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Piazza del Campo è la piazza principale della città di Siena. Unica per la sua particolare e originalissima forma a conchiglia, è rinomata in tutto il mondo per la sua bellezza e integrità architettonica, nonché per essere il luogo in cui due volte l'anno si svolge il Palio di Siena. Per un'antica convenzione, la piazza e il Palazzo Pubblico non appartengono ad alcuna contrada[1].
Storia
Lo spazio che sarebbe diventato la piazza attuale era, alle origini di Siena, un terreno bonificato per consentire il deflusso delle acque piovane, come testata semicircolare della valle di Montone, tra il colle Santa Maria e il crinale che va verso Porta Romana[1]. Il nucleo della città in formazione si trovava più in alto, nella zona di Castelvecchio e il futuro "Campo" era uno spazio per i mercati, appena laterale rispetto alle principali strade di comunicazione che passavano per la città e situato esattamente a un crocevia. Qui si incontrano ancora oggi le direttrici per Roma a sud-est, per il mare a sud-ovest e verso Firenze a nord.
La storia della piazza si intreccia fortemente con quella della costruzione del palazzo Comunale, o palazzo Pubblico, che vi si affaccia.
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Formazione del perimetro
Durantre gli anni in cui andarono delineandosi la fisionomia e la struttura di piazza del Campo, il governo di Siena emanò via via leggi al fine di uniformare facciate, spazi e fronti architettonici e di allineare il profilo e il perimetro dello spazio. Valga per tutti la demolizione della chiesa dei Santi Pietro e Paolo (posta tra gli attuali vicoli di San Pietro e di San Paolo), perché sporgente rispetto al perimetro che i palazzi circostanti stavano lentamente delimitando.
Ai primi del Quattrocento Jacopo della Quercia decorò la fonte Gaia, che nel XIX secolo venne spostata nel sito attuale. Le statue e i rilievi della fontana di Jacopo della Quercia sono stati sostituiti da copie a causa della scarsa qualità del marmo utilizzato. Puoi ammirare le sculture originali dell'Ospedale Santa Maria della Scala.
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Fonte Gaia in piazza del Campo a Siena, 1856. L'originale Fonte Gaia, opera di Jacopo della Quercia, nella sua collocazione originale all'interno della Piazza, prima che venisse sostituita con la copia eseguita da Tito Sarrocchi.
Veduta frontale della Fonte Gaia in piazza del Campo, ai lati, sopra i piedistalli, le statue di Rea Silvia e Acca Larenzia, sul fondo sono visibili le finestre, i balconi di alcuni palazzi e le tende di fronte alle porte in piazza del Campo.[4] |
Fonte Gaia in piazza del Campo a Siena, 1856, Archivi Alinari, Firenze
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Fabio Bargagli Petrucci, La Madonna di Jacobo della Quercia, ora nel Museo dell’Opera del Duomo
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Acca Larentia
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Rea Silvia: la statua originale di Jacopo della Quercia, ora esposta al Museo di Santa Maria della Scala
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Interventi successivi riguardarono l'accorpamento di alcune facciate, la regolarizzazione, ampliamento o trasformazione di altre[2].
Descrizione della piazza
La piazza si trova nel punto nodale dove si diramano le tre principali vie cittadine, spine dorsali dei Terzi, distinguendosi come un unitario di sublime armonia, frutto più alto della passione senese per la bellezza, manifestata precocemente dal popolo ancora prima del celebre statuto del 1262 dedicato all'urbanistica e all'estetica cittadina[1]. Ciò ne fa una delle più alte creazioni dell'urbanistica medievale[1].
La forma della piazza è emiciclica, rassomigliante una valva di conchiglia inclinata verso mezzogiorno, con nove spicchi definiti da fasce bianche sulla pavimentazione in cotto. Racchiusa dalla cortina quasi continua di edifici, vi si diramano undici varchi (un tempo dodici), mascherati sapientemente dall'uso delle volte e dalla disposizione su più livelli dell'abitato[3]. La geometria appare coniugata sapientemente con la forma del territorio, arrivando a tradurre le peculiarità del luogo in un ambiente progettato. Il fulcro dell'intera piazza è il palazzo Pubblico, che chiude scenograficamente lo spazio a valle e verso il quale convergono tutte le linee visive, dei dislivelli, delle cortine edilizie e della pavimentazione, esaltandone il valore simbolico[3].
La circonferenza della piazza è 333 metri ed è articolata in due aree: "di basso", l'invaso centrale e a sud, pavimentato con mattoni disposti "a coltello" e divisa in nove spicchi, e la cortina attorno, lastricata. Il numero nove evocherebbe il Governo dei Nove[4].
I palazzi e gli arredi urbani nella piazza
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Siena, Piazza del Campo
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Piazza del Campo, Il Campo, seen from the top of Torre del Mangia
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Palazzo Sansedoni |
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Panorama del Terzo di Città dalla Torre del Mangia
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Il Palio di Siena
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Piazza del Campo, Palazzo Pubblico, facciata
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Ai piedi della Torre del Mangia si trova la Cappella di Piazza |
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Torre del Mangia, Piazza del Campo, Siena |
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Il Palio di Siena | Galleria fotografica
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The Palio in Siena |
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Bandierine delle contrade del Palio
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Palio 1953
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Traveling in Tuscany | The Palio di Siena
Videos of recent editions | Video Palio di Siena
Visita alle vie d'acqua sotterranee di Siena
Il 27 gennaio 2010 è stato inaugurato il Museo dell'Acqua, situato nei locali che si trovano sopra le Fonti di Pescaia dove i soci della Diana collaborano con il Comune di Siena e accompagnano i visitatori lungo il percorso.[3]
Per la particolarità della visita, la prenotazione è obbligatoria e si può effettuare telefonando ai numeri: 0577 / 292614-15, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.30 oppure inviando una e-mail a ticket@comune.siena.it indicando la data, il numero dei partecipanti e il recapito telefonico). Al momento della prenotazione verrà verificata la disponibilità per la data richiesta e comunicate le modalità di pagamento anticipato dei biglietti.
Il numero massimo di visitatori per ogni turno è di 15 persone. [3]
Acquisto Online
[0] Photo by Vid Pogacnik, licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.
[1] Touring. cit., p. 501.
[2] Touring. cit., p. 503.
[3]
[4] Fonte: Le fonti maggiori di Siena | Fonte Gaia in piazza del Campo a Siena, 1856, Archivi Alinari, Firenze
Bibliografia
Toscana. Guida d'Italia (Guida rossa), Touring Club Italiano, Milano 2003, ISBN 88-365-2767-1.
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Case vacanza in Toscana | Podere Santa Pia
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