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Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena1287-1288, vetri colorati e dipinti a grisaglia, 560 × 560 cm, Museo dell’Opera del Duomo, Siena

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Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena, 1287-1288,
vetri colorati e dipinti a grisaglia, 560 × 560 cm, Museo dell’Opera del Duomo, Siena [1]


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Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena, 1287-1288

   
   

La Vetrata del Duomo di Siena fu disegnata da Duccio di Buoninsegna, finalizzata da maestri vetrai non identificati e poi dipinta a grisaglia dallo stesso Duccio. Realizzata per coprire il grosso oculo di 5,6 m di diametro che è posto in alto nell'abside del Duomo di Siena, la vetrata è stata recentemente restaurata e posta nel vicino Museo dell'Opera del Duomo (nel Duomo è stata posta una copia). È l'unica opera di questo tipo di Duccio di Buoninsegna, nonché una delle poche vetrate realizzate da maestri di scuola senese. Databile dalla documentazione scritta al 1287-1288 è una delle tre opere di Duccio databile con certezza e quindi molto importante per definire il percorso artistico del pittore.


Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena,1287-1288, particolare Assunzione di Maria)

Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena,1287-1288, (particolare Assunzione di Maria), Museo dell’Opera del Duomo, Siena



Storia

Un documento del settembre 1287 testimonia che il grande oculo circolare posto in alto nell'abside del Duomo di Siena doveva essere ricoperto a vetri. Un altro documento del maggio 1288 sancisce che il governo di Siena avrebbe dovuto farsi carico delle spese. Altri due documenti del giugno e del secondo semestre del 1288 stabiliscono anche i costi del vetro, citando anche che la vetrata doveva ancora essere fatta. È quindi probabile che l'opera sia stata approntata non prima della seconda metà del 1287 e che i lavori si siano protratti fino a poco oltre il 1288. Una finestra di tempo del 1287-1290 sembra adeguata per racchiudere tutta la realizzazione della vetrata, dal disegno alla dipintura a grisaglia finale.

Oltre alla documentazione scritta, ci sono altri elementi storici e stilistici che fanno propendere per una datazione di questo tipo. Il primo dei 4 santi protettori di Siena raffigurati nella vetrata ai lati della scena dell'Ascensione della Vergine è San Bartolomeo (santo protettore di Siena nel XIII secolo), non il san Vittore che invece ritroviamo nella Maestà di Duccio del 1308-1311 e successivamente nella Maestà di Simone Martini del 1312-1315. Ciò fa pensare ad una data antecedente al 1308. Il trono della scena dell'Incoronazione della Vergine è ancora in tralice, come quello della Madonna Rucellai del 1285 e non aperto come quello della Maestà del Duomo di Siena del 1308-1311. Tuttavia il trono non è più ligneo come quello della Madonna Rucellai del 1285, ma in marmo, come sempre saranno quelli dal 1290 in poi. Una datazione posteriore al 1285 ed anteriore al 1290 sembra quindi adeguata in seguito a queste considerazioni, confermando la datazione effettuata dalla sola documentazione scritta.


Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena,1287-1288, (particolare Incoronazione di Maria), Museo dell’Opera del Duomo, Siena

Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena, 1287-1288, (particolare Incoronazione di Maria), Museo dell’Opera del Duomo, Siena


La vetrata è stata più volte restaurata nel corso dei secoli. Il restauro più radicale avvenne nel 1697 ad opera di Giulio Francesco Agazzini di Armeno. Un altro restauro importante è stato eseguito recentemente da Camillo Tarozzi, che è stato però molto più conservativo. In concomitanza con questo restauro la vetrata è stata tolta dalla posizione originaria dell'abside del Duomo e collocata nel Museo dell’Opera metropolitana del Duomo, dove è possibile ammirarla da vicino (quella attualmente presente in Duomo è una copia).

Alessandro Bagnoli:

'Grazie alla pulitura, si apprezza l'intensa bellezza cromatica dello zaffiro dei fondi, dei rossi rubino delle vesti, dei gialli oro e di qualche più raro violetto pervinca o verde pistacchio. Della qualità e della varietà dei vetri si ha una riprova anche osservando la raffinata selezione dei rosa scelti per diversificare gli incarnati dei personaggi. Dal latteo volto del san Bartolomeo si passa a toni più intensi o infiammati per il bellissimo gruppo di personaggi che, partecipando alla Deposizione della Vergine nel sepolcro, esprimono sentimenti di dolore e manifestano gesti di sgomento' [5].


È stato valutato che solo il 4-6% del vetro sia stato sostituito nel corso dei secoli. La scena dell'Incoronazione della Vergine in alto ha subito un processo di ripasso dei contorni ad opera del pittore Andreini. Nel complesso lo stato di conservazione è comunque buono.

 

   
   

La vetrata raffigura la Morte della Vergine (in basso) la sua Assunzione (al centro) e Incoronazione (in alto). Queste scene rispondono alla dedicazione della Cattedrale di Siena alla Madonna Assunta. Ai due lati della Vergine Assunta sono raffigurati i 4 santi protettori della città di Siena, ovvero san Bartolomeo e sant'Ansano a sinistra e san Crescenzio e san Savino a destra. Ai 4 angoli della vetrata sono invece raffigurati i 4 evangelisti seduti in trono e i loro simboli (l'aquila per san Giovanni, il toro alato per san Luca, il leone alato per san Marco e l'angelo per san Matteo).

 

 
         
Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena,1287-1288, (particolare San Giovanni Evangelista), Museo dell’Opera del Duomo, Siena

  Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena,1287-1288, (particolare Incoronazione di Maria), Museo dell’Opera del Duomo, Siena

  Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena,1287-1288, (particolare San Matteo Evangelista), Museo dell’Opera del Duomo, Siena
         
Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena,1287-1288, particolare San Bartolomeo e Sant'Ansano   Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena,1287-1288, particolare Assunzione di Maria)   Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena,1287-1288, particolare San Crescenzio e San Savino
         
Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena, 1287-1288, (particolare San Luca Evangelista), Museo dell’Opera del Duomo, Siena   Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena,1287-1288, particolare Deposizione della Vergine)   Duccio di Buoninsegna e maestri vetrai non identificati, La Vetrata del Duomo di Siena, 1287-1288, (particolare del San Marco Evangelista), Museo dell’Opera del Duomo, Siena
         
Fenestra Rotunda Magna, prendendo forma con tutto il complesso di figure ieratiche che la compongono:
la Vergine, i quattro Santi protettori della Città ed i quattro Evangelisti[3].

 

 

 
   

(ENScheda nel sito ufficiale del museo di Boston, su mfa.org.

Nove da Firenze | Siena: in Duomo una riproduzione della vetrata di Duccio



[1] Quest'opera è nel pubblico dominio. Fonte: aiwaz.net.
[2] Fonte: Traveling in Tuscany © Some rights reserved
[3] Nove da Firenze | Siena: in Duomo una riproduzione della vetrata di Duccio
[4] Maria Angela Tolazzi, L'Arte Svelata Terzo Volume, Gotico e Rinascimento Italiano, Riforma e Controriforma, Lulu.Com 2015 | L'Arte Svelata Terzo Volume
[5] A cura di: Alessandro Bagnoli, Roberto Bartalini, Luciano Bellosi, Michel Laclotte, Duccio. Siena Fra Tradizione Bizantina e Mondo Gotico. Monte dei Paschi di Siena, Silvana Editoriale, 2003, p. 166.


Bibliografia


Alessandro Bagnoli, Roberto Bartalini, Luciano Bellosi, Michel Laclotte Duccio, Duccio. La vetrata del duomo di Siena e il suo restauro, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, Milano, 2003.

Stefano Zuffi, Il Quattrocento, Electa, Milano 2004. ISBN 8837023154

Enzo Carli, Vetrata, 1946.

Stefano Zuffi, Il Quattrocento, Electa, Milano 2004. ISBN 8837023154

Roberto Bartalini, "Maestranze in viaggio". Sulla vetrata duccesca della cattedrale di Siena, in Viaggi letterari. Per Catherine Maubon, a cura di M. R. Digilio, P. Pellini, A. Schoysman e R. Venuti, Editoriale Artemide, Roma 2016, pp. 33-42

Silvia Bianca Tosatti, Intorno alla vetrata duccesca. Confronti coi trattati di tecniche in Oculus cordis, la vetrata di Duccio. Università degli Studi di Milano, 2003, pp. 141- 189

 
Alessandro Bagnoli, Roberto Bartalini, Luciano Bellosi, Michel Laclotte Duccio, Duccio. La vetrata del duomo di Siena e il suo restauro, Silvana Editoriale
        La vetrata del duomo di Siena e il suo restauro, Silvana Editoriale
 

 



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