San Gimignano, Piazza della Cisterna, vista da Torre Grossa[1]
San Gimignano, Piazza della Cisterna
San Gimignano è soprattutto famosa per le torri medievali che ancora svettano sul suo panorama, che le hanno valso il soprannome di Manhattan del medioevo. Piazza della Cisterna è, con la piazza del Duomo, una delle due più belle piazze di San Gimignano.
Storia
La piazza si trovava all'incrocio tra le due direttrici principali del borgo alto medievale (la via Francigena sull'asse nord-sud e la via Pisa-Siena sull'asse est-ovest). Se la piazza del Duomo ambivalente sia come centro religioso che politico (vi si trovano sia la Collegiata che i due palazzi del Podestà), la piazza della Cisterna era destinata al mercato ed a palcoscenico per feste e tornei. La sistemazione attuale risale al Duecento, secondo le disposizioni del Comune ghibellino.
La piazza prende il nome dalla sottostante cisterna per l'acqua del 1287, sormontata da una monumentale vera di pozzo in travertino su piedistallo ottagonale, ampliata nel 1346 sotto il podestà Guccio Malavolti, posta in posizione leggermente decentrata.
La piazza ha una forma triangolare con una lieve pendenza naturale ed è collegata alla vicina piazza del Duomo da un passaggio aperto. La pavimentazione è ammattonata a spina di pesce e sui lati si dispone una straordinaria cortina di case nobiliari e torri medievali.
Piazza della Cisterna, Torri degli Ardinghelli, San Gimignano [3]
A partire dal lato sud-ovest, si incontra nell'estremità meridionale l'arco dei Becci, antica porta cittadina della prima cerchia delle mura alto-medievali. La porta è affiancata dai massicci parallelepipedi delle torri dei Becci (a sinistra) e dei Cugnanesi (a destra).
Proseguendo verso destra, gli edifici più significativi si trovano nelle vicinanze della cisterna: palazzo Razzi, Casa Silvestrini (già ospedale) e palazzo Tortoli accanto ad una torre mozza già appartenuta al capitano del popolo.
Passato l'accesso a via di Castello, il lato settentrionale è caratterizzato dal palazzo dei Cortesi e la suggestiva torre del Diavolo, affiancata dalle case dei Cattani.
Il lato occidentale è impreziosito da varie torri, come le gemelle torri degli Ardinghelli e la torre di palazzo Pellari.
Torri degli Ardinghelli
Torre degli Ardinghelli
Seconda torre degli Ardinghelli, San gimignano piazza della Cisterna
Torre dei Becci
Torre del Diavolo
Palazzo Tortoli
Galleria Continua
Nei dintorni della graziosa Piazza della Cisterna, in un’ex cinema si trova il cuore della Galleria Continua, una delle più influenti gallerie d’arte contemporanea al mondo.
Lo spazio espositivo dell’Arco dei Becci, primo dei tre spazi espositivi della Galleria Continua, si trova in un angolo della della Cisterna (Arco dei Becci, 1).
DANIEL BUREN & ANISH KAPOOR, directed by Matteo Frittelli / Alto Piano Studio
GALLERIA CONTINUA | 26/05/2018 — 22/09/2018
La Galeria Continua ha allestito uno spazio espositivo aggiuntivo su questa bellissima piazza. Questa importante galleria di arte contemporanea si trova in un vecchio cinema, in via Castelli 11. La Galleria Cintinua fu fondata nei primi anni Novanta da tre amici, Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo, e ora ha filiali a Pechino, Les Moulins (periferia di Parigi) e l’Havana.
Gli artisti rappresentati vanno da giovani artisti come Ornaghi & Pettinari a grandi nomi affermati Anish Kapoor, Ai Weiwei, Daniel Buren, Mona Hatoum, Ilya & Emilia Kabakov e Michelangelo Pistoletto. Anche Berlinde De Bruyckere, Hans Op de Beeck e Pascale Marthine Tayou appartengono al nucleo permanente della galleria.
San Gimignano, città delle torri, galleria fotografica
San Gimignano, galleria fotografica
San Gimignano, la città delle Torri, ricostruzione della città medievale
San Gimignano, città delle torri
Pochi però si rendono conto che il bellissimo personaggio medievale è stato in gran parte messo in scena dal regime fascista di Mussolini.
La missione del fascismo italiano era quella di creare una nuova e distinta identità nazionale, l'italianità, con grande enfasi sul periodo medievale e rinascimentale. In una regione con città come Arezzo, Firenze, Lucca, Pisa, Siena, Volterra e San Gimignano, il passato medievale e rinascimentale è stato utilizzato per rafforzare l'idea di una superiorità culturale e intellettuale italiana. La Toscana era ampiamente considerata il cuore dell'identità italiana. Il governo centrale di Roma riteneva quindi che, stabilendo forti legami con le tradizioni autoctone della Toscana medievale, si potesse rafforzare il potere politico contemporaneo[4].
Medina Lasansky, Towers and Tourists. The cinematic city of San Gimignano, in Claudia Lazzaro, Roger J. Crum, Donatello Among the Blackshirts: History and Modernity in the Visual Culture of Fascist Italy, Cornell University Press, 2005 | www./books.google.it
San Gimignano, Piazza della Cisterna con Torre Pratellesi
San Gimignano, le torri viste dal Torrino della Rocca