[1] Foto tratta da Isabella Droandi, Per la pittura del Duecento nell’Aretino, in “ARTE IN TERRA D’AREZZO. IL MEDIOEVO” a cura di Marco Collareta e Paola Refice, Firenze 2010.
[2] Damien Wigny, Toscane. 1, Arezzo, Cortone, Casentino, Sancepolcro, Fonds Mercator, Brussel, 2013, p.
[3] Pinacoteca Comunale e Museo della Pieve di San Giuliano a Castiglion Fiorentino | Diretta da Antonio Paolucci - Piccoli Grandi Musei [PDF]
Christus patiens: immagine iconografica derivata dall’arte bizantina che si afferma nelle croci dipinte dal xiii secolo e secondo la quale Cristo viene rappresentato con la testa reclinata sulla spalla e gli occhi chiusi.
Christus triumphans: immagine iconografica nella quale Cristoè rappresentato con gli occhi aperti, come trionfatore sulla morte.
[4] Tratto dalll'articolo Iconografia della Crocifissione dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License.
Bibliografia
Damien Wigny, Toscane. 1, Arezzo, Cortone, Casentino, Sancepolcro, Fonds Mercator, Brussel, 2013
Nicoletta Matteuzzi, Affreschi agiografici iconico-narrativi in Toscana (1320-1490), Università degli studi di Firenze, Firenze, 2013
Isabella Droandi, Per la pittura del Duecento nell’Aretino, in “ARTE IN TERRA D’AREZZO. IL MEDIOEVO” a cura di Marco Collareta e Paola Refice, Firenze 2010, pp. 181-206
Elvio Lunghi, Il Crocefisso di Giunta Pisano e l'icona del Maestro di San Francesco alla Porziuncola, Assisi 1995. ISBN 8827003002
Enio Sindona, Cimabue e il momento figurativo pregiottesco, Rizzoli Editore, Milano, 1975.
Ilaria Ceragioli, Dal Christus Triumphans al Christus Patiens: un passaggio capitale per l'evoluzione dell'arte occidentale, su termopolio.com, 2 agosto 2016. URL consultato il 1º aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2017).
F. Massaccesi, Dal Christus triumphans al Christus patiens, su oilproject.org. URL consultato il 1º aprile 2018 (archiviato il 2 giugno 2017).
«La dottrina della doppia natura – umana e divina – di Cristo, affermata nei grandi concili di Nicea (325), Costantinopoli (381) ed Efeso (431), fornisce il quadro .. . Nell’immagine si condensano concetti importanti già dall’epoca paleocristiana: la vittoria di Cristo crocifisso sulla morte, la sua conseguente apoteosi sulla croce, la croce come segno di trionfo e di parusía (il ritorno di Cristo al tempo del Giudizio finale), infine l’analogia fra sacrificio eucaristico e sacrificio sulla croce.».
|