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Maso di Banco, Tomba di Bettino de' Bardi, Cappella Bardi di Vernio, Santa Croce, Firenze

Tomba di Bettino de' Bardi, Cappella Bardi di Vernio, Santa Croce, Firenze [1]

 

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Tomba di Bettino de' Bardi, Cappella Bardi di Vernio, Santa Croce, Firenze

   
   

La cappella Bardi di Vernio è una della cappelle del transetto di Santa Croce a Firenze, affrescata per lo più da Maso di Banco. Risale al 1340 circa e Vasari attribuì erroneamente questi affreschi a Giottino.

La parete di sinistra presenta due tombe, la prima delle quali è inserita in un nicchione con un affresco di Giudizio finale e Bettino de' Bardi inginocchiato, opera probabilmente pure di Maso di Banco (1347 circa); il nicchione della seconda è invece affrescato da Taddeo Gaddi con Deposizione e ritratto della donatrice.

 

Agnolo di ventura, tomba di bettino de' bardi con giudizio universale di maso di banco, 02   Taddeo Gaddi, Deposizione e ritratto della donatrice, Cappella Bardi di Vernio, Basilica di Santa Croce, Firenze   Maso di Banco1335-40 Fresco from Santa Croce, Florence 04
Maso di Banco (1335-40) Giudizio finale e Bettino de' Bardi inginocchiato), Cappella Bardi di Vernio, Basilica di Santa Croce, Firenze

 

  Taddeo Gaddi, Deposizione e ritratto della donatrice, Cappella Bardi di Vernio, Basilica di Santa Croce, Firenze

 

Maso di Banco, Sogno di Costantino, Cappella Bardi di Vernio, Basilica di Santa Croce, Firenze

 

Maso di Banco, Giudizio finale e Bettino de' Bardi inginocchiato

Il Giudizio è ambientato in una valletta circondata da spuntoni di roccia che evoca la biblica valle di Giosafat. Il risorto, Bettino de’ Bardi, è rivestito ancora della cuffia e dell’abito mortuario e si inginocchia in preghiera nell’attesa di conoscere il proprio destino. Si tratta dunque di un Giudizio ‘particolare’ e non ‘universale’. In cielo appare il Cristo nella veste di giudice parusiaco. Sceso dal Cielo attraverso il varco della ‘mandorla’ viene a sedersi sull’arcobaleno della nuova alleanza e pronuncia la sentenza con la postura delle mani. Sul corpo sono ben visibili le piaghe della crocifissione. Questo messaggio di salvezza è rafforzato dall’ostensione degli strumenti della passione, mostrati al risorto da quattro angeli: in senso orario vediamo la croce, la canna con la spugna, la corona di spine, i flagelli, la lancia e il martello. Due angeli suonano le lunghe trombe che chiamano i morti al risveglio e alla risurrezione [2].

 

Maso di Banco, Giudizio finale, Cappella Bardi di Vernio, Basilica di Santa Croce, Firenze

Maso di Banco, Giudizio finale, Cappella Bardi di Vernio, Basilica di Santa Croce, Firenze [2]

 

L'ultima scena in particolare è la più ammirata, perché in essa Maso dimostrò di aver bene appreso la lezione giottesca usando linee di forza, toni intensi e senso dello spazio e della plasticità dei corpi. Sulla sinistra dell'affresco infatti è rappresentato San Silvestro che chiude le fauci di un drago che minacciava Roma, mentre nel centro il santo resuscita due maghi pagani che aveva precedentemente fatto morire. I due fatti narrati sono dimostrazione per Costantino della Santità del vescovo, il quale gli impartisce il battesimo che lo salva dalla lebbra, così come promessogli in sogno da i santi Pietro e Paolo. L'imperatore infatti era affetto dalla lebbra e gli era stato prospettato di sacrificare 3000 bambini e di immergersi nel loro sangue per guarire dalla malattia; Costantino però si rifiutò mosso a compassione dalla disperazione delle madri.

In questo affresco è notevole l'armonia delle scene senza che si percepisca un senso di incongruenza tra le due.

I colori delle architetture sono pastello e la luce si modula gradatamente senza che si percepisca un senso di stacco tra luce e ombra. Ma è fondamentale qui lo sviluppo delle ricerche di Giotto: Maso aveva infatti compreso il segreto delle linee di forza convergenti (delle architetture, dei bracci sollevati, delle schiene inarcate...), che dirigono lo sguardo dell'osservatore verso punti focali della narrazione. Nella scena di San Silvestro che resuscita due morti il fondale architettonico, oltre che creare uno spazio realistico per la scena, guida l'occhio verso il protagonista, in una posa benedicente, ripresa dalla Resurrezione di Drusiana di Giotto nella vicina Cappella Peruzzi sempre a Santa Croce°.

 

         
         
         
         
       
Maso di Banco, Giudizio finale e Bettino de' Bardi inginocchiato, (partecolare Bettino de' Bardi inginocchiato), Cappella Bardi di Vernio, Basilica di Santa Croce, Firenze

Maso di Banco, Giudizio finale e Bettino de' Bardi inginocchiato, (partecolare Bettino de' Bardi inginocchiato), Cappella Bardi di Vernio, Basilica di Santa Croce, Firenze [1]

 

La famiglia dei Bardi di Vernio infatti gli commissionò il ciclo intendendo raffigurarvi San Silvestro, vescovo di Roma, e l'imperatore Costantino, probabilmente in segno di devozione alla Chiesa [3].


Il restauro

 

Maso di Banco, San Pietro e san Paolo appaiono in sogno a Costantino, prima del restauro del 1937, Cappella Bardi di Vernio, Santa Croce, Firenze
Maso di Banco, San Pietro e san Paolo appaiono in sogno a Costantino, prima del restauro del 1937, Cappella Bardi di Vernio, Santa Croce, Firenze [4]

Agnolo di Ventura, tomba di Bettino de' Bardi

 

Agnolo di Ventura, tomba di Bettino de' Bardi, Cappella Bardi di Vernio, Santa Croce, Firenze

Agnolo di Ventura, tomba di Bettino de' Bardi, Cappella Bardi di Vernio, Santa Croce, Firenze [1]

 

Agnolo di Ventura (Siena, 1312 ante – 1349 post) è stato uno scultore e architetto italiano.Fu stretto collaboratore di Agostino di Giovanni, con il quale collaborò tra le altre cose alla realizzazione del monumento funebre di Guido Tarlati (1330, ubicato nel Duomo di Arezzo), il Cassero Senese (con Guido di Pace nel 1334) e della Porta Romana a Siena (iniziata nel 1328).

 

   
   
 
   
         
 


   
Museo Santa Croce | La visita è a pagamento, si acquista un biglietto per l'intero complesso di Santa Croce.

Piazza di Santa Croce, 30/15

Nel museo Museo dell'Opera di Santa Croce, nel secondo chiostro della chiesa, si possono vedere vari tesori d'arte, tra cui il crocifisso restaurato di Cimabue dal 1287-1288, gli affreschi restaurati de Il giudizio universale di Andrea Orcagna, e gli affreschi L'Albero della Croce e L'ultima cena di Taddeo Gaddi del 1333.

Santa Croce Opera Firenze | www.santacroceopera.it

Ingresso e mappa

Restauri

La conservazione delle opere è uno dei principali obiettivi dell’Opera di Santa Croce. In questa sezione sono illustrati gli interventi in corso e quelli già realizzati, in proprio o in collaborazione con altri enti o istituzioni.

 

 

  Plattegrond van de Basiliek Santa Croce in FirenzePlattegrond van de Basiliek Santa Croce in Firenze.
Pianta della Basilica
Santa Croce in Firenze(N°10 Capella Bardi di Vernio)
         
         

Bibliografia

Guida d'Italia, Firenze e provincia ("Guida Rossa"), Edizioni Touring Club Italiano, Milano 2007.

C. Acidini (a cura di), E. Neri Lusanna (a cura di), Maso di Banco. La cappella di San Silvestro, Mondadori Electa, 1997

Becherucci L. (a cura di), Il museo di Santo Spirito a Firenze, Milano, Editore: Electa, 1995

Damien Wigny, Au coeur de Florence : Itinéraires, monuments, lectures, 1990

Fremantle, Richard. Florentine Gothic Painters from Giotto to Masaccio: A Guide to Painting in and near Florence, 1300—1450.London: Secker and Warburg, 1975.

Maginnis, Hayden B.J. Painting in the Age of Giotto: A Historical Reevaluation. University Park: Pennsylvania State University Press, 1997.

Neri Lusanna, Erica. Maso di Banco: La Cappella di San Silvestro, ed. Cristina Acidini Luchinat and Erica Neri Lusanna. Milan: Electa, 1998.

Wilkins, David G. Maso di Banco: A Florentine Artist of the Early Trecento. New York and London: Garland, 1985

Salmi, Mario. Contributi fiorentini alla istoria dell’arte. Maso di Banco a Napoli, Atti e memoria dell’Academia fiorentina di Scienze morali. «La Colombria» N.S.1, 1943-46.

Bartalini, Roberto. «Et in carne mea videbo Deum meum» Maso di Banco, La capella dei Confessori e la commitenza dei Bardi. A proposito di un libro ricente, Prospettiva, 98/99, 2000, pp. 58–103.

Maso di Banco (I Maestri Del Colore 247), Fratelli Fabbri Editori, 1966

 

 

Maso di Banco. La cappella di San Silvestro, a cura di C. Acidini Luchinat - E. Neri Lusanna, Milano 1998.Maso di Banco. La cappella di San Silvestro, a cura di C. Acidini Luchinat - E. Neri Lusanna, Electa, Milano 1998.

 

Maso di Banco. La cappella di San Silvestro, a cura di C. Acidini Luchinat - E. Neri Lusanna, Electa, Milano 1998.
Maso di Banco. La cappella di San Silvestro, a cura di C. Acidini Luchinat - E. Neri Lusanna, Electa, Milano 1998.

 

         


[1] Foto di Sailko, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported
[2] Fonte: Itinerario nella provincia di Firenze | Firenze. Il Giudizio di Bettino de’ Bardi in Santa Croce
[3] Fonte: | storiE DI SAN SILVESTRO, Basilica di Santa Croce (Cappella Bardi di Vernio) (Restauro 1998) | Storie San Silvestro e Maso - Bardi di Vernio :: personaggi
[4] Foto di Brogi — Firenze. Chiesa di S. Croce. Sogno dell'Imperatore Costantino: Giottino — insieme, prima del restauro del 1937 | FONDAZIONE FEDERICO ZERI - Università di Bologna |Foto licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.

 

 

° This article incorporates material from the Wikipedia article Cappella Bardi di Vernio published under the GNU Free Documentation License.