La Sagrestia Vecchia o Cappella del Sacro Chiodo è un ambiente dell'ex ospedale di Santa Maria della Scala a Siena. Decorata da un ciclo di affreschi del Vecchietta, rappresenta un importante, per quanto frammentario, esempio di arte senese del Quattrocento.
Storia
La sagrestia della Santissima Annunziata, chiesa dell'ospedale, venne edificata sul fianco destro della chiesa intorno al 1444, confinante col corridoio centrale del nosocomio. Essa era destinata ad ospitare le preziose reliquie acquistate dall'ospedale circa un secolo prima, fino ad allora conservate nella Cappella del Manto. Tra queste spiccava il Sacro Chiodo che si credeva proveniente dalla Vera Croce dove reggeva la tabella con la scritta INRI, oggi nel Duomo di Colle Val D'Elsa.
L'assetto e la decorazione della Sagrestia rifletterono, in linea con i canoni rinascimentali, la cultura aggiornata del suo committente (già promotore del celebre ciclo ad affresco del Pellegrinaio), il rettore Giovanni Buzzichelli, e le recenti esperienze fiorentine e lombarde del “pittor dello Spedale” Lorenzo Vecchietta, autore dell'importante ciclo a fresco. Egli vi lavorò dal dicembre 1446 al settembre 1449. Dal 1445 aveva trovato posto nella Sagrestia anche un armadio per le reliquie, "l'Arliquiera", dipinta anch'essa dal Vecchietta e attualmente in deposito nella Pinacoteca Nazionale di Siena.
Oggi vi si trova anche l'affresco staccato della Madonna del Manto o Madonna della Misericordia di Domenico di Bartolo. Dipinto nel 1444, l'affresco proviene dalla Cappella del Manto (o delle reliquie) dello stesso spedale e qui trasferito nel 1610.
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