Il polittico della Madonna della Misericordia, realizzato da Piero della Francesca tra il 1445 e il 1460, ad olio e tempera su tavola, si trova nel Museo Civico di Sansepolcro.

Il grandioso polittico, con al centro la Madonna della Misericordia, rappresenta una delle poche opere documentate di Piero e anche una delle prime commissioni da lui avute a Sansepolcro [2].
Nella rigorosa semplicità di questa composizione tanto articolata, Piero riprende lo stile di Masaccio ma in quest'opera si ritrova già uno dei tratti caratteristici della sua arte: il silenzio [4].

Il pannello centrale, la Madonna della Misericordia

Con le braccia distese in un gesto che corrisponde esattamente all'iconografia tradizionale, come appare evidente dal classico confronto con l'affresco dipinto da Parri di Spinello nel santuario di Santa Maria delle Grazie ad Arezzo intorno al 1428, la Madonna solleva il manto di pesante panna scuro, scoprendo la fodera di un grigio perlato, che si apre simmetrico come un tabernacolo, creando un ampio vano circolare che accoglie sotto di sé, inginocchiati in atto di preghiera, scelti personaggi dell' alta borghesia cittadina a sinistra, ed eleganti dame acconciate all'ultima moda sulla destra (...).
L'estrema sobrietà ed essenzialità del suo abbigliamento è solo impreziosita dal raffinato gioiello col rubino ovale incastonato con un giro di perle che ne attesta l'altissimo rango di Regina, ma è anche simbolo della parola di Dio che illumina gli uomini e li allontana dal peccato (Castelli, 1977). Rispetto all'iconografia precedente Piero della Francesca aggiunge un particolare non secondario, di evidente significato simbolico: la veste rossa della Vergine è infatti stretta da una cintura in cuoio legata da un doppio cordone. È una cintura quasi monacale, chiaro riferimento alla Verginità di Maria[4].