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Crete Senesi e l'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore

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Crete Senesi e l'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore [1]

 

Toacana ] Galleria di immagini  
     
   
L’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, tra i calanchi tipici della Crete senesi

   
   

L’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore è situata in una bella posizione tra i calanchi tipici della Crete senesi.
Seguaci dell'ordine dei benedettini, gli olivetani fondarono il loro monastero nel 1313. Il beato Bernardo Tolomei (1272-1348) costituì una comunità religiosa con il nome di Congregazione di Santa Maria di Monte Oliveto, sull'omonimo monte a metà strada tra Siena ed Arezzo.
L'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore è situata su un'altura a dominio delle Crete senesi all'interno di un bosco di cipressi, querce e pini, è uno dei più importanti monumenti della Toscana sia per l'importanza storico-territoriale che per l'elevato numero di opere d'arte in essa racchiusa.

 

Monte oliveto maggiore, barbacane (1323-1526 restaurato nell'ottocento) 03   Monte oliveto maggiore, barbacane, scuola robbiana, san benedetto   Monte Oliveto Maggiore, barbacane, Scuola Robbiana, Madonna

Monte Oliveto Maggiore, barbacane (1323-1526 restaurato nell'ottocento)

 

 

Monte Oliveto Maggiore, barbacane,
Scuola Robbiana, San Benedetto

 

  Monte Oliveto Maggiore, barbacane, Scuola Robbiana, Madonna

Dalla porta d'ingresso, il barbacane, si continua su un lungo viale tortuoso in mattoni rossi e fiancheggiato da cipressi, fino all'Abbazia.
Le attrazioni principali dell'abbazia sono il Chiostro grande con affreschi di Luca Signorelli e Il Sodoma raffiguranti Storie della vita di San Benedetto, il refettorio, la farmacia, il coro, opera d'intaglio e intarsio di fra' Giovanni da Verona, il cortile e la biblioteca, che con i suoi 40.000 libri uno dei più importanti in Toscana.

   
   

Mappa Abbazia di Monte Oliveto Maggiore OpenStreetMap | Ingrandire mappa


 
   

Si accede al monastero tramite un palazzo medievale in mattoni rossi, raggiunto percorrendo un ponte levatoio e sovrastato da una massiccia torre quadrangolare dotata di barbacani e merlature. La costruzione di questo edificio, adibito a porta d'ingresso fortificata del monastero, fu iniziata nel 1393, per terminare nel 1526 ed essere poi seguita da un restauro nel XIX secolo. Sopra l'arcone d'ingresso è posta una terracotta smaltata, raffigurante la Madonna col Bambino circondata da due angeli, attribuita ai Della Robbia; nei pressi è posta un'altra terracotta robbiana, raffigurante San Benedetto benedicente.

Superato il palazzotto si imbocca un lungo e suggestivo viale di cipressi, lungo cui sono posti l'orto botanico della vecchia farmacia, distrutta nel 1896, una peschiera risalente al 1533 e alcune cappelle, quella della Madonna dell'Onigo, quella di San Benedetto, quella di San Bernardo Tolomei, quella di Santa Croce, quella di Santa Francesca Romana e quella di Santa Scolastica. In fondo al viale si trova il campanile, di stile romanico-gotico, e l'abside della chiesa che presenta una facciata gotica; nella zona absidale è stata collocata nel 2009 la statua di San Bernardo Tolomei, di Massimo Lippi. Da una porta situata a destra dell'ingresso della chiesa si accede al Chiostro Grande.

Il Chiostro Grande e il Chiostro di mezzo

Il chiostro grande, il primo dopo l'ingresso, è a pianta rettangolare e venne realizzato tra il 1426 e il 1443. Presenta, al centro, una statua marmorea di San Benedetto e, in un angolo, una vera di pozzo, anch'essa in marmo, costruita nel 1439. Il lato più antico presenta un particolare doppio loggiato in corrispondenza del primo e del secondo piano, con archi a tutto sesto poggianti su colonne in mattoni con capitelli in pietra.

Chiostro grande dell'abbazia

Chiostro grande dell'abbazia (3)

 

Le pareti delle quattro gallerie al pian terreno sono interamente dipinte con gli affreschi delle Storie di San Benedetto, realizzati da Luca Signorelli e Antonio Bazzi detto Il Sodoma. Si tratta di una delle più importanti testimonianze della pittura italiana dell'epoca rinascimentale.

Gli affreschi del Signorelli sono otto e vennero realizzati nel 1497-98. I restanti sono del Sodoma e vennero realizzati dal 1505 in poi.

Si accede al Chiostro di mezzo, solo in parte non compreso nel recinto della clausura, attraverso una porta situata sul lato sud del chiostro grande.
Il chiostro di mezzo venne realizzato nel XV secolo ed è circondato da un porticato con archi a tutto sesto poggianti su pilastri ottagonali. Sopra la porta di accesso vi è la tela raffigurante la Madonna col Bambino e angeli del XV secolo. Sulla destra dopo aver attraversato un atrio in cui sono posti un lavabo del XVI secolo e sopra l'affresco dell'Annunciazione del Riccio, si accede al Refettorio.

Quest'ultimo fu costruito nel 1387-1390. È costituito da un unico grande ambiente coperto con volta a botte ribassata e lunettata illuminato da grandi finestre rettangolari che si aprono sulla parete sinistra. Le pareti e la volta sono decorate dagli affreschi di frà Paolo Novelli che li realizzò nel 1670. Sulla parete di fondo è posta la tela raffigurante l'Ultima Cena di Lino Dinetto (1948) in luogo di un antico affresco avente come soggetto lo stesso tema, attualmente in gran parte perduto.

Dal chiostro di mezzo per una scala si accede al primo piano. Sulla prima rampa è posto l’affresco del Sodoma dell’Incoronazione di Maria; sulla seconda rampa l’affresco di ignoto raffigurante la Deposizione.

Il Chiostro Grande   Monte Oliveto Maggiore, chiostro di mezzo   Monte Oliveto Maggiore - Refettorio dell'Abbazia

Il Chiostro Grande

 

 

Monte Oliveto Maggiore, chiostro di mezzo

 

  Monte Oliveto Maggiore, Refettorio dell'Abbazia

Gli affreschi del Chiostro Grande

Le 35 scene coprono interamente le pareti dei quattro lati del chiostro grande e raffigurano le Storie della vita di San Benedetto. Gli otto affreschi del Signorelli furono realizzati nel 1497-98. Gli altri affreschi furono dipinti da Sodoma posteriori al 1505.

Tra le numerose scene, spesso affollate, con un gusto teatrale, altre volte più intime e raccolte, solo due paiono essere interamente autografe del Signorelli: San Benedetto rimprovera due monaci che avevano violato la Regola mangiando in una locanda e San Benedetto incontra re Totila e gli dà il benvenuto [2].



Monte Oliveto Maggiore, 
Chiostro Grande, affreschi   Il Sodoma, Come Benedetto lascia la casa paterna e recasi a studio a Roma

  Il Sodoma, Come Benedetto risalda lo capistero che s’era rotto

Monte Oliveto Maggiore,
Chiostro Grande, fresco's van Luca Signorelli en Il Sodoma

 

 

Benedictus verlaat het ouderlijk huis om in Rome te gaan studeren

 

 

Zoals Benedictus teruggaat naar de leer die gebroken had

 

Una (Benedetto manda Mauro in Francia e Placido in Sicilia) venne ridipinta dal Riccio. Si tratta di una delle più complete descrizioni della vita di san Benedetto, ben trentacinque scene, che si basano sul racconto di san Gregorio Magno. [2] Il tutto è di una bellezza impressionante.
Guarda tutte le scene del ciclo degli affreschi qui.

 

Cattedrale della Natività di Maria di Monte Oliveto Maggiore

La chiesa, con pianta a croce latina a un'unica navata, presenta un interno molto luminoso. Fu costruita tra il 1400 e il 1417.

Al suo interno si possono ammirare varie opere d'arte tra cui la grande tela dell'altare maggiore raffigurante la Natività di Maria, titolare della chiesa abbaziale, di Jacopo Ligozzi (1598) e, dello stesso autore, l'Assunzione della Vergine collocata sulla volta del transetto.

 


Veduta generale sull'abbazia di Monte Oliveto Maggiore, campanile e la Cattedrale della Natività di Maria di Monte Oliveto Maggiore

Cattedrale della Natività di Maria di Monte Oliveto Maggiore

Grandiose opere ad intarsio sono il pregiato Leggio di fra Raffaele da Brescia (1520), caratteristico per un gatto quasi naturale, e i bancali intarsiati nella sacrestia affrescata (1417).
La maggiore opera d'arte presente è il coro ligneo intagliato e intarsiato da fra Giovanni da Verona tra il 1503 e il 1505, il quale rappresenta uno dei più grandi esempi di opere d'intarsio al mondo.

Leggi di più sull'abbazia di Monte Oliveto Maggiore e sulla Cattedrale della Natività di Maria di Monte Oliveto Maggiore in un articolo che segue.

 
Fra raffaele da Verona, badalone coro intarsiato di Monte Oliveto Maggiore, 1520
    Fra raffaele da Verona, badalone coro intarsiato di Monte Oliveto Maggiore, 1520

Il Definitorio, la Sala del Capitolo

 

 

 

Il Definitorio, la Sala del Capitolo (1498), sulla cui parete di fondo è posto l’affresco Madonna col Bambino e Santi di Matteo Ripanda (XVI secolo), è ora sede di un piccolo museo di arte sacra.
Vi sono infatti ospitati una serie di dipinti quali la Madonna col Bambino di Segna di Bonaventura, la Maestà del Maestro di Monteoliveto, il San Bernardino di Neroccio di Bartolomeo, l’affresco di scuola senese raffigurante San Sebastiano, un autoritratto del Sodoma e la Madonna col Bambino di Vincenzo Tamagni.

 





   
MonteOliveto380   Monastero di Monte Oliveto Maggiore   Crete Senesi Monte Oliveto

 Anello Chiusure - Abbazia Monte Oliveto Maggiore


 

Monastero di Monte Oliveto Maggiore tra calanchi delle Crete Senesi

 

 

Monastero di Monte Oliveto Maggiore


Monte Oliveto Maggiore   Monastero di Monte Oliveto Maggiore   Monte oliveto maggiore, barbacane (1323-1526 restaurato nell'ottocento) 03
   

 

 

 

Monte Oliveto Maggiore, barbacane (1323-1526 restaurato nell'ottocento)

 


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Il Sodoma (Giovanni Antonio Bazzi) | Le storie di San Benedetto | Chiostro grande del monastero di Monte Oliveto Maggiore

Abbazia di Santa Maria di Monte Oliveto,
Monte Oliveto Maggiore, 53041 Asciano (SI), Toscana


[1] Foto di Acer11, licensed under the 3.0 Unported2.5 Generic2.0 Generic and 1.0 Generic license.
[2] Antonio Paolucci, Luca Signorelli, in Pittori del Rinascimento, Scala, Firenze 2004, pag. 278.
[3] Photo by Adrian Michael, licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported  license.
[4] Fonte: Abbazia di Santa Maria di Monte Oliveto, chiesa e coro | www.monteolivetomaggiore.it



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