Piero della Francesca, La Madonna della Misericordia, (particolare, gli oranti, con l'autoritratto di Piero voltato verso lo spettatore), 1444-1465, Museo Civico, Sansepolcro

Piero della Francesca, La Madonna della Misericordia, (particolare), 1444-1465, Museo Civico, Sansepolcro

Il polittico della Madonna della Misericordia, realizzato da Piero della Francesca tra il 1445 e il 1460, ad olio e tempera su tavola, si trova nel Museo Civico di Sansepolcro. Il grandioso polittico, con al centro la Madonna della Misericordia, rappresenta una delle poche opere documentate di Piero e anche una delle prime commissioni da lui avute a Sansepolcro [2]. Al centro si trova la Madonna della Misericordia, una rappresentazione della Vergine Maria che apre il mantello per dare riparo e protezione alle persone che la venerano, derivata dalla consuetudine medievale della protezione del mantello, che le nobildonne altolocate potevano concedere a perseguitati e bisognosi d'aiuto [3]. La Madonna della Misericordia Adolfo Venturi, che nella sua monografia, pubblicata proprio nel 1922, lesse il Polittico della Misericordia quale imprescindibile capitolo del percorso di Piero, spiegando che esso è da riconoscere forse come la sua «più antica opera»: «il colore non ha ancora la nota limpidità luminosa; la costruzione sfaccettata della forma, alquanto rude e lignea, è vicina agli esempi di Andrea del Castagno. Ma il mondo nuovo, che il grande Maestro di Borgo rappresenterà con la sua arte, già si rivela nell’organismo potente dell’ancona, monumentale edificio»[4].

Adolfo Venturi, Piero della Francesca, 1922, Firenze, G. & P. Alinari [4]
«Sul capo, posta al culmine della fronte alta ben più del naturale, dove non si scorge l'attacco dei capelli per una rasatura assai di moda tra le nobili dame di quel tempo, è posta una corona sottile ornata di perle. Su di essa poggia orizzontalmente l'aureola di diametro quasi pari a quello della corona. Un'aureola, com'è tipico di Piero della Francesca – in ciò vicino al robusto iperrealismo di Andrea del Castagno, ma con ben altra sensibilità e misura – che ha la solida consistenza di un disco di metallo con una sua precisa funzione prospettica. E così poggiata, l'aureola par faccia tutt'uno con la corona. Un semplice elemento geometrico che, nel rapporto tra luce e prospettiva, è capace di creare, con geniale artificio, una notevole profondità dietro la testa della Madonna, evitandone l'appiattimento sul fondo. Una spazialità mirabilmente suggerita anche dal velo che le scende sulla nuca, lasciando scoperte ed in evidenza le orecchie piccole e graziose» [5].

Piero della Francesca, Polittico della Misericordia, 1444-1465, tecnica mista su tavola, 273 x 330 cm, Museo Civico, Sansepolcro

La ricchezza dello sfondo rimanda a opere di Gentile da Fabriano, come la Madonna dell'Umiltà di Pisa, così come il ricco trattamento dell'oro, ora inciso, ora pinzonato, ora applicato a rilievo come nei motivi decorativi della veste di Maria. Le aureole sono già in prospettiva, uno stilema che venne poi ripreso da Piero della Francesca. Un confronto simile vale anche per il volto luminoso della Madonna Berenson (Firenze, Haward College), alla quale ei si può riferire pure per il taglio leggermente a mandorla degli occhi: un particolare che a nostro avviso appartiene a quella fase dell'attività di Piero che non va oltre gli anni Cinquanta del Quattrocento e che accomuna la Madonna della Misericordia di Sansepolcro con la Madonna del Parto di Monterchi [6]. La Madonna è raffigurata incinta, in piedi al centro di un baldacchino di prezioso broccato. Piero della Francesca la dipinse a fresco sul muro dell'altar maggiore di una chiesetta di campagna, nel XV secolo chiamata Santa Maria di Momentana, staccato nel 1911, qui conservato fino al 1992 ed oggi nei locali dell'ex scuola di Monterchi, il Museo della Madonna del Parto.		Domenico Veneziano, Madonna col Bambino (Madonna Berenson), 1432-1437 circa, tempera su tavola, Villa I Tatti, Settignano (Firenze)




Piero della Francesca, Madonna del parto, (dettaglio),1455-1465, affresco staccato, Museo della Madonna del Parto, Monterchi [7]

Piero della Francesca nacque a Sansepolcro intorno al 1412 e questa città ospita, nel Museo Civico, quattro opere dell’artista, la Resurrezione (1450-1463), il Polittico della Misericordia (1444-1464), l'affresco (incompleto) di San Giuliano (1454-1458) e l'affresco di San Ludovico di Tolosa (1460).
Museo Civico, Sansepolcro Via Niccolo' Aggiunti, 65, 52037 Sansepolcro www.museocivicosansepolcro.it Apertura e biglietti Orario Invernale 25 settembre / 9 giugno 10.00-13.00 / 14.30-18.00 Estivo 10 giugno / 24 settembre 10.00-13.30 / 14.30-19.00 Giorni di chiusura: 25 dicembre, 1 gennaio www.museocivicosansepolcro.it			Museo Civico, Sansepolcro

Autoritratto Piero della Francesca, Polittico della Misericordia, 1444-1465, Museo Civico, Sansepolcro	Piero della Francesca, Resurrezione, 1450-1463, affresco, Museo Civico, Sansepolcro		Piero della Francesca, Polittico della Misericordia, 1444-1465, tecnica mista su tavola, 273 x 330 cm, Museo Civico, Sansepolcro

Piero della Francesca, Polittico della Misericordia, 1444-1465, (particolare, La Madonna della Misericordia), Museo Civico, Sansepolcro	Piero della Francesca, La Madonna della Misericordia1444-1465, (particolare, Gli oranti, con l'autoritratto di Piero voltato verso lo spettatore, al centro), Museo Civico, Sansepolcro		Piero della Francesca, La Madonna della Misericordia1444-1465, (i fedeli sono disposti a semicerchi, quattro per parte (uomini a sinistra e donne a destra (cui le donne), Museo Civico, Sansepolcro

Piero della Francesca, Polittico di Misericordia (particolare Crocifissione)	Piero della Francesca, Polittico di Misericordia (particolare santi Giovanni Evangelista e Bernardino)		Piero della Francesca, Polittico di Misericordia (San Sebastiano e San Giovanni Battista)
Album Sansepolcro		a

Sansepolcro	Sansepolcro, Museo Civico		Monterchi

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[1] Public domain work of art. Source www.aiwaz.net.
[2] Nel 1445 la biturgense Confraternita della Misericordia gli allogò l’opera, che avrebbe dovuto ornare l’altare maggiore della chiesa adiacente all’Ospedale, specificando nel contratto che il Maestro non doveva avvalersi di collaboratori e che l’opera doveva essere consegnata entro tre anni. L’artista però, a causa degli impegni presi in varie parti d’Italia, non poté mantenere fede a tali clausole e solo quindici anni dopo l’opera, grazie all’ausilio di un collaboratore, identificato dal Salmi con il miniaturista camaldolese Giuliano Amidei, poté dirsi finalmente conclusa. [Fonte: Piero della Francesca - Polittico della Madonna della Misericordia | Museo Civico Sansepolcro | www.museocivicosansepolcro.it|
[3] Machtelt Israëls, Commissioni parallele e narrazioni insolite. Piero della Francesca ed il Sassetta a Borgo San Sepolcro”, in Ripensando Piero della Francesca. Il Polittico della Misericordia di Sansepolcro, ed. Mariangela Betti, Cecilia Frosinini, and Paola Refice. Florence: Edifir, 2012, pp. 99–116.
[4] Adolfo Venturi, Piero della Francesca, 1922, Firenze, G. & P. Alinari. Citato anche da Mattia Patti, Un lungo cammino. La fortuna critica del Polittico della Misericordia di Piero della Francesca, in Ripensando Piero della Francesca. Il Polittico della Misericordia di Sansepolcro, ed. Mariangela Betti, Cecilia Frosinini, and Paola Refice. Florence: Edifir, 2012, p. 65.
[5] Anna Maria Maetzke, Piero della Francesca, Silvana, 2006, p. 49-52.
[6] Anna Maria Maetzke, Piero della Francesca, Silvana, 2006, p. 52-54.
[7] Photo by Sailko , licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.

bibliografia

Pietro Allegretti, Piero della Francesca, Milano 2003

Birgit Laskowski, Piero della Francesca, collana Maestri dell'arte italiana, Gribaudo, Milano 2007.

Mariangela Betti, Cecilia Frosinini e Paola Refice (a cura di), Ripensando Piero della Francesca. Il Polittico della Misericordia di Sansepolcro. Storia, studi e indagini tecnico-scientifiche, Firenze, Edifir,, 2010, ISBN 978-88-7970-389-5. URL consultato il 2 novembre 2015 (archiviato dall'originale).

Roberto Longhi, Piero della Francesca, Roma, 1927

Annarita Paolieri, Paolo Uccello, Domenico Veneziano, Andrea del Castagno, Scala, Firenze, 1991

Anna Maria Maetzke, Un progetto per Piero della Francesca, Firenze, 1989

Bruno Giorni, La Madonna del Parto di Piero della Francesca, Borgo San Sepolcro, 1977

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