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Porta San Niccolò fa parte delle mura di Firenze e si trova in piazza Giuseppe Poggi, in Oltrarno. Per il suo aspetto isolato, massiccio e slanciato oggi assomiglia più a una torre (anche se in passato tutte le porte di Firenze erano così), infatti a volte è chiamata Torre San Niccolò. Da qui iniziava la cerchia sud, dopo il Ponte San Niccolò, e la torre costituiva quindi il punto di difesa dell'Arno a est, assieme alla Torre della Zecca sul lato opposto.
Dal cima, si potrà godere di una vista unica che permette di ammirare le meraviglie della città da una posizione privilegiata. Scorgendo il panorama di Firenze, i visitatori hanno anche l’occasione di vedere dall’alto, il grande lavoro di restauro e recupero effettuato sulle Rampe del Poggi.
Storia e descrizione
Il nome deriva dall'attiguo quartiere di San Niccolò, nella parte est di Oltrarno, e fu edificata 1324, su progetto forse dell'Orcagna, con i lavori all'ultima cerchia di mura. A differenza di tutte le altre porte delle mura cittadine, non fu ribassata ("scapitozzata") nel Cinquecento, perché la collina di San Miniato le offriva una naturale protezione dai colpi delle artiglierie: oggi è quindi l'unica porta fiorentina che conservi la sua altezza originaria; i merli invece non sono originali e risalgono all'Ottocento.
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La torre di San Niccolò, le Rampe del Poggi [2]
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Presso la porta era situata una fermata della Tranvia del Chianti, attiva fra il 1890 e il 1935 quale collegamento tra Firenze, San Casciano Val di Pesa e Greve in Chianti.
Due edicole sul lato che guardava verso la campagna dovevano conservare le statue di due leoni, mentre gli stemmi attaccati sono quelli della Repubblica fiorentina. Sul lato posteriore si possono vedere tre grandi arcate aperte su un lato, una per piano, che corrispondono alle stanze usate dai soldati di guardia. Appena sopra all'arco della porta si trova un affresco con una Madonna col Bambino tra San Giovanni Battista e San Niccolò di Bari (rispettivamente patroni della città e del rione) del XIV secolo.
Da qui partono le cosiddette Rampe del Poggi, le scalinate disegnate dall'architetto Giuseppe Poggi per arrivare al piazzale Michelangelo.
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Rampe del Poggi
Fino a 2019 le Rampe erano sconosciute alla maggior parte dei fiorentini, poiché abbandonate alle intemperie, prive di acqua e quasi interamente ricoperte dalla vegetazione.
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Le Rampe del Poggi prima del restaurazione [4]
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Il restauro delle Rampe del Poggi
Le Rampe sono state oggetto di un complesso restauro: i lavori sono iniziati a luglio del 2018 e si sono conclusi in soli nove mesi. Gli interventi di restauro, cominciati nel luglio 2018, sono stati interamente sostenuti da Fondazione CR Firenze nell’ambito della normativa ‘Art Bonus’ e curati dal Comune di Firenze.
Si è trattato di uno dei restauri più complessi operati a Firenze negli ultimi 50 anni, in virtù anche dell’articolata componente architettonica, botanica e idraulica delle fontane e delle grotte. Il restauro ha restituito il complesso, dopo tanti decenni in cui era stato trascurato, alla bellezza originaria del 1876, i giochi d’acqua delle fontane (distribuiti su più piani viari) e la nutrita complessità della parte botanico-floreale ci pongono davanti ad una realizzazione artistica che è quasi un unicum, di fatto il testamento professionale del Poggi.
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Fontane delle Rampe del Poggi, Firenze
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Le Rampe di San Niccolò nel 1875- 1876, Gabinetto Vieusseux, Archivio Contemporaneo A.Bonsanti
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Piazzale Michelangelo, veduta dalla Torre San Niccolò |
L’acqua dell’impianto idrico torna a sgorgare dalle fontane, nelle vasche e nelle grotte del sistema della Rampe del Poggi, un’opera monumentale che collega il lungarno con Piazzale Michelangelo.
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Firenze, Porta San Niccolò (adestra) e le Rampe delle Poggi, prima della restaurazione [1]
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Da Piazzale Michelangelo si gode il panorama più bello della città, con vista sul Ponte Vecchio, sul Duomo di Santa Maria del Fiore, sugli Uffizi, su Santa Croce e su Palazzo Vecchio. La piazza, dedicata al grande artista rinascimentale Michelangelo, presenta le copie di alcune sue famose opere conservate a Firenze: il David e le quattro allegorie delle Cappelle Medicee di San Lorenzo. Queste copie sono realizzate in bronzo, mentre gli originali sono tutti in marmo bianco.
Al Piazzale Michelangelo si può accedere a piedi salendo le scalinate monumentali dette Rampe del Poggi da Piazza Poggi nel quartiere di San Niccolò. Le rampe di Piazzale Michelangelo costituiscono uno straordinario episodio di architettura del paesaggio a livello europeo.
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Firenze al mattino, vista da Piazzale MIchelangelo [6]
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Giuseppe Poggi, Risanamento, il rinnovamento urbano di Firenze nel XIX secolo |
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Giuseppe Poggi è stato, almeno dai tempi di Giorgio Vasari e Bernardo Buontalenti, l'architetto che maggiormente ha influenzato il volto di Firenze odierno. Inizialmente ricevette molte commissioni dalla nascente borghesia ottocentesca per la creazione, la ristrutturazione e l'ammodernamento di ville, palazzi e giardini (Villa Favard, Palazzo Gondi, Palazzo della Gherardesca...), dove operava in sodalizio con pittori come Annibale Gatti. In particolare ebbe successo per la sua qualità nel coniugare uno stile neo-rinascimentale, consono alla storia cittadina, con le nuove mode, soprattutto legate ai parchi all'inglese.
Nel 1864 ricevette il prestigioso incarico di studiare il nuovo assetto urbanistico di Firenze, iniziando il cosiddetto Risanamento: una volta abbattute le mura della parte nord realizzò i Viali di Circonvallazione, con alcune piazze scenografiche (Piazza Beccaria, Piazza della Libertà) dagli edifici raccordati stilisticamente sui lati, mentre al centro restavano in isole pedonali le antiche porte trecentesche. Nel Piazzale Donatello isolò il cimitero degli inglesi, circondato da cipressi in un insieme suggestivo che emozionò scrittori e pittori del romanticismo, come Arnold Böcklin, che vi si ispirò per il suo capolavoro dell'Isola dei morti.
In seguito creò sulla sponda opposta il viale dei Colli, ariosa passeggiata panoramica coronata dal Piazzale Michelangelo, forse il suo capolavoro.
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Viale dei Colli and panorama of Firenze in a nineteenth-century photo
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Sommer, Giorgio (1834-1914) - n. 3516 - Firenze - Piazza Michelangelo
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La rampa di San Niccolò, [Archivo Alinari]. Nel riquadro la basilica di San Miniato, la chiesa ed il convento di San Salvatore ed il Piazzale Michelangelo collegato al Lungarno attraverso le Rampe [Foto di Giacomo Brogi]
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Tivoli, parco divertimenti realizzato nel 1869 sul Viale de' Colli fra Porta Romana e il Piazzale Galileo a Firenze |
Firenze, galleria immagini
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Le Rampe del Poggi prima del restauro
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Via San Niccolòa, veduta dalla Torre di San Niccolò
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Piazzale Michelangelo [Magnificent View on Ponte Vecchio] |
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Piazzale Michelangelo, con veduta del Duomo di Santa Maria del Fiore |
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Vista verso Oltrarno e Torre San Niccolò, Giardino Bardini, Oltrarno, Firenze
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Piazzale Michelangelo |
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Piazzale Michelangelo, con veduta del Ponte Vecchio e di Palazzo Vecchio |
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Piazzale Michelangelo al tramonto, con veduta del Duomo di Santa Maria del Fiore, degli Uffizi, di Santa Croce e di Palazzo Vecchio
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Strolling in Firenze | Walk from Ponte Vecchio to Piazzale Michelangelo
Una delle passeggiate più belle di Firenze va dal Ponte Vecchio attraverso una delle parti più autentiche di Firenze, San Niccolò, fino a Piazzale Michelangelo. Questa piazza offre una vista magica su Firenze. Leggermente più alta è una delle chiese più belle di Firenze, San Miniato al Monte. Visitiamo anche il cimitero intrigante, il cimitero delle Porte Sante, che si trova dietro la chiesa romanica.
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Giardino Bardini, tuinen tussen Porta San Niccolo and Piazzale Michelangelo
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Trasporto
Se la camminata verso l'alto ti spaventa, puoi anche prendere l'autobus 12 da Piazza Romana o l'autobus 13 da Piazza Giuseppe Poggi (San Niccolò).
Timetables and routes - ATAF | Map
Visualizza le linee di autobus sul sito di transito di Firenze: www.ataf.net/en/ataf.aspx?idC=2&LN=en-US
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Trasporto in autobus a Firenze
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Bibliografia
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Le Rampe del Poggi. Storia e Recupero, a cura di Mauro Cozzi (fotografie di George Tatge, testi di Mannini Lucia, Mauro Cozzi, Giuseppe De Grazia, Tommaso Muccini e Enzo Floridi. Mandragora, Firenze, 2019. ISBN: 88-7461-495-0 - EA7N: 9788874614950
Giuseppe Poggi, Sui lavori per l'ingrandimento di Firenze, G. Barbèra, 1882
Luciano Artusi, Le antiche porte di Firenze, Semper, Firenze 2005. ISBN 888806222X
Agostini, G. & Casagli, Nicola & Delmonaco, Giuseppe & Fanti, Riccardo & Focardi, P. & Margottini, Claudio. (2002). Landslide Monitoring and Cultural Heritage At Risk: The Case Study of San Miniato Hill In Florence.
CRIBARO, CHRISTOPHER DANIEL, "URBAN PLANNING AND ADMINISTRATION IN FLORENCE: 1400-1600" (1980). ETD collection for University of Nebraska - Lincoln. AAI8100422 | digitalcommons.unl.edu
Dissesti idrogeologici in aree a particolare valenza culturale: monitoraggio e valutazione del rischio nell’area del Monte alle Croci (Firenze) | www.afs.enea.it
L’Eredità di Stefano Bardini a Firenze. Le opere d’arte, la villa e il giardino, a cura di Antonio Paolucci con testi di Antonio Paolucci, Maria Chiara Pozzana e Emanuele Barletti, Mandragora editore, 2019
Maria Chiara Pozzana, Percorsi verdi nell'Oltrarno di Firenze, Polistampa, 2003
Per saperne di più su Greenway, vai a https://www.fondazionecrfirenze.it/una-greenway-firenze-progetto-una-passeggiata-nel-verde-lunga-15-chilometri/
Una Capitale e il suo architetto : eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici : Firenze e l'opera di Giuseppe Poggi, a cura di L. Maccabruni, P. Marchi. – Firenze, Polistampa, 2015
A. Paolucci, Il laboratorio del restauro a Firenze, Istituto bancario San Paolo di Torino, 1986.
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Firenze, Porta San Niccolò |
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Piazzale Michelangelo, vista notturna dell'Oltrarno e della Torre San Niccolò [7]
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[1] Le Rampe di San Niccolò nel 1875- 1876, Gabinetto Vieusseux, Archivio Contemporaneo A.Bonsanti
[2] Mariachiara Pozzana, Firenze Greenway Firenze greenway : dal giardino Bardini al Viale dei Colli
[3] Le Rampe furono progettate con la funzione principale di stabilizzare, attraverso una serie di muri a retta, il terreno soggetto a problemi di instabilità del versante ed al peso dei materiali di riporto del piazzale che fu realizzato utilizzando, sia per ragioni statiche che di economia, le strutture di difesa cinquecentesche e la scalinata monumentale di accesso a San Miniato fu progettata con funzione, oltre che architettonica, di sistemazione del pendio caratterizzato da piccoli ma insistenti fenomeni di dissesto. Dissesti idrogeologici in aree a particolare valenza culturale: monitoraggio e valutazione del rischio nell’area del Monte alle Croci (Firenze) | www.afs.enea.it
[4] Foto di Sailko, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported [5] Rampe in festa, sabato 1 giugno | Città di Firenze | www.comune.fi.it
[6] Foto di Acquarius851, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale
[7] Foto di Francisco Anzola, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unporte
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