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La Villa Fattoria Granducale era in origine un fortilizio fatto costruire nel XV secolo dal priore dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, Beuccio Capaci, alla decadenza dell’abbazia di Santa Maria Alborense (San Rabano). Nel corso dei secoli ha subito varie trasformazioni, documentate dalle numerose fonti iconografiche ritrovate. Intorno al XVI secolo fu costruita la Cappella Gentilizia adiacente alla struttura principale. Fu inoltre dimora del Granduca Leopoldo II di Toscana[2].
Architettura
La villa granducale si presenta come un maestoso complesso dalle linee eleganti a tre piani, con due terrazze laterali di diversa grandezza, poste lateralmente al primo piano; la chiesa di Sant'Antonio abate risulta incorporata tra la villa ed altri edifici che si dispongono ad L rispetto all'edificio religioso. Sul retro della chiesa si innalza la torre campanaria che mantiene la medesima semplicità dell'edificio religioso.
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Immagini suggestive della villa Granducale [1]
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La Villa Granducale di Alberese si trova nel cuore del Parco naturale della Maremma. Dopo l'unità d'Italia, l'azienda di Alberese restò di proprietà dei Lorena, che l'avevano acquistata nel 1824 dai principi Corsini. Poco dopo lo scoppio della prima guerra mondiale i Lorena, cedettero l'azienda al Duca Lante Pietro della Rovere, ma il Governo italiano nel 1923 espropriò la tenuta e l'assegnò all'Opera Nazionale Combattenti (ONC), che dal 1926 completò l'opera di bonifica e costruì circa 100 poderi dandogli i nomi dei luoghi delle battaglie della prima guerra mondiale (Bainsizza, Montegrappa, Pasubio, Montesanto, Gorizia, Monte Asolone). Nel 1930 l'ONC chiamò come mezzadri alcune famiglie di contadini veneti proprio dalle zone del fronte della prima guerra mondiale. L'Opera Nazionale Combattenti ne rimase proprietaria fino alla soppressione dell'associazione (1977) e alla successiva acquisizione da parte della Regione Toscana nel 1979. Testimonianze dell'Ass. Combattenti sono la piccola targa in travertino al di sopra della porta d'ingresso con l'iscrizione: "OPERA NAZIONALE PER I COMABATTENTI"; stessa epigrafe si trova sotto una finestra della solita facciata, sovrastata da una testa di cinghiale[3].
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Lapide Opera Nazionale Combattenti MCMXXXI [1] |
Opera Nazionale Combattenti
L'Opera Nazionale Combattenti era un'organizzazione di beneficenza italiana istituita per fornire assistenza ai veterani della prima guerra mondiale. Fu istituito nel dicembre 1917, all'indomani della disastrosa sconfitta italiana nella battaglia di Caporetto (ora Kobarid, Slovenia), e aveva lo scopo sia di migliorare il morale dei soldati dell'esercito sia di provvedere al loro eventuale ritorno ai civili vita. [3] [4] Francesco Saverio Nitti e Alberto Beneduce furono influenti nella sua fondazione, [3] e Beneduce fu il primo presidente. [4]
Nel 1919 l'ONC fu suddivisa in tre sezioni: mentre quella sociale proseguiva l'attività assistenziale e quella finanziaria garantiva l'accesso al credito degli ex combattenti, la sezione agraria assumeva l'importante funzione di coordinare un'attività di esproprio di terre e di loro colonizzazione da parte degli ex combattenti. [5]
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Campagna Grossettana. La Tenuta dell’Alberese dell’Opera Nazionale per I Combattenti, lato Sud |
Sotto il regime fascista italiano negli anni successivi alla prima guerra mondiale, l'associazione fu coinvolta nella cosiddetta battaglia per il grano nel 1926, e dal 1928 nel drenaggio delle zone umide dell'Agro Pontino nell'ambito della cosiddetta Bonifiche agrarie.[3]
Altra realtà territoriale riscattata dalla malaria e resa fertile fu, nella Maremma grossetana, l’area di Alberese, con poderi di una ventina di ettari affidati a mezzadria a famiglie venete: oltre 1500 persone, con famiglie formate in media da 14 componenti.[5]
Dopo la seconda guerra mondiale l'Opera Nazionale Combattenti ha ricevuto terreni grazie alle riforme agricole del 1950. [3]
L'associazione è stata sciolta nel 1977.°
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Alberese sì trovo pressoché al centro di una grande area protetta conosciuta come Parco Naturale della Maremma. L’estensione del parco copre circa 10 000 ha e i terreni sono di 4/5 proprietà dell’Azienda Regionale Agricola di Alberese [2].
Azienda Regionale Agricola di Alberese
L'’Azienda Regionale Agricola di Alberese
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Buoi maremmani allo stato brado tra le dune del Parco della Maremma
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Levantesi L. (cur.), Il Granaio Lorenese della Fattoria Granducale di Alberese in Maremma, Nardini, 2010
L’azienda Regionale Agricola di Alberese è situata nel cuore della Maremma Toscana, all’interno dell’omonimo parco naturale, in un territorio in cui la ricchezza del patrimonio ambientale, la bellezza dei paesaggi naturali e di quelli coltivati si fondono con la storia e le tradizioni del luogo. L’Azienda è una delle più grandi fattorie agricole italiane all’interno di un’area protetta.
ANSELMI G., DEL PRETE C., TINELLI A., TINELLI P., VEL-LUTINI A. & TOSI G., 1989 – Il Parco Naturale della Maremma, la storia, gli itinerari naturalistici, il pae-saggio, guida alla fauna e alla fl ora. Obiettivo Italia, Studio RS snc, 160 pp
Parco Naturale della Maremma | Mappa
Atlante Storico Topografico del Comune di Grosseto | La tenuta dei Lorena
Viaggio ad Alberese, tra gli ultimi butteri di Maremma | www.intoscana.it
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Galleria immagini Parco naturale della Maremma
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Parco Naturale delle Maremma, canale idraulico
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Villa Granducale di Alberese
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Grosseto, Villa Fattoria Granducale di Alberese, lato sud, con due terrazze laterali di diversa grandezza
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Villa Granducale, chiesa, Alberese |
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Villa Granducale, lato ovest con una delle terrazze, Alberese
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Villa Granducale, lato sud est, Alberese |
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Villa Granducale, facciata, Alberese |
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Lapide Opera Nazionale Combattenti MCMXXXI, Villa Granducale di Alberese
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Villa Granducale di Alberese. Insegna sulla facciata della Villa con la data della sua costruzione, anno 1474
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Alberese, strade del Mare
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Parco Naturale delle Maremma, spiaggia
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Paludi alla foce dell'Ombrone
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Bocca d'Ombrone, Principina di Grosseto |
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Foce d'Ombrone, Alberese |
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Cassello idraulico di Bocca d'Ombrone, Parco Naturale della Maremma
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Bibliografia
Marcella Parisi, Grosseto dentro e fuori porta. L'emozione e il pensiero, Siena, C&P Adver Effigi, 2001.
Nicoletta Maioli, San Rabano e la Fattoria Granducale. L'abbazia fortificata di Santa Maria Alborensis nel Parco Regionale della Maremma: storia, analisi strutturale e interventi di restauro, Firenze, Nardini, 2009.
Laura Levantesi, Il granaio lorenese della Fattoria Granducale di Alberese in Maremma. Una storia ancora presente, Firenze, Nardini, 2010.
D. BARSANTI, L. ROMBAI, I Lorena imprenditori agrari nella Maremma dell'Ottocento: latifondo, gran coltura meccanizzata e mezzadria all'Alberese e alla Badiota, in Agricoltura e aziende agrarie nell'Italia centro-settentrionale (secoli XVI-XIX), a cura di G. COPPOLA, Milano, Angeli, 1983, pp. 541-570.
[1] Foto di Rein Ergo All rights reserved © Traveling in Tuscany
[2] fonte: VILLA GRANDUCALE – ALBERESE | www.alberese.com
[3] Lapide commemorativa ai caduti della prima guerra mondiale | Centenario Prima Guerra Mondiale 1914 - 1918 | www.luoghi.centenario1914-1918.it
[4] [s.n.] (2010). Opera nazionale combattenti (in Italian). Dizionario di Storia. Roma: Istituto dell’Enciclopedia Italiana. Accessed December 2017.
[5] Bonelli, Franco (1966). "Beneduce, Alberto". Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 8: Bellucci–Beregan (in Italian). Rome: Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
[6] Quando i Veneti emigravano per bonificare - Il Sestante News - Giornale online | www.ilsestantenews.it
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° Questo articolo è basato parzialmente sugli articoli Villa granducale di Alberese e Opera Nazionale Combattenti dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License. |
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