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La Costa degli Etruschi, il golfo di Baratti [1]
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La Costa degli Etruschi, il golfo di Baratti
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Il golfo di Baratti è un golfo che si apre all'estremità sud-orientale del Mar Ligure, posto all'estremità settentrionale del territorio comunale di Piombino.
Il golfo prende la denominazione dalla località di Baratti, situata all'estremità meridionale, presso la quale si trovano tumuli di epoca etrusca. È delimitato a nord dai modesti promontori di Poggio San Leonardo, mentre a sud è chiuso dalla torre di Baratti, che precede le pendici settentrionali del promontorio di Piombino dalle quali lo domina il centro medievale di Populonia.
L'insenatura è caratterizzata da una spiaggia sabbiosa, più estesa nella parte centro-settentrionale del golfo, che tende a ridursi notevolmente verso l'estremità meridionale del porto di Baratti. I fondali risultano bassi, mentre l'arenile si caratterizza sia per colori dorati ed ambrati, che per la presenza di scorie di ferro, residui della lavorazione del suddetto metallo durante il periodo etrusco.
In alcuni tratti il golfo si sviluppa una pineta, caratterizzata dalla presenza di pini marittimi e domestici, che si interrompe sia all'estremità settentrionale dell'insenatura che nella centrale dove si sviluppa la necropoli. Nel sottobosco sono presenti numerosi arbusti della macchia mediterranea. Nella parte meridionale, la pineta lascia spazio ad altri tipi di vegetazione.
Sul finire degli anni '80, nel golfo è stato rinvenuto un relitto risalente al secondo secolo a.C., nel quale, per la prima volta, è stato possibile trovare tracce dei medicinali usati in epoca romana.[1] Nel 1989 c'è stato l'ultimo attacco mortale di squalo in Italia.
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La Costa degli Etruschi, il golfo di Baratti, vista da Populonia [2]
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Parco archeologico di Baratti e Populonia
Il parco archeologico di Baratti e Populonia si trova nel comune di Piombino (LI) e comprende circa 80 ettari tra le pendici del promontorio di Piombino e la costa sul golfo di Baratti. Fa parte dei Parchi della Val di Cornia ed è stato inaugurato nel 1998, per rendere accessibili alla visita alcune aree archeologiche e i nuovi resti rinvenuti negli scavi archeologici condotti nella zona a partire dal 1996.
Il parco comprende ampi settori dell'antica città di Populonia, unico caso di insediamento urbanizzato etrusco sul mare, divisi per itinerari archeologici e naturalistici.
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Populonia Necropoli di San Cerbone, tomba
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Gli itinerari interni al parco
Adiacente al centro accoglienza del parco si estende l'ampia necropoli di epoca orientalizzante di San Cerbone. L'itinerario si snoda attraverso decine di tombe a tumulo, edicola e sarcofago; coprendo un range cronologico che va dal VII al VI secolo a.C.
Per imponenza e condizioni di conservazione è degna di nota la cosiddetta Tomba dei Carri. Con un tamburo di 28 metri di diametro, la tomba rappresenta uno dei tumuli più grandi mai costruiti dagli Etruschi. Le tombe a sarcofago sono disseminate in numero cospicuo lungo il percorso di visita e, in alcuni casi, presentano ancora traccia della piombatura originale. Le tombe ad edicola si trovano nella zona della necropoli più vicina al mare e rappresentano la tipologia funeraria più attestata a Populonia lungo tutto il VI secolo a.C. Tra le edicole, la Tomba del Bronzetto di Offerente rimane senza dubbio quella meglio conservata: ancora oggi si possono ammirare i blocchi squadrati di pietra panchina che la compongono, la porta di chiusura originaria e, caso del tutto eccezionale, la copertura a doppio spiovente. Dallo scavo della necropoli di San Cerbone provengono pregevoli reperti oggi divisi tra il Museo Archeologico di Firenze e il Museo archeologico del territorio di Populonia sito a Piombino.
Leggermente decentrata rispetto al centro accoglienza è la Necropoli delle Grotte, scavata tra il 1997 ed il 1998, e raggiungibile tramite l'itinerario archeologico e naturalistico detto 'Via delle Cave'. L'itinerario attraversa un fitto bosco di sughere e lecci ed è costellato da un numero notevole di tombe scavate direttamente sul banco di roccia calcarenitica, caratterizzate da architrave sbozzata, letti funebri e in alcuni casi (Tomba della Protome) sculture apotropaiche ricavate dalla roccia. Culmine della visita è la Necropoli e la Cava delle Grotte: un imponente fronte di cava poi trasformato in facciata nella quale furono ricavate numerose tombe a camera (IV-III secolo a.C.). Nonostante la sistematica depredazione delle tombe, molti corredi funebri sono stati rinvenuti intatti. Emblematico in tal senso è il caso della Tomba 14 la quale ospitava una donna cremata con un incredibile numero di suppellettili, oggi conservati al Museo archeologico del territorio di Populonia.
La Via del Ferro permette invece di ammirare nella sua prima parte alcune tombe a tumulo (Tomba delle Oreficerie, Tomba dei Flabelli, etc.) e nel suo ultimo tratto i resti di alcuni quartieri industriali di epoca etrusca, utilizzati per la trasformazione dell'ematite elbana in ferro commerciabile.
L'Acropoli di Populonia, aperta al pubblico nel 2007, rappresenta la parte più alta del parco ed è raggiungibile tramite Via della Romanella. Solo parzialmente scavata, l'Acropoli offre ai visitatori spunti panoramici sul Golfo di Baratti e sul promontorio di Piombino, nonché i resti dei templi romani che si affacciavano sulla grande piazza. Di particolare importanza è la strada lastricata che congiunge l'area sacra dei tre templi con l'area delle Logge, imponente terrazzamento che fungeva da base per altri ambienti.
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View over the Baratti and Populonia Archeological Park from the edge of the heights. The Bay of Baratti is visible on the left (sign on the hillside above the Necropoli delle Grotte" at Populonia) [1]
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Bibliografia
- Andrea Semplici, Parco Archeologico di Baratti e Populonia. Percorsi di visita per conoscere un territorio, Firenze, Edizioni Polistampa, 2000
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Il Golfo di Baratti e Populonia | Photo Gallery
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Golfo di Baratti, vista da Populonia |
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Il golfo di Baratti, il porto di Baratti
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Il golfo di Baratti, vista da Populonia |
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La Costa degli Etruschi, il golfo di Baratti
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Golfo di Baratti
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Golfo di Baratti, pineta
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Populonia, Necropoli delle Grotte |
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Populonia, Necropoli di San Cerbone, tomba
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Populonia, Acropolis |
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Via dei Cavalleggeri
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Baratti, Capella San Cerbone |
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Baratti, Capella San Cerbone |
Campigilia Marittima
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Cimitero di Campiglia Marittima
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Cimitero e Pieve di San Giovanni (Campiglia Marittima) |
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Pieve di San Giovanni (Campiglia Marittima), facciata
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[1] Foto di LigaDue, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unportedale.
[2] Foto di Luca Aless, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unportedale.
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Case vacanza in Toscana | Podere Santa Pia
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Colline sotto Podere Santa Pia |
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Luce dorata a Podere Santa Pia
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#poderesantapia Il nostro giardino. Insieme ai vigneti e agli uliveti, i cipressi sono l'elemento simbolo del paesaggio toscano
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