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Il Giorno è una scultura in marmo (160x150 cm, lunghezza massima in obliquo 285 cm) di Michelangelo Buonarroti, databile al 1526-1531 e facente parte della decorazione della Sagrestia Nuova in San Lorenzo a Firenze. In particolare è una delle quattro allegorie delle Parti della Giornata, e si trova a destra sul sarcofago della tomba di Giuliano de' Medici duca di Nemours.
Tomba di Giuliano de Medici, Sagrestia Nuova
Commissionato da Papa Leone X e dal Cardinale Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici , Michelangelo Buonarroti costruì la Sagrestia Nuova dalla stessa pianta della Sagrestia Vecchia del Brunelleschi e suddivise lo spazio in forme più complesse, con archi trionfali che si aprono su alcune tipologie delle absidi. Racchiuse entro le due mura laterali, realizzò due tombe monumentali per Giuliano de 'Medici, Duca di Nemours e suo nipote Lorenzo de' Medici, Duca di Urbino. Per ogni tomba ha realizzato tre sculture che rappresentano le Allegorie del Tempo e ritratti dei duchi. Per la tomba di Giuliano de 'Medici, seduto in una postura orgogliosa, scelse il Giorno e la Notte, per quella di Lorenzo, in posa malinconica e pensierosa, nelle figure sotto di lui l'uomo incarna il Crepuscolo e l'Aurora.
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Michelangelo Buonarrotti, GTomba di Giuliano de Medici, Sagrestia Nuova, Basilica di San Lorenzo, Firenze [2]
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Complessa è stata la fase progettuale delle tombe. Nel 1520 Michelangelo aveva progettato una tomba al centro della sagrestia, ma il committente, cardinale Giulio de' Medici, giudicò la misura di 4 braccia pensata dall'artista non potesse essere sufficiente per contenere i sarcofagi, che originariamente dovevano essere quattro, quelli mai realizzati di Giuliano e di Lorenzo il Magnifico e quelli di Giuliano di Nemours e di Lorenzo duca d'Urbino. Michelangelo ingrandì allora il monumento di altre 2 braccia, ma il cardinale non si dichiarò soddisfatto del poco spazio lasciato lateralmente per il passaggio, e suggerì di trasformare la tomba in un arco quadrifronte per facilitare gli spostamenti all'interno dell'ambiente e ridusse le tombe a due soltanto. Questa idea fu sviluppata da Michelangelo fino a giungere all'attuale disposizione delle tombe appoggiate alle pareti armoniosamente integrate nell'impianto architettonico. Il progetto definitivo risale al dicembre del 1520 e i lavori di estrazione del marmo di Carrara procedettero dal 1521 [4].
Il Giorno
Il Giorno venne probabilmente iniziato nel 1526, quando la tomba di Lorenzo veniva terminata e quella di Giuliano avviata. La statua dovette essere ultimata dopo la ripresa dei lavori in seguito alla pausa forzata dell'assedio di Firenze e delle sue conseguenze, venendo lasciata a uno stato di vistoso "non-finito" alla partenza dell'artista per Roma nel 1534.
Descrizione e stile
Originalissimo e complesso è il programma iconografico dei due sepolcri, oggetto di varie e dibattute interpretazioni critiche; è comunque accertata l'influenza del pensiero neo-platonico (cfr. Charles de Tolnay) [4]. L'impianto delle tombe rappresenta infatti la liberazione dell'anima dal corpo dopo la morte. Le statue della Notte, del Giorno, dell'Aurora, del Crepuscolo simboleggiano, insieme alle statue dei Fiumi che avrebbero dovuto essere collocate alla base dei sarcofagi, il destino umano [5].
Il Giorno è rappresentato come una personificazione maschile, semidistesa e nuda, come le altre statue della serie. Essa ebbe come modello, forse, le divinità fluviali dell'arco di Settimio Severo, il Torso di Belvedere, di cui riprese la possente struttura anatomica in tensione. Riprese inoltre la posa del Bambino nella giovanile Madonna della Scala e quella di uno dei nudi bronzei nella volta della Cappella Sistina.
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Tomba di Giuliano de Medici (partecolari il Giorno e la Notte), Sagrestia Nuova, Basilica di San Lorenzo, Firenz [2]
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È l'unica, tra la serie di allegorie, a dare le spalle allo spettatore, in una posa a contrapposto rispetto a quella della vicina Notte. Il gomito sinistro è piegato in appoggio, mentre il braccio destro si allunga all'indietro per cercare qualcosa: solo l'avambraccio è effettivamente scolpito, la mano invece si perde nella parte non scolpita. Le gambe sono accavallate in senso opposto alla rotazione del busto e questo avvitamento è evidenziato anche dalla rotazione della testa verso lo spettatore. Il volto barbuto, appena sbozzato, mostra solo un'espressione misteriosa, altamente evocativa ed emblematica proprio per la sua incompiutezza.
L'opera ha ricevuto numerose interpretazioni: simbolo politico della ribellione dalla schiavitù, o tema autobiografico dello slancio verso la libertà; simbolo della luce cristiana o personificazione della vita; allegoria del fuoco o del temperamento collerico; personificazione dell'azione, del dolore, dell'ira, del disprezzo o della vendetta...
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Michelangelo Buonarrotti, Tomba di Giuliano de Medici, (Giorno, il retro della statua), Sagrestia Nuova, Basilica di San Lorenzo, Firenze [3]
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Michelangelo Buonarrotti, Tomba di Giuliano de Medici, (Giorno, il retro della statua), Sagrestia Nuova, Basilica di San Lorenzo, Firenze [3]
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Michelangelo Buonarrotti, Tomba di Giuliano de Medici, (Giorno, il retro della statua), Sagrestia Nuova, Basilica di San Lorenzo, Firenze [1]
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Michelangelo Buonarrotti, Studio per la scultura Giorno sulla tomba di Giuliano de 'Medici, Teylers Museum, Haarlem []
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Michelangelo Buonarrotti, Studio per la scultura Giorno sulla tomba di Giuliano de 'Medici, Teylers Museum, Haarlem []
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Michelangelo Buonarrotti, Studio per la scultura Giorno sulla tomba di Giuliano de 'Medici, Teylers Museum, Haarlem []
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Ritratto di Giuliano de' Medici duca di Nemours (1526-1534), Tomba di Giuliano de Medici, Sagrestia Nuova, Basilica di San Lorenzo, Firenze
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Tomba di Giuliano de Medici, Sagrestia Nuova, Basilica di San Lorenzo, Firenze
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Tomba Lorenzo de' Medici II, Sagrestia Nuova, Basilica di San Lorenzo, Firenze |
Bibliografia
Umberto Baldini, Michelangelo scultore, Rizzoli, Milano 1973.
Marta Alvarez Gonzáles, Michelangelo, Mondadori Arte, Milano 2007.
E. WALLACE, Michelangelo at San Lorenzo: the Genius as Entrepreneur, Cambridge, Cambridge university press, 1994 | San Lorenzo 1520
Versione Italiana | San Lorenzo 1520
Charles De Tolnay, Michelangelo : sculptor, painter, archtiect, Princeton, N.J., Princeton Unviversity Press, 1975
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[1] Foto di Rufus46, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported
[2] Foto di George M. Groutas, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic.
[3] Umberto Baldini, Michelangelo scultore, Rizzoli, Milano 1973? Foto è nel pubblico dominio.
[4] Polo Museale Fiorentino - Catalogo delle opere | Museo delle Cappelle Medicee
[5] Charles De Tolnay, Michelangelo : sculptor, painter, archtiect, Princeton, N.J., Princeton Unviversity Press, 1975, v. II, blz. 40-49.
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Questo articolo incorpora materiale tratto dall'articolo di Wikipedia Giorno (1526-1531), pubblicato sotto lla licenza GNU Free ocumentation License. |
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