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Montagnola senese

Abbazia di San Galgano, abbazia
a cielo aperto (Chiusdino), Siena

N L      E N G

Abbazia di San Galgano, abbazia a cielo aperto (Chiusdino), Siena [0]

 

Toacana ] Galleria di immagini  
     
   


L'Abbazia di San Galgano, la bellezza della decadenza in un'antica rovina toscana

   
   

Nel tratto di Toscana tra Siena e Massa Marittima si trovano gli spettacolari resti dell'Abbazia di San Galgano, sede di uno dei più importanti monasteri toscani.
L’Eremo di Montesiepi e gli imponenti ruderi dell’Abbazia di San Galgano in Valdimerse costituiscono senz’altro il più importante complesso religioso-monumentale del territorio del Comune di Chiusdino e più in generale dell’intero territorio senese, ed uno dei più rilevanti esempi dell’architettura romanica e gotico-cistercense in Italia [2].

L'abbazia di San Galgano è un'abbazia cistercense, sita a una trentina di chilometri da Siena, nel comune di Chiusdino. Il sito è costituito dall'eremo (conosciuto come la  Rotonda di Montesiepi) e dalla grande abbazia, oggi completamente in rovina e ridotta alle sole mura, meta di un popolare turismo. L'assenza del tetto enfatizza l'articolazione della struttura architettonica.

Nelle suggestive rovine dell'abbazia, Andrei Tarkovsky ha girato la scena finale del suo film Nostalghia, e Roger Vadim ha girato la scena finale del suo film Le repos du guerrier. I capelli al vento di Brigitte Bardot, che brillano contro le antiche mura dell'abbazia, sono diventati famosi in tutto il mondo.



Interno dell'abbazia di San Galgano (Chiusdino)

Interno dell'abbazia di San Galgano (Chiusdino) [1]

 

Oggi, nonostante il suo tetto crollato, l'edificio di 71 metri è uno dei luoghi più importanti della Toscana. L'Abbazia di San Galgano è anche considerata il primo edificio religioso di stile gotico della Toscana.
Di notte, le rovine sono sontuosamente illuminate e durante i mesi estivi hanno luogo concerti, o spettacoli di teatro e danza,[2] e l'abbazia è un luogo popolare per il pubblico.
Una cappella circolare si trova sulla collina dopo l'abbazia. La Rotonda di Montesiepi è dedicata a San Galgano, ed è stata costruita nel punto esatto in cui il santo si ritirò e lasciò affondare per sempre la spada nella roccia. Vi sarebbe anche morto nell'anno 1181.

 

Culto di San Galgano


Di san Galgano, titolare del luogo che si festeggia il 3 dicembre, si sa che morì nel 1181 e che, convertitosi dopo una giovinezza disordinata, si ritirò a vita eremitica per darsi alla penitenza, con la stessa intensità con cui si era prima dato alla dissolutezza.

Il momento culminante della conversione avvenne nel giorno di Natale del 1180[4], quando Galgano, giunto sul colle di Montesiepi, infisse nel terreno la sua spada, allo scopo di trasformare l'arma in una croce; in effetti nella Rotonda c'è un masso dalle cui fessure spuntano un'elsa e un segmento di una spada corrosa dagli anni e dalla ruggine, ora protetto da una teca di polimetilmetacrilato. L'evidente eco del mito arturiano non ha mancato di sollevare curiosità e, ovviamente, qualche ipotesi ardita su possibili relazioni fra la mitologia della Tavola Rotonda e la storia del santo chiusdinese.°



 

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Eremo di Montesiepi, Abbazia di San Galgano [4]

 

In molte biografie di San Galgano, compresa la Vita Sancti Galgani de Senis si accenna a contatti che il santo avrebbe avuto con l'eremo di San Guglielmo di Malavalle (Castiglione della Pescaia in provincia di Grosseto). Molte sono le affinità tra i due personaggi: entrambi cavalieri, decisero di votarsi alla vita eremitica abbandonando la milizia terrena, entrambi avevano legami con la materia arturiana. San Galgano infigge la spada nella roccia, con gesto simile, ma inverso a quello di Artù che la estrae. Guglielmo, secondo una tradizione popolare antica in certi comuni della zona (Castiglione della Pescaia, Tirli, Buriano, Vetulonia) sarebbe in realtà Guglielmo X d'Aquitania, padre di Eleonora alla cui corte operò Chrétien de Troyes, autore de Le Roman de Perceval ou le conte du Graal nel quale compare per la prima volta il Santo Graal. Guglielmo X duca d'Aquitania morì nel 1137 mentre stava recandosi in pellegrinaggio a Santiago di Compostela, ma nessuno mai vide la sua salma. Lasciò erede del suo vastissimo dominio la figlia Eleonora. Potrebbe essere il santo di Malavalle che compare in Maremma alcuni anni dopo questi fatti. Per la prima volta se ne fa menzione nella Vita S. Guilelmi scritta dopo il 1210. I risultati di indagini scientifiche eseguite sulle reliquie di san Guglielmo, compresa quella del DNA mitocondriale, rendono fortemente probabile l'origine nordica del personaggio.[5]°


La spada nella roccia, Eremo di  Montesiepi, Abbadia di San Galgano

La spada nella roccia, Eremo di Montesiepi, Abbadia di San Galgano [3]

 

Storia

Storicamente e architettonicamente è uno degli edifici religiosi più importanti del senese e costituisce l’espressione più autorevole in Italia dello stile gotico-cistercense.

I lavori per la costruzione dell’abbazia di San Galgano cominciano nel 1218. Da un punto di vista architettonico la regola cistercense prevedeva una spiccata sobrietà formale ispirata al rigore morale dell’ideale di San Bernardo.

Non a caso l’abbazia sorge nel luogo già santificato dalla presenza della cappella di Monte Siepi costruita alla fine del XII secolo dove aveva vissuto il giovane eremita Galgano Guidotti , morto nel 1181 e canonizzato nel 1185. Settant'anni dopo la prima pietra, l’abbazia veniva consacrata. Ma la vita dell’abbazia fu relativamente breve. Già nel Trecento una carestia (1329) e la successiva epidemia di peste (1348) segnarono il declino di questo insediamento monastico. Nella metà del XVI secolo cominciò materialmente la fine dell’abbazia quando venne venduta la copertura in piombo. Alla fine del ‘700 un fulmine esplode sul campanile, crollano le ultime volte del tetto e arriva il definitivo abbandono, nonché la sconsacrazione.

In realtà cominciava la storia dell’abbazia che possiamo ammirare oggi. Non ci sono più i monaci, non si recitano rosari, non c’è più un altare ma la sua mistica solitudine è impregnata di una spiritualità trasparente come il suo tetto di cielo. Nell’abbazia non c’è religione ma un forte senso religioso[6].

Leggi di più | La storia dell'abbazia cistercense di San Galgano

 

 

Abbazia di San Galgano, chiostro (Chiusdino), Siena, Toscana Abbazia di San Galgano, chiostro (Chiusdino), Siena Abbazia di San Galgano, la chiesa senza tetto (Chiusdino), Siena Abbazia di San Galgano (Chiusdino), Siena Abbazia di San Galgano, abbazia a cielo aperto (Chiusdino), Siena

Immagini suggestive dell'Abbazia di San Galgano a Chiusdino, Toscana [2]

 

La Rotonda di Montesiepi è dedicata a San Galgano, ed è stata costruita nel punto esatto dove il santo si ritirò e morì nell'anno 1181. Quattro anni dopo la sua morte, fu canonizzato.
Il vescovo di Volterra, Ugo Saladini, permise ai cistercensi di costruire una cappella sulla tomba dell'eremita e una casa per i monaci responsabili della preghiera e della manutenzione della cappella.

La forma circolare simboleggia la volta celeste identificata nei concetti di perfezione e infinito per l’assenza di angoli e per l’equidistanza dal centro di ogni punto[6].


L'eremo di Montesiepi, la Rotonda di San Galgano

L'eremo di Montesiepi, la Rotonda di San Galgano [2]

 

 

Nei pressi dell’abbazia l’eremo di Monte Siepi è il risultato di costruzioni successive (XIV secolo) intorno all’originario corpo a pianta circolare. Tra queste c’è sicuramente la cappella rettangolare affrescata poi da Ambrogio Lorenzetti tra il 1334 e 1336 con la storia di San Galgano[6].

L’interno della cappella presenta motivi di grande interesse a cominciare dalla volta emisferica ad anelli concentrici in bicromia realizzati in cotto e travertino[6].



 

   
   

Enlarge map Abbey San Galgano
 
   

Album San Galgano

 

Galgano Sala   Galgano Abtei2   La suggestiva cupola dell'eremo di Montesiepi (Chiusdino, Siena)

Chapterhouse[2]

 

 

Eremo di Montesiepi[2]

 

La suggestiva cupola dell'eremo di Montesiepi (Chiusdino, Siena)

 

Interno dell'abbazia di San Galgano (contrafacciata)   Galgano Sword   Ambrogio Lorenzetti e bottega, affreschi della cappella della Rotonda, vista della parete dell'altare. Circa 1334-36 (?). Ex Abbazia di San Galgano, Montesiepi

Interno dell'abbazia di San Galgano (contrafacciata)

 

 

 

San Galgano sword

 

Ambrogio Lorenzetti e bottega, affreschi della cappella della Rotonda, vista della parete dell'altare. Circa 1334-36 (?). Ex Abbazia di San Galgano, Montesiepi

 

Ambrogio Lorenzetti, affreschi della Rotonda di Montesiepi, 1334-36, Chiusdino   Ambrogio Lorenzetti, Maestà, 1334-1336[4], affresco, cappella di San Galgano a Montesiepi   Ambrogio Lorenzetti, Annunciazione e Apparizione di San Michele a Castel Sant'Angelo, affrescchi strappati, dalla chiesa di San Galgano a Montesiepi (Chiusdino)

Ambrogio Lorenzetti, affreschi della Rotonda di Montesiepi, 1334-36, Chiusdino

 

 

Ambrogio Lorenzetti, Maestà, 1334-1336, affresco, cappella di San Galgano a Montesiepi

 

Ambrogio Lorenzetti, Annunciazione e Apparizione di San Michele a Castel Sant'Angelo, affrescchi strappati, dalla chiesa di San Galgano a Montesiepi (Chiusdino)

 

L'abbazia di San Galgano | La storia dell'abbazia cistercense di San Galgano

Eremo di Montesiepi | Ambrogio Lorenzetti, Maestà e Storie di San Galgano, affreschi strappati, dalla chiesa di San Galgano a Montesiepi (Chiusdino)

San Galgano Sito ufficiale, su confraternita-sangalgano.it

Traveling in Tuscany | Abbazia di San Galgano

 

 
  Planimetria generale dell'Abbazia di San Galgano
   

Planimetria generale dell'Abbazia di San Galgano

 

Bibliografia possibile


Antonio Canestrelli, L'Abbazia di San Galgano, monografia storica con documenti inediti e numerose illustrazioni, Tellini Editore, Pistoia, 1986.

Emanuele Repetti, Dizionario geografico, fisico, storico del Granducato di Toscana, Firenze, 1833-1846.

Emanuele Repetti, Dizionario corografico-universale dell'Italia sistematicamente suddiviso secondo l'attuale partizione politica d'ogni singolo stato italiano, Milano, Editore Civelli, 1855.

Attilio Zuccagni-Orlandini, Indicatore topografico della Toscana Granducale, Firenze, Tipografia Polverini, 1857.

Luigi del Moro, Atti per la conservazione dei monumenti della Toscana compiuti dal 1º luglio 1893 al 30 giugno 1894. relazione a S.E. il Ministro della Pubblica Istruzione, Firenze, Tipografia Minori corrigendi, 1895.

Luigi del Moro, Atti per la conservazione dei monumenti della Toscana compiuti dal 1º luglio 1894 al 30 giugno 1895. relazione a S.E. il Ministro della Pubblica Istruzione, Firenze, Tipografia Minori corrigendi, 1896.

Pietro Guidi, Rationes Decimarum Italiae. Tuscia. Le decime degli anni 1274-1280, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1932.

AA. VV., Toscana paese per paese, Firenze, Bonechi, 1980.

Albergo Vito – Vatti Renzo. La splendida storia dell'eremo e dell'Abbazia di San Galgano, Firenze 1985.

Massimo Marini, Chiusdino. Il suo territorio e l'abbazia di San Galgano, Siena, Nuova Immagine editrice, 1995.

Franco Cardini, San Galgano e la spada nella roccia, Siena, Cantagalli, 1999.

Paul Pfister, La rotonda sul Montesiepi. San Galgano un santo insolito, Siena, Cantagalli, 2001.

Rosanna Rossi, Vita di San Galgano e origini di Montesiepi, Siena, Cantagalli, 2001.

Ivan Rainini, L'Abbazia di San Galgano. Studi di architettura monastica cistercense del territorio senese, Milano, Sinai edizioni, 2001.

Goffredo Viti, L'Abbazia cistercense di San Galgano, Firenze, Certosa Cultura, 2002.

AA. VV., Siena e San Galgano percorsi magici fra arte mito e scienza, Bologna, Hermatena, 2004.

AA. VV., La spada nella roccia. San Galgano e l'epopea eremitica di Montesiepi, Mandragora, 2004.

Mario Moiraghi, L'enigma di san Galgano. La spada nella roccia tra storia e mito, Milano, Editore Ancora, 2005.

AA. VV., Da Montesiepi a San Galgano, Nuovi Autori, 2005.

AA. VV., Toscana, Milano, Touring Club, 2005.

Boris Gomba?, Atlante storico delle diocesi toscane, Sommacampagna (VR), Cierre Grafica, 2015; ISBN 978-88-98768-03-5 (p. 430).

Mario Tassoni, Architettura, Mito e Astronomia nel territorio senese, Ed. Cantagalli (SI), 2017, ISBN 978-8868793708.


[0] Foto di giovanni, licenziato in base ai termini della licenza Attribution-NonCommercial 2.0 Generic (CC BY-NC 2.0).
[1] Foto di Vignaccia76, licensed under the Creative Commons Attribution 3.0 Unported license.
[2] Traveling in tuscany | Abbazia di San Galgano
[3] Foto di maurizio calì licenziato in base ai termini della licenza Attribution-NonCommercial 2.0 Generic (CC BY-NC 2.0).
[4] Foto di Quinok, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
[5] Medioevo, agosto 2014, pag. 32-33, Galgano e Guglielmo.
[6] www.terresiena.it - Val di Merse, Murlo, Sovicille, Monticiano, Chiusdino | web.archive.org

 

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