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Interno della Basilica di San Francesco, Arezzo, con il Crocifisso del Maestro di San Francesco [1]
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Interno della Basilica di San Francesco, Arezzo, con il Crocifisso del Maestro di San Francesco
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La Basilica di San Francesco, edificata a partire dalla seconda metà del XIII secolo, presenta un grandioso interno a navata unica. La chiesa deve la sua fama non solo alla bellezza ed al fascino che emana, ma soprattutto per le Storie della Vera Croce, un ciclo di affreschi di Piero della Francesca (1452-1466). La chiesa contiene anche un crocifisso del Maestro di San Francesco, un contemporaneo di Cimabue.
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Interno della Basilica di San Francesco, Arezzo, con il Crocifisso del Maestro di San Francesco [4]
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Maestro di San Francesco (... – XIII secolo) è stato un pittore attivo in Umbria tra il 1260 e il 1280, autore di alcuni dipinti caratterizzati da modi vivacemente espressivi e talvolta venati di accentuato patetismo. Il nome gli deriva da una tavola con un San Francesco e due angeli oggi conservata nel Museo della basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi [1].
Fu il primo pittore ingaggiato nella basilica di San Francesco, dove realizzò intorno al 1255-1260 nella navata della Basilica inferiore due cicli di affreschi con Storie della vita di san Francesco e Storie della Passione di Cristo, purtroppo ampiamente danneggiate dall'apertura delle cappelle laterali [2].
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Dettagli del Grande croce del Maestro di San Francesco, Chiesa di San Francesco Arezzo [2]
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Nel suo saggio Per la pittura del Duecento nell’Aretino, Isabella Droandi ha confrontato il crocifisso di Castiglion Fiorentino con il crocifisso della chiesa di San Francesco ad Arezzo.
Il confronto tra la croce di Arezzo e quella castiglionese è fatto di continue affinità e difformità, stilistiche e tecniche, e tuttavia il messaggio e il risultato complessivo non sono tanto diversi. Tra la realizzazione della croce aretina, precedente per esperienza, e di quella castiglionese, successiva anche di poco per il potenziamento dei mezzi espressivi in senso umanizzante [5], non deve essere intercorso molto tempo ed entrambe dovrebbero collocarsi nei decenni Settanta-Ottanta del secolo. Sono presenti in entrambe elementi arcaizzanti, come le vesti gallonate alla bizantina delle tabelle superiori. Da notare anche il maphorion, con le pieghe disposte a lunetta, sulla testa dell’Assunta in entrambe le opere [6], e anche nella Vergine dolente di Castiglioni, ma non in quella aretina rappresentata in modo più naturale. Qui anzi la Vergine e san Giovanni esprimono un patetismo più quieto e meno stilizzato, con quella rara posa del san Giovanni che leva la mano a testimonianza e volta malinconicamente la testa dall’altra parte [7].
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Album Grande croce del Maestro di San Francesco
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Grande croce del Maestro di San Francesco, Chiesa di San Francesco Arezzo
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Grande croce del Maestro di San Francesco (particolare) |
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Crocifisso dipinto, Chiesa di sant'Angelo al Cassero( Pinacoteca), Castiglion Fiorentino |
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La basilica di San Francesco
Piazza San Francesco, Arezzo
Basilica di San Francesco - Piero Della Francesca - Ticket Office
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[1] By This illustration was made by louis-garden, licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 2.5 Generic license.
[2] Gli affreschi erano precedentemente attribuiti a Giunta Pisano.
[3] Guida alla Pinacoteca Comunale e alMuseo della Pieve di San Giuliano a Castiglion Fiorentino a cura di / edited by Sabrina Massini |
[4] Foto di Traveling in Tuscany © All rights reserved.
[5] Oltre alle citate vene a rilievo nel Cristo, si nota la peluria sotto le ascelle e all’inguine, con un vero incremento naturalistico che in seguito creò imbarazzo tanto da coprirlo con una severa ridipintura rimossa nell’ultimo restauro (cfr. Cardinali-Spurio Pompili 2008, p. 78, fig. 26).
[6] Cfr. Bellosi 2004, pp. 135-137.
[7] Droandi 2000-2001, p. 362: ipotesi da verificare riguardo al san Giovanni voltato come Sinagoga, con possibile significato antiebraico; cfr. Sandberg Vavalà 1929, p. 56 n. 50; Frosinini 2001, p. 29 con bibliografia.
Bibliografia
Isabella Droandi, Per la pittura del Duecento nell’Aretino, in “ARTE IN TERRA D’AREZZO. IL MEDIOEVO” a cura di Marco Collareta e Paola Refice, Firenze 2010, pp. 181-206
Henri Thode: Franz von Assisi und die Anfänge der Kunst der Renaissance in Italien, Berlin 1885, pp. 218–219 e 286 e segg. (trad. italiana: Francesco d'Assisi e le origini dell'arte del Rinascimento in Italia;
R. van Marle, Il Maestro di San Francesco, in "Rassegna d'arte", 1919, pp. 9–21;
Elvio Lunghi, Il Crocefisso di Giunta Pisano e l'icona del Maestro di San Francesco alla Porziuncola, Assisi 1995. ISBN 8827003002
Enio Sindona, Cimabue e il momento figurativo pregiottesco, Rizzoli Editore, Milano, 1975.
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Art in Tuscany | Master of Saint Francis
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