L'Ombrone è uno dei fiumi più lunghi della Toscana[2]. Nello specifico, con una lunghezza pari a 161 km e una estensione del bacino di 3.494 km², è il secondo fiume della Toscana dopo l'Arno. Come volume d'acqua risulta invece il terzo della regione dopo l'Arno e il Serchio.
L'Ombrone nasce nei pressi di San Gusmè (nel comune di Castelnuovo Berardenga) sul lato sud-orientale dei Monti del Chianti. Dopo un corso tortuoso e articolato, dove riceve importanti affluenti come l'Arbia, il Merse, l'Orcia e le Trasubbie, il fiume giunge in pianura presso Istia d'Ombrone, e il suo tracciato assume andamento meandriforme. Quindi, dopo aver lambito la periferia est della città di Grosseto, attraversa per 12 km circa il Parco naturale della Maremma e infine sfocia a delta nel Mar Tirreno, a Bocca d'Ombrone.
Qui tra le terre riarse, l’Ombrone termina la sua corsa e alla foce l’energia si placa per farsi accogliere dal mare, con un’intensità di tinte che si intersecano e si confondono in piccoli tomboli, laghetti e bozzi retrodunali. Un mondo brulicante di vita, fatto dalla mescolanza di acque salmastre e dolci, nel quale sostano, svernano, nidificano e traggono nutrimento molte varietà di uccelli e mammiferi [3].
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La foce del fiume Ombrone è un tipico esempio di zona umida costiera. L'ittiofauna deltizia è particolarmente ricca di anguille, cefali, cavedani, lucci, carpe, trote e delle pregiatissime spigole. Qui la vista può veramente spaziare e la prospettiva che si apre sulle paludi della Trappola materializza il carattere di una popolazione che si è plasmata su orizzonti in cui la terra si perde nel mare ed entrambi si sfumano nel cielo[2].
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