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Le gore sono canali artificiali realizzati nel XIII secolo a Colle di Val d'Elsa.
Ricevono le acque del fiume Elsa ed hanno le dimensioni di circa un metro di larghezza per circa un metro di profondità. Fornivano, per la rapida discesa delle acque, energia motrice, a costo basso o nullo, a tutti gli opicifi quali mulini, gualchiere, roterie, cartiere, ferriere. Il primo tratto delle gore si trova tra "le Vene" e il "ponte delle Nove", dove nell'antichità si trovavano alcuni molini, tra cui quello di Onci.
Dopo lo spostamento degli abitanti di Gracciano nel castello di Colle di Val d'Elsa, si rese necessario portare l'acqua dentro le mura non solo per i consueti usi domestici e per l'irrigazione, ma anche per sfruttarla in favore delle attività economiche. Viene quindi costruito un secondo tratto delle gore.
Le gore alle steccaia
L’acqua del fiume Elsa, nel suo tratto colligiano, è stata infatti utilizzata per fornire energia motrice ai mulini e alle cartiere, tramite un antico sistema di canali chiamati gore. In particolare a Gracciano, sotto il ponte di San Marziale, si trovano la Steccaia (una diga che serviva per deviare l’acqua nei canali) e il Callone Reale (una saracinesca che regola la quantità di afflusso dell’acqua nel canale o gora). A scopo terapeutico furono invece realizzate le Terme di San Marziale o Caldane.(2)
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Mappa Ponte di San Marziale, il Sentierelsa, Colle di Val d'Elsa | Ingrandire mappa
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Il percorso
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Al ponte di San Marziale l'Elsa, trova la "steccaia", una sorta di sbarramento che serve a trattenere l'acqua del fiume per deviarla nelle gore grazie ad un sistema di chiuse mobili, costituite da tavole da inserire in blocchi di pietra. L'acqua così incanalata scorre tra pareti di arenaria fino ad arrivare al “cancello” (o “concello”), dove la gora si dirama.
Il tratto più antico, detto “Aldobrandina” (o “Lombrandina” – il nome viene fatto risalire ai presunti costruttori ed in particolare ad Aldobrando o Aldobrandino dei Pannocchieschi d'Elci), arriva fino a Spugna, in prossimità della Chiesa di Santa Maria Assunta a Spugna, per proseguire per i “Botroni” e poi terminare il corso riversandosi di nuovo nell'Elsa. Già intorno all'anno mille, comunque, esistevano a Spugna mulini con macine mosse dalla forza dell'acqua.
L'altro tratto, che risale all'inizio del '200, si dirige invece verso il “piano” (l'odierna parte bassa della città), passando per la zona delle “fabbriche”, e da qui anch'essa fino ai “Botroni”. Qui, nel XIX secolo, si è aggiunto un altro canale che serviva a fornire forza motrice alla "Ferriera Masson".
Di epoca granducale è infine la costruzione, di fianco alla “steccaia” di San Marziale, del "Callone Reale", una saracinesca che regola l'afflusso dell'acqua deviata nelle gore.
La regolamentazione
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Le gore erano di proprietà comunale e la loro importanza per l'economia cittadina rese necessaria una regolamentazione, che venne elaborata nel 1491: in quest'epoca, ad eccezione di alcuni tratti la cui manutenzione era a carico dell'intera collettività, la pulizia, la cosiddetta “rimondatura”, era a carico di coloro che sfruttavano la gora per la loro attività; veniva inoltre pagata una tassa per poter sfruttare la forza motrice. Era proibito piantare alberi lungo il percorso delle gore o coltivare il terreno in loro prossimità.
Nel 1936 è stato approvato un nuovo statuto, che prevede l'affidamento della gestione al "Consorzio utenti gore", lasciando tuttavia inalterati i principi fondamentali dello statuto quattrocentesco. Ancora oggi le gore, visibili in alcuni tratti, sono soggette alla “rimondatura” annuale.
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L’Elsa, la steccaia e il Callone Reale al Ponte di San Marziale
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Le gore di Colle di Val d'Elsa |
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Steccaia, beginning of the channels of the Gore di Colle di Val d'Elsa near the bridge Ponte di San Marziale, Gracciano dell'Elsa
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Fattore di sviluppo
La presenza della forza motrice assicurata dalle gore favorì a Colle di Val d'Elsa lo sviluppo dell'industria della carta: nel XVIII secolo oltre ai numerosi mulini (diciotto nel 1871), ricevevano la forza motrice delle gore anche oltre quindici cartiere. A queste si aggiunsero nel XIX secolo le Ferriere Masson.
All'inizio del XX secolo, subito a nord di Colle di Val d'Elsa, presso il “Bagno”, venne costruito un ponte, dotato di chiuse mobili, andato distrutto durante la seconda guerra mondiale. Le chiuse permettevano di deviare l'acqua dell'Elsa nella cosiddetta “Gorina”, che andava ad alimentare una piccola centrale elettrica nei pressi del Ponte dell'Armi per poi riconfluire nell'Elsa.
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Il Sentierelsa |
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Percorso Trekking | Il Sentierelsa | Gracciano - Colle di Val d'Elsa | 4,81 km | 3 ore circa
Il Sentierelsa è un percorso storico-naturalistico che permette di costeggiare il fiume per un paio di chilometri. Il sentiero parte dal ponte di San Marziale, che si trova a Gracciano, e giunge fino a San Giorgio. Il tempo di percorrenza è di circa 3 ore (andata e ritorno).(2)
Il percorso, la cui realizzazione è stata per lo più opera dei volontari dell'ARCI Pesca Colligiano, fa parte dell'Area Naturale Protetta di Interesse Locale Parco Fluviale dell'Alta Val d'Elsa.
- Lunghezza 4,81 km
Ascesa totale 99 m
Discesa totale 82 m
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Galleria fotografica Il Sentierelsa
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Sentiero Il Sentierelsa
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Sentiero Colle di Val d'Elsa - Gracciano |
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Cascata del Diborrato |
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Vista dal ponte di San Marziale sul fiume Elsa
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Area naturale protetta di interesse locale Parco fluviale dell'Alta Val d'Elsa
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Cartellonistica lungo il Sentierelsa
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Colle di Val d'Elsa, panorama del centro storico
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Chiesa di Santa Maria in Canonica
(Colle Val d'Elsa)
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Museo San Pietro, sale del Museo Diocesano
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Colle di Val d'Elsa, la lapide medicea presso la Steccaia
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Colle Val d'Elsa, Le Caldane
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Colle Val d'Elsa, Le Caldane
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Trekking Val d'Elsa
Botro ai Buchi, il piccolo canyon della Val d'Elsa
Percorso Trekking | Il Sentierelsa | Gracciano - Colle di Val d'Elsa | 4,81 km | 3 ore circa
Variante: Colle di Val d'Elza - Gracciano | 4,76 km | 3 ore circa
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Traveling in Tuscany| Holiday homes in southern Tuscany | Podere Santa Pia
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Podere Santa Pia, situated in a particularly scenic valley
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Fonti bibliografiche
Antonio d'Ambrosio: " Elsa un fiume"; Editori dell'Acero.
AA.VV.: "Le Gore, Colle e le sue acque"; pubblicazione in occasione della mostra fotografica del dicembre 1993/gennaio 1994.
[1] Photo by LigaDue, licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license
[2] Fonte: Il corso del fiume Elsa e la vegetazione riparia | Ecomuseo Valdelsa | www.ecomuseovaldelsa.org
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Questo articolo è basato sull'articolo Gore di Colle di Val d'Elsa dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License.
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