Il Palazzo Pubblico o Palazzo Comunale, è stato costruito approssimativamente tra il 1297 e il 1310 dal Governo dei Nove della Repubblica di Siena, come propria sede. Tale funzione si riflette anche oggi, come sede dell'amministrazione comunale, oltre che del Museo civico.
L'Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo è un ciclo di affreschi di Ambrogio Lorenzetti (1290-1348), conservato nel Palazzo Pubblico di Siena e databile al 1338-1339. Gli affreschi, che dovevano ispirare l'operato dei governatori cittadini che si riunivano in queste sale, sono composti da quattro scene disposte lungo tutto il registro superiore di tre pareti di una stanza rettangolare, detta Sala del Consiglio dei Nove, o della Pace.
Il Palazzo Pubblico e la famosa Sala dei Nove
La sala più grande e più famosa è la Sala del Mappamondo, detta anche Sala del Consiglio. Adiacente si trova l'altrettanto celebre e famosa Sala dei Nove (o Sala della Pace).
Il Governo dei Nove fu una delle principali magistrature della Repubblica di Siena, in carica dal 1287 al 1355. La Repubblica di Siena costituita da questa amministrazione fu definita anche come il buon governo, che restò in carica fino al 1355 quando si concluse a causa di gravi crisi economiche, carestie ed epidemie. Il Governo dei Nove cadde, venendo sostituito dal Governo dei Dodici (cioè un governo di dodici rappresentanti del popolo, assistito da dodici nobili).
Fu per Siena un momento di grande splendore politico ed economico: vennero aperti nuovi e numerosi cantieri, tra i quali quello del duomo, edificati molti palazzi, incluso il Palazzo Pubblico, e completata una parte consistente della cinta muraria.
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Ambrogio Lorenzetti, L'Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo (PARTECOLARI) (1338-1339)
, Sala dei Nove, Palazzo Pubblico, Siena [1]
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L'Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo
Importanti sono le decorazioni delle pareti laterali della camera del consiglio del Palazzo Comunale, con scene che raffigurano castelli acquisiti dallo stato senese. I Nove commissionarono l'affresco, famoso per la complessa allegoria politico-artistica. Lungo i muri laterali della sala l'autore, Ambrogio Lorenzetti raffigurò gli effetti del Buongoverno e della Tirannia sulla città e sulla campagna. La facciata centrale contiene le allegorie della Giustizia e del Bene Comune[4], colme di virtù aristoteliche medievalizzate e di spiegazioni letterali di alcune delle loro conseguenze.[4] Dal punto di vista artistico e culturale Siena al contrario di Firenze, si ricorda non per la celebrità di alcune figure, come Dante o Boccaccio, ma per istituzioni come il Palio o il Palazzo Comunale. Il programma senese comprendeva una tradizione culturale con un saldo appoggio più governativo e civico che privato. Lo stile dei palazzi delle famiglie nobili si armonizzava con quello degli edifici pubblici. L'estetica della città era una preoccupazione primaria per il governo, che continuamente si occupava di effettuare restauri, erigere nuove costruzioni e proteggere le strutture esistenti con anche la realizzazione di servizi anti-incendio.
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