Benozzo Gozzoli
Benozzo Gozzoli, un grande pittore di origine fiorentina, nato a Firenze intorno al 1420, morto a Pistoia nel 1497, è famoso nel mondo per alcuni capolavori come la Cappella dei Magi di Palazzo Medici Riccardi a Firenze.
Nel coro della chiesa di Sant'Agostino a San Gimignano affrescò il ciclo con le Storie della vita di sant'Agostino, commissionato da Fra' Domenico Strambi, un dotto monaco agostiniano, nel 1464. Sempre in quello stesso anno gli agostiniani decisero di far realizzare al pittore un affresco votivo con San Sebastiano intercessore a circa metà della navata centrale della chiesa. San Gimignano era stata colpita duramente dalla peste tra il 1462 e il 1464.
Il Comune aveva già deliberato, fin dal gennaio del 1463, di far realizzare un affresco con l'immagine di San Sebastiano all'interno della Collegiata.
Durante il soggiorno sangimignanese Benozzo si occupa anche del restauro della Maestà (1317) di Lippo Memmi posta nell'odierna "Sala di Dante" all'interno del Palazzo pubblico. Il lavoro venne eseguito entro il 1467.
Benozzo realizzò anche due pale d'altare, entrambe conservate nel Museo civico della città: una Madonna dell'Umiltà tra Sant'Andrea e San Prospero, e due angeli, firmata e datata 28 agosto 1466.
L'altra pala, Madonna col Bambino in trono, incoronata da due angeli, e i Santi Giovanni Battista, Maria Maddalena, Agostino e Martafirmata e datata 1466, dipinta per la chiesa conventuale di Maria Maddalena a San Gimignano.
Benozzo soggiornò a San Gimignano per circa quattro anni e dopo i lavori al ciclo di affreschi per il coro di Sant’Agostino abitò "in casa di Bartolo di Gimignano" cioè in casa Mainardi, una delle più prestigiose famiglie locali, da cui nacque il pittore Bastiano, allievo e poi genero di Domenico Ghirlandaio. Quasi sicuramente in questa abitazione Benozzo allestì anche la sua bottega, dove realizzò alcuni dipinti su tavola: la Madonna in trono col Bambino tra i santi Giovanni Battista, Maria Maddalena, Agos tino e Marta eseguita nel 1466 per la chiesa conventuale di Santa Maria Maddalena, oggi conservata al Museo Civico, e un’altra pala con la Madonna dell’umil tà tra i santi Andrea e Prospero commissionatagli nel 1466 da Girolamo Niccolai sacerdote e rettore della chiesa di Sant’Andrea, una piccola parrocchia ubicata nei dintorni della città. Di questo periodo sono infine due scomparti di una medesima predella facente parte di una pala non ancora rintracciata, raffiguranti Santa Fina con santa Maria Maddalena e San Girolamo con san Bartolo, conservati rispettivamente ad Avignone, presso il Musée du Petit Palais, e a Madrid, nella collezione Thyssen. [3]
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San Gimignano, galleria fotografica |
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San Gimignano, città delle torri |
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Palazzo Comunale, I Musei Civici di San Gimignano
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