Piero della Francesca


elenco opere


Le Storie della Vera Croce  (1452 - 1466)


La Morte di Adamo

Adorazione della Croce e Incontro tra Salomone e la Regina di Saba

Sollevamento della Croce

L'Annunciazione

Sogno di Costantino 

La Vittoria di Costantino su Massenzio

Tortura dell'ebreo

Ritrovamento delle tre croci e verifica della Croce

Battaglia di Eraclio e Cosroè

Esaltazione della Croce

 

Polittico della Misericordia (1444-1465)

Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a san Sigismondo (1451)

Madonna del parto (ca. 1460)

La Resurrezione  (ca 1463)


Luoghi


AREZZO

basilica di San Francesco

Rimini

Sansepolcro

Monterchi

Mappa | Piero della Francesca in Toscana e Italia centrale

 

 

 

 

 

 





 
Art in Tuscany

Santi di Tito - Portrait of Piero della Francesca.jpg

Santi di Tito, Ritratto di Piero della Francesca (cm. 180 x 118). Olio su tela. Museo Civico di San Sepolcro (1)


Tosacana, Galleria di immagini  
     
   


Piero della Francesca (Sansepolcro, 1412 - 12 oktober 1492)

   
   

Piero di Benedetto de' Franceschi, noto comunemente come Piero della Francesca (Borgo Sansepolcro, 12 settembre 1416/1417 – Borgo Sansepolcro, 12 ottobre 1492), è stato un pittore e matematico italiano. Tra le personalità più emblematiche del Rinascimento italiano, fu un esponente della seconda generazione di pittori-umanisti.[1]

Le sue opere sono mirabilmente sospese tra arte, geometria e complesso sistema di lettura a più livelli, dove confluiscono complesse questioni teologiche, filosofiche e d'attualità. Riuscì ad armonizzare, nella vita quanto nelle opere, i valori intellettuali e spirituali del suo tempo, condensando molteplici influssi e mediando tra tradizione e modernità, tra religiosità e nuove affermazioni dell'Umanesimo, tra razionalità ed estetica.[2]

La sua opera fece da cerniera tra la prospettiva geometrica brunelleschiana, la plasticità di Masaccio, la luce altissima che schiarisce le ombre e intride i colori di Beato Angelico e Domenico Veneziano, la descrizione precisa e attenta alla realtà dei fiamminghi. Altre caratteristiche fondamentali della sua espressione poetica sono la semplificazione geometrica sia delle composizioni che dei volumi, l'immobilità cerimoniale dei gesti, l'attenzione alla verità umana.[2]

La sua attività può senz'altro essere caratterizzata come un processo che va dalla pratica pittorica, alla matematica, fino alla speculazione matematica astratta. La sua produzione artistica, caratterizzata dall'estremo rigore della ricerca prospettica, dalla plastica monumentalità delle figure, dall'uso in funzione espressiva della luce, influenzò nel profondo la pittura rinascimentale dell'Italia settentrionale e, in particolare, le scuole ferrarese e veneta*.



   
   

Piero della Francesca, Resurrezione (dettaglio con presunto autoritratto di Piero), 1450-1463, affresco, Museo Civico, Sansepolcro

Piero della Francesca, Resurrezione (dettaglio con presunto autoritratto di Piero), 1450-1463, affresco, Museo Civico, Sansepolcro



Le opere principali 


Madonna della Misericordia
(1445)

Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a san Sigismondo (1451)

Le Storie della Vera Croce, (1452 - 1466, San Francesco, Arezzo)

Flagellazione di Cristo>(ca. 1450)

Madonna del parto (ca. 1460)

Resurrezione (ca 1463), affresco, Museo Civico, Sansepolcro

De Portretten van Federico da Montefeltro en Battista Sforza, de hertog en hertogin van Urbino (1472)

 

 
   

Il Polittico di Misericordia

 

Piero della Francesca, Polittico della Misericordia, 1444-1465, (particolare, La Madonna della Misericordia), Museo Civico, Sansepolcro

Piero della Francesca, Polittico della Misericordia, 1444-1465, (particolare, La Madonna della Misericordia), Museo Civico, Sansepolcro

 

Nel 1442 Piero risultava nuovamente abitante a Borgo Sansepolcro dove era uno dei "consiglieri popolari" nel consiglio comunale. L'11 gennaio 1445 ricevette dalla locale Confraternita della Misericordia la commissione di un polittico per l'altare della loro chiesa: il contratto prevedeva il compimento dell'opera in tre anni e la sua completa autografia, oltre all'obbligo di controllare ed eventualmente restaurare il dipinto nei dieci anni successivi.
Il Polittico, i cui pannelli si conservano dal 1901 nell' antico Palazzo dei Conservatori, sede del Museo Civico, fu smembrato ai primi del Seicento e completamente privato di quella che doveva essere una splendida incorniciatura architettonica dorata, non semplice, prezioso apparato decorativo, ma elemento essenziale, unificante ed integrativo della spazialità delle tavole dipinte, di cui la prospettiva varia a seconda dell' altezza dei registri e del punto di vista fino a giungere al massimo scorcio dell' altissima cuspide [4].



Piero della Francesca, Polittico della Misericordia, 1444-1465, (particolare, La Madonna della Misericordia), Museo Civico, Sansepolcro  

 

 

Piero della Francesca, La Madonna della Misericordia1444-1465, (particolare, Gli oranti, con l'autoritratto di Piero voltato verso lo spettatore, al centro), Museo Civico, Sansepolcro

 

 

 

Piero della Francesca, La Madonna della Misericordia1444-1465, (i fedeli sono disposti a semicerchi, quattro per parte (uomini a sinistra e donne a destra (cui le donne), Museo Civico, Sansepolcro

Piero della Francesca, Polittico della Misericordia, 1444-1465, (particolare, La Madonna della Misericordia), Museo Civico, Sansepolcro

 

 

 

Piero della Francesca, La Madonna della Misericordia1444-1465, (particolare, Gli oranti, con l'autoritratto di Piero voltato verso lo spettatore, al centro), Museo Civico, Sansepolcro

 

  Piero della Francesca, La Madonna della Misericordia1444-1465, (i fedeli sono disposti a semicerchi, quattro per parte (uomini a sinistra e donne a destra (cui le donne), Museo Civico, Sansepolcro
Piero della Francesca, Polittico di Misericordia (particolare Crocifissione)   Piero della Francesca, Polittico della Misericordia, particolare con i nimbi del San Giovanni evangelista e San Bernardino, Sansepolcro, Museo Civico

  Piero della Francesca, Polittico di Misericordia (San Sebastiano e San Giovanni Battista)

Piero della Francesca, Polittico di Misericordia (particolare Crocifissione)

 

Piero della Francesca, Polittico della Misericordia, particolare con i nimbi del San Giovanni evangelista e San Bernardino, Sansepolcro, Museo Civico

 

 

Piero della Francesca, Polittico di Misericordia (San Sebastiano e San Giovanni Battista)

 

Rimini, 1451


Nella prima metà del Quattrocento il signore di Rimini, Sigismondo Pandolfo Malatesta, le cui ambizioni di mecenatismo furono di certo finalizzate ad accrescere il suo prestigio[124], promosse la costruzione di opere architettoniche di assoluto rilievo: il Tempio Malatestiano di Leon Battista Alberti e Castel Sismondo. Per il monumento che doveva rendere immortale il suo nome, il Tempio Malatestiano, Sigismondo Pandolfo Malatesta chiamò Agostino di Duccio e Piero della Francesca, il cui affresco, Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a san Sigismondo, insieme al ritratto su tavola del signore custodito al Louvre, rappresenta una tappa fondamentale nel percorso stilistico del maestro toscano[125].

 

 

Le Storie della Vera Croce, Capella Bacci in de Basilica di San Francesco, Arezzo

Nel 1452 fu chiamato a sostituire Bicci di Lorenzo, defunto, nella decorazione murale della Cappella Maggiore di San Francesco ad Arezzo, dove affrescò le celebri Storie della Vera Croce. I documenti ricordano l'ultimo pagamento per il ciclo di affreschi nel 1466, che poteva anche essere già stato ultimato prima.

 

La Capella Bacci nella Basilica di San Francesco, con Le Storie della Vera Croce di Piero della Francesca

La Capella Bacci nella Basilica di San Francesco, con Le Storie della Vera Croce di Piero della Francesca [2]

 

La prima fase della decorazione di San Francesco viene datata fino al 1458 e riguarda le lunette e le incorniciature dipinti, che vennero realizzate da collaboratori su cartoni del maestro. L'opera venne interrotta durante il suo viaggio a Roma.

A Roma Piero conobbe sicuramente artisti fiamminghi e spagnoli, acquisendo una nuova consapevolezza per la rappresentazione dei fenomeni atmosferici realistici, che saranno alla base degli affreschi più sperimentali della seconda fase del ciclo di Arezzo, come la scena notturna del Sogno di Costantino.

Le 10 scene, sono distribuite in 2 lunette e 8 riquadri su 3 distinti registri.

 

1 La Morte di Adamo

Adorazione della Croce e Incontro tra Salomone e la Regina di Saba

Sollevamento della Croce

L'Annunciazione

Sogno di Costantino 

La Vittoria di Costantino su Massenzio

Tortura dell'ebreo

Ritrovamento delle tre croci e verifica della Croce

Battaglia di Eraclio e Cosroè

10 Esaltazione della Croce

 

Piero completò il ciclo di Arezzo dopo il suo ritorno dalla città papale. Le Storie della Vera Croce è uno dei maggiori cicli di pittura murale nell'Italia del Quattrocento. La grandiosità non convenzionale delle figure di Piero, il loro sguardo rivolto verso l'interno e la luce indefinibile Il modo in cui le rappresenta è una radiante testimonianza della maestria di Piero durante il primo Rinascimento.
Parti del ciclo di affreschi sono state irrimediabilmente perdute a causa dei terremoti, della costruzione del campanile nel XVI secolo e dell'infiltrazione di sali. Il restauro di 15 anni è stato completato nel 2000. Il velo di gesso bianco appeso sopra gli affreschi è scomparso, la polverizzazione dello strato di gesso è stata definitivamente fermata da una panacea chimica.

 

Le Storie della Vera Croce van Piero della Francesca in de Capella Bacci (linkerzijmuur), Basilica di San Francesco, Arezzo
  Interno della Basilica di San Francesco, Arezzo, con il Crocifisso del Maestro di San Francesco  

Le Storie della Vera Croce (de llinkerzijmuur) van Piero della Francesca in de Capella Bacci, Basilica di San Francesco, Arezzo

 

  Interno della Basilica di San Francesco, Arezzo, con il Crocifisso del Maestro di San Francesco  

Le Storie della Vera Croce (de rechter zijmuur) van Piero della Francesca in de Capella Bacci, Basilica di San Francesco, Arezzo

 


De Madonna del parto (ca. 1460)

 

Piero della Francesca, Madonna del parto, (dettaglio)

Piero della Francesca, Madonna del parto, (dettaglio) [2]

 

De zuivere contouren van haar gezicht worden onthuld door een fijne schets, die de scherpte van Piero's expressieve tekenstijl laat zien. De nimbus reflecteert de tekening van het plaveisel.

Reeds sinds de 15e eeuw wordt dit portret van een jonge zwangere vrouw bejubeld als een van de belangrijkste creaties uit de vroege Italiaanse renaissance. Piero della Francesca voltooide het fresco van de Madonna del parto rond 1460. Het bevindt zich in het Museo della Madonna del Parto in Monterchi, Toscane. De datering van Roberto Longhi plaatst het onstaan van de Madonna del Parto in dezelfde periode als de fresco's in het tweede register in Arezzo. Ook voor Antonio Paolucci zou het fresco rond 1455, en dus in dezelfde periode kunnen onstaan zijn als de Ontmoeting tussen Salomo en de koningin van Sheba. Er zijn vele overeenkomsten, zoals de behandeling van geschilderde stoffen en de haartooi van de vrouwen.
De madonna is misschien een portret van de moeder van de schilder, Monna Romana di Perino. Zij was geboren in Monterchi, en was net voordat Pieo de Madonna schilderde overleden.

 

Piero della Francesca, Madonna del Parto   Madonna del parto, Piero della Francesca   Piero della Francesca - Madonna del Parto, about the 1911 restoration

Piero della Francesca, Madonna del Parto

 

  Madonna del Parto, Storia  

Madonna del Parto, about the 1911 restoration

 

         

De Verrijzenis (la Resurrezione), 1450-1463

 

Piero della Francesca, Resurrezione (dettaglio), 1450-1463, affresco, 225 x 250 cm, Museo Civico, Sansepolcro

Piero della Francesca, Resurrezione (dettaglio), 1450-1463, affresco, 225 x 250 cm, Museo Civico, Sansepolcro

 

Piero della Francesca werkte in Firenze, Rimini, Rome en Arezzo maar zijn hart lag in zijn geboortedorp Sansepolcro waar hij het grootste deel van zijn leven doorbracht. In de raadszaal van het stadhuis waar hij een van de notabelen was, schilderde hij tussen 1463 en 1465 zijn Resurrezione.
Piero kiest voor een andere voorstelling waarin Christus frontaal uit het graf verrijst. Met een voet steunend op de graftombe stapt hij in de wereld en kijkt de toeschouwer aan. In zijn rechterhand het symbolische vaandel van de Wederopstanding.
Het uitzonderlijk goed bewaarde fresco is nu een van zijn beroemdste werken.

 

  Piero della Francesca - Resurrection - WGA17609   Resurrezione Piero della Francesca, post restauro

Sansepolcro, het geboortedorp van Piero

 

  Piero della Francesca, Resurrezione, prima del restauro, affresco, Museo Civico, Sansepolcro  

Piero della Francesca, Resurrezione, 1450-1463, affresco, Museo Civico, Sansepolcro

 

 

Piero della Francesca, an itinerary in Tuscany and central Italy | Starting from Sansepolcro, his hometown, follow this itinerary, and see the greatest works of Renaissance artist Piero della Francesca in Sansepolcro, Perugia, Urbino, Arezzo, Rimini and eventually Florence.



 

Holiday accomodation in Tuscany


Het vakantiehuis Podere Santa Pia bevindt zich in het zuiden van Toscane, in het hartje van de Toscaanse Maremma, op 30 km van Montalcino. Podere Santa Pia is is een prachtige voormalige klein kloosterboerderij uit de 19e eeuw. Het vakantiehuis ligt op een heuvel, omgeven door wijngaarden, bossen van donzige eik en kurkeik, es en jeneverbesstruiken. Na een halve eeuw van verval werd het voormalige kleine klooster gerestaureerd tot een authentiekee vakantiewoning, met groot respect voor de originele Toscaanse stijl. De originele terracottavloeren houten balken en typische arcade's ademen de sfeer van een voorbije tijd. Maar het eenvoudige interieur en de minimalistische ingrepen sluiten perfect aan bij de eenvoud van de Toscaanse landhuizen van weleer. Een mooie selectie hedendaagse grafiek van kunstenaars als Jürgen Partenheimer, Ronald Noorman, Philippe Vandenberg en Hanns Shimansky maken deze woning tot een hoogstaand vakantieverbijf, in de nog ongerepte Maremma.

Case vacanza in Toscana | Podere Santa Pia



  The vast and endless golden rolling hills of the Tuscan Maremma

Podere Santa Pia

 

Podere Santa Pia

 

 

The vast and endless golden rolling hills of the Tuscan Maremma

 

   
 

 

 

     
Podere Santa Pia, situata sulle splendide colline del valle d'Ombrone nel cuore della Maremma

         


[1] Foto di Seudo, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
[2] Foto di Traveling in Tuscany © All rights reserved
[3] De vier Stanze di Raffaello in het Apostolisch Paleis in het Vaticaan zijn vier kamers in het publieke gedeelte van het paleis die bekend zijn geworden door de fresco’s van Rafaël Santi.
[4] Anna Maria Maetzke, Piero della Francesca, Silvana, 2006, p. 49-52.