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La piazza del Duomo di San Gimignano era il fulcro della vita religiosa e politica della cittadina nel medioevo. Il Palazzo Comunale, detto anche palazzo del Popolo o palazzo nuovo del Podestà, di San Gimignano si trova in piazza del Duomo, tra la Torre Grossa e la loggia del Comune, econtiene il Museo civico con importanti opere d'arte di scuola fiorentina e senese dal XIII al XVI secolo.
La sala di Dante
Al primo piano si trova la Sala del Consiglio, detta anche Sala Dante, a ricordo della visita che il poeta fiorentino nel 1299 fece a San Gimignano come ambasciatore della lega Guelfa. La sala presenta un famoso ciclo di affreschi della fine del XIII secolo (1290 circa) raffiguranti tornei di cavalieri e scene di caccia dedicate a Carlo d'Angiò, presentato in trono nella parete di fronte all'ingresso, mentre alcuni personaggi gli rendono omaggio con il dono del falco.
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La Maestà di Lippo Memmi
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Azzo di Masetto San Gimignano, Scene di torneo e caccia, San Gimignano, Palazzo Comunale
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Azzo di Masetto, Tournament and Hunting Scenes |
Le pitture sono attribuite al pittore fiorentino Azzo di Masetto. Sulla parete destra è dipinta la Madonna in Maestà di Lippo Memmi eseguita dal pittore nel 1317. Lippo è un pittore della scuola senese, attivo nella prima metà del XIV secolo, seguace di Simone Martini.
L'affresco, infatti, si ispira alla Maestà dipinta da Simone in Palazzo Pubblico a Siena due anni prima nel 1315.[2]
La Maestà di San Gimignano
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La Maestà di Lippo Memmi, ispirata a quella senese di Simone Martini (dettaglio)
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Al secondo piano si trova la Camera del Podestà, completamente affrescata con una singolare narrazione che presenta scene d'amore, oltre ad una serie di exempla morali rivolti al Podestà, che non doveva cedere alla corruzione. Gli affreschi, realizzati nei primi anni del Trecento, sono attribuiti a Memmo di Filippuccio, padre di Lippo. [2]
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