusseux, Archivio Contemporaneo A.Bonsanti
Il restauro
Le Rampe sono state oggetto di un complesso restauro: i lavori sono iniziati a luglio del 2018 e si sono conclusi in soli nove mesi.
Si è trattato di uno dei restauri più complessi operati a Firenze negli ultimi 50 anni, in virtù anche dell’articolata componente architettonica, botanica e idraulica delle fontane e delle grotte. Il restauro ha restituito il complesso, dopo tanti decenni in cui era stato trascurato, alla bellezza originaria del 1876, i giochi d’acqua delle fontane (distribuiti su più piani viari) e la nutrita complessità della parte botanico-floreale ci pongono davanti ad una realizzazione artistica che è quasi un unicum, di fatto il testamento professionale del Poggi.
Fontane delle Rampe del Poggi, prima della restaurazione
Firenze, Porta San Niccolò (adestra) e le Rampe delle Poggi, prima della restaurazione
Le Rampe del Poggi, veduta
Le Rampe del Poggi prima della restaurazione
Un documentario racconta l’eccezionale restauro delle Rampe
«Quando nasce l’idea di Firenze?» si chiede Antonio Paolucci, Storico dell'arte italiano, già Ministro per i Beni Culturali e Ambientali tra il 1995 e 1996. «L’idea della città ‘Camera con vista’ sul miracolo di arte, vita e natura armoniosamente coniugate, questa idea di Firenze che ancora occupa l’immaginario turistico del mondo intero nasce alla fine dell’Ottocento con la realizzazione del Viale dei Colli grazie al grande architetto e urbanista Giuseppe Poggi che realizza negli anni ‘70 dell’800 la strada che dal piazzale Michelangelo, il luogo più elevato, scendeva verso l’Arno. Una vera e propria cascata d’acqua. I giochi d’acqua sono stati spenti quasi nell’ultimo secolo e adesso tornano a vivere. L’acqua torna come elemento connotante e decisivo dell’immagine di Firenze».
Ripercorri la progettazione, la realizzazione ottocentesca, e l’imponente restauro delle Rampe del Poggi concluso nel 2019, il più grande e complesso degli ultimi 50 anni a Firenze. Video: 3dSign. Scopri di più: www.fondazionecrfirenze.it
Le riprese video dei 285 giorni di cantiere, con droni e moderne animazioni, insieme a materiali storici e foto inedite, documentano l’eccezionale opera di restauro che ha riportato allo splendore, dopo un secolo, il complesso delle Rampe realizzate da Giuseppe Poggi.
Nel documentario lo storico dell’arte Antonio Paolucci, già ministro per i beni culturali e ambientali e soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, ripercorre la nascita del complesso monumentale del Poggi, cogliendone gli elementi fondamentali: la natura e l’acqua.
Da Piazzale Michelangelo si gode il panorama più bello della città, con vista sul Ponte Vecchio, sul Duomo di Santa Maria del Fiore, sugli Uffizi, su Santa Croce e su Palazzo Vecchio.
Al Piazzale Michelangelo si può accedere a piedi salendo le scalinate monumentali dette Rampe del Poggi da Piazza Poggi nel quartiere di San Niccolò.
Panoramic View of Firenze from Piazzale Michelangelo [4]
Giuseppe Poggi, Risanamento, il rinnovamento urbano di Firenze nel XIX secolo
Giuseppe Poggi è stato, almeno dai tempi di Giorgio Vasari e Bernardo Buontalenti, l'architetto che maggiormente ha influenzato il volto di Firenze odierno. Inizialmente ricevette molte commissioni dalla nascente borghesia ottocentesca per la creazione, la ristrutturazione e l'ammodernamento di ville, palazzi e giardini (Villa Favard, Palazzo Gondi, Palazzo della Gherardesca...), dove operava in sodalizio con pittori come Annibale Gatti. In particolare ebbe successo per la sua qualità nel coniugare uno stile neo-rinascimentale, consono alla storia cittadina, con le nuove mode, soprattutto legate ai parchi all'inglese.
Nel 1864 ricevette il prestigioso incarico di studiare il nuovo assetto urbanistico di Firenze, iniziando il cosiddetto Risanamento: una volta abbattute le mura della parte nord realizzò i Viali di Circonvallazione, con alcune piazze scenografiche (Piazza Beccaria, Piazza della Libertà) dagli edifici raccordati stilisticamente sui lati, mentre al centro restavano in isole pedonali le antiche porte trecentesche. Nel Piazzale Donatello isolò il cimitero degli inglesi, circondato da cipressi in un insieme suggestivo che emozionò scrittori e pittori del romanticismo, come Arnold Böcklin, che vi si ispirò per il suo capolavoro dell'Isola dei morti.
In seguito creò sulla sponda opposta il viale dei Colli, ariosa passeggiata panoramica coronata dal Piazzale Michelangelo, forse il suo capolavoro.
Viale dei Colli and panorama of Firenze in a nineteenth-century photo
Sommer, Giorgio (1834-1914) - n. 3516 - Firenze - Piazza Michelangelo
La rampa di San Niccolò, [Archivo Alinari]. Nel riquadro la basilica di San Miniato, la chiesa ed il convento di San Salvatore ed il Piazzale Michelangelo collegato al Lungarno attraverso le Rampe [Foto di Giacomo Brogi]
Tivoli, parco divertimenti realizzato nel 1869 sul Viale de' Colli fra Porta Romana e il Piazzale Galileo a Firenze
Firenze, galleria immagini
Le Rampe del Poggi prima della restaurazione
Piazzale Michelangelo [Magnificent View on Ponte Vecchio]
Piazzale Michelangelo, con veduta del Duomo di Santa Maria del Fiore
Panoramic view from Piazzale Michelangelo on Santa Croce
Piazzale Michelangelo
Piazzale Michelangelo, con veduta del Ponte Vecchio e di Palazzo Vecchio
Piazzale Michelangelo al tramonto, con veduta del Duomo di Santa Maria del Fiore, degli Uffizi, di Santa Croce e di Palazzo Vecchio
Una delle passeggiate più belle di Firenze va dal Ponte Vecchio attraverso una delle parti più autentiche di Firenze, San Niccolò, fino a Piazzale Michelangelo. Questa piazza offre una vista magica su Firenze. Leggermente più alta è una delle chiese più belle di Firenze, San Miniato al Monte. Visitiamo anche il cimitero intrigante, il cimitero delle Porte Sante, che si trova dietro la chiesa romanica.
Giardino Bardini, tuinen tussen Porta San Niccolo and Piazzale Michelangelo
Le Rampe del Poggi. Storia e Recupero, a cura di Mauro Cozzi (fotografie di George Tatge, testi di Mannini Lucia, Mauro Cozzi, Giuseppe De Grazia, Tommaso Muccini e Enzo Floridi. Mandragora, Firenze, 2019. ISBN: 88-7461-495-0 - EA7N: 9788874614950
Giuseppe Poggi, Sui lavori per l'ingrandimento di Firenze, G. Barbèra, 1882
Agostini, G. & Casagli, Nicola & Delmonaco, Giuseppe & Fanti, Riccardo & Focardi, P. & Margottini, Claudio. (2002). Landslide Monitoring and Cultural Heritage At Risk: The Case Study of San Miniato Hill In Florence.
CRIBARO, CHRISTOPHER DANIEL, "URBAN PLANNING AND ADMINISTRATION IN FLORENCE: 1400-1600" (1980). ETD collection for University of Nebraska - Lincoln. AAI8100422 | digitalcommons.unl.edu
Dissesti idrogeologici in aree a particolare valenza culturale: monitoraggio e valutazione del rischio nell’area del Monte alle Croci (Firenze) | www.afs.enea.it
L’Eredità di Stefano Bardini a Firenze. Le opere d’arte, la villa e il giardino, a cura di Antonio Paolucci con testi di Antonio Paolucci, Maria Chiara Pozzana e Emanuele Barletti, Mandragora editore, 2019
Maria Chiara Pozzana, Percorsi verdi nell'Oltrarno di Firenze, Polistampa, 2003
Una Capitale e il suo architetto : eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici : Firenze e l'opera di Giuseppe Poggi, a cura di L. Maccabruni, P. Marchi. – Firenze, Polistampa, 2015
A. Paolucci, Il laboratorio del restauro a Firenze, Istituto bancario San Paolo di Torino, 1986.
[1] Foto di Nicola Quirico, licenziato in base ai termini della licenza Creative CommonsAttribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale [2] Poggi e il Nuovo Piano di Ampliamento della Città di Firenze | www.fondazionecrfirenze.it [3] 'The implementation of the project lead to a general modification of the slopes profile, with excavations and fillings involving impressive earth movements, the building of drainage systems and canalisations which supplied water for the waterfalls and fountains, and the construction of a series of earth retaining structures along the boulevard and on the Rampe terraces.
(...)
The most unstable zones, including the area today used as a campsite, were devoted to public gardens; the Rampe system was planned and built with the main role of supporting the unstable slopes and the weight of the filling material of Piazzale Michelangelo through a series of retaining walls; Piazzale Michelangelo was made using the wall built in the 16th century by Michelangelo, both for static and economic reasons; the monumental staircase, besides an architectonic function, was erected for rearranging the slope profile, affected by small but persistent instability phenomena (Poggi 1882).'
Agostini, G. & Casagli, Nicola & Delmonaco, Giuseppe & Fanti, Riccardo & Focardi, P. & Margottini, Claudio. (2002). Landslide Monitoring and Cultural Heritage At Risk: The Case Study of San Miniato Hill In Florence, pp 3-4. [4] Foto di Pierre Selim Huard, licenziato in base ai termini della licenza Creative CommonsAttribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported [5] Città di Firenze | Una festa che celebra il restauro delle Rampe del Poggi, con spettacoli per tutti e visite guidate [6] Fondazione CR Firenze | Un documentario racconta l’eccezionale restauro delle Rampe | SCARICA IL COMUNICATO STAMPA [7] QA turismo cultura & arte | Dopo un secolo tornano a zampillare a Firenze le storiche fontane delle ‘Rampe del Poggi’