La Sagrestia Vecchia o Cappella del Sacro Chiodo è un ambiente dell'ex ospedale di Santa Maria della Scala a Siena. Decorata da un ciclo di affreschi del Vecchietta, rappresenta un importante, per quanto frammentario, esempio di arte senese del Quattrocento.
L'assetto e la decorazione della Sagrestia rifletterono, in linea con i canoni rinascimentali, la cultura aggiornata del suo committente (già promotore del celebre ciclo ad affresco del Pellegrinaio), il rettore Giovanni Buzzichelli, e le recenti esperienze fiorentine e lombarde del “pittor dello Spedale” Lorenzo Vecchietta, autore dell'importante ciclo a fresco.
Oggi vi si trova anche l'affresco staccato della Madonna del Manto o Madonna della Misericordia di Domenico di Bartolo. Dipinto nel 1444, l'affresco proviene dalla Cappella del Manto (o delle reliquie) dello stesso spedale e qui trasferito nel 1610.
Che il vero possa vincere il falso
Il verso “Che il vero possa vincere il falso” tratto dal De Rerum Natura di Lucrezio, poema didascalico del I sec. a.C., è la suggestione e la chiave di lettura impiegata dai curatori Luigi Fassi e Alberto Salvadori per delimitare un trait d’union tra i due protagonisti di questa mostra: la città di Siena e la collezione d’arte contemporanea AGI Verona, di Anna e Giorgio Fasol.
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