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Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
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Chiesa di San Clemente, situata nel centro storico, è attestata a partire dal 1302. Ampliata nel XVI secolo con la costruzione delle cappelle di San Cristoforo (1514), per volere di Bartolomeo Vantagioli, e del Corpus Domini (1560), variandone così l'orientamento. Ristrutturazioni successive si ebbero nel 1711, nel 1756, nel 1932-34, e infine nel 1958, quando fu demolito il settecentesco altare maggiore in stucco e sostituito con un altro disegnato dall'architetto Egisto Bellini.[2]
Chiesa della Madonna della Misericordia, situata all'esterno del centro storico, fu costruita nel 1664 e successivamente ristrutturata nel 1907. Conserva alcuni affreschi di Francesco Nasini raffiguranti la Madonna della Misericordia, i Quattro evangelisti e Cristo benedicente, e una Pietà del 1659.[2]
Cappella di Santa Lucia alle Stiacciaie, situata alla pendici di Montelaterone, poco prima dell'accesso al borgo, risale agli inizi del XV secolo e conserva all'interno pregevoli opere quali una Madonna col Bambino e i santi Bartolomeo e un altro apostolo, una frammentaria Annunciazione e nella volta la Santissima Trinità in tre volti.[2]
Pieve di Santa Maria a Lamula, situata alle pendici della collina di Montelaterone, si tratta è l'edificio religioso più famoso e più interessante del territorio di Arcidosso.
Architetture civili
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Chiesa della Madonna delle Grazie (Madonna della Misericordia), Montelaterone
Pieve di Santa Maria ad Làmulas, Montelaterone
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Palazzo Pretorio, situato in via del Pretorio, risale al XIV secolo. Sulla facciata sono posti tre stemmi dei podestà: Forese dei Foresi di Siena, datato 1543, Cristoforo Cristofori (1473) e Niccolò di Bogino (1505).[2]
Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]
Mura di Montelaterone: si conservano solo alcuni tratti della doppia cinta muraria del borgo medievale di Montelaterone, tra cui due porte di accesso al centro storico, tra le quali spicca la caratteristica Porta di Mezzo.[5]
Cassero di Montelaterone, conosciuto comunemente come Roccaccia, si presenta sotto forma di ruderi, seppure ben conservati, a pianta pentagonale in muratura a filarotto a bozze di trachite. Sul lato orientale è addossata una torre a base quadrata.[5]
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Cassero senese in Montelaterone, Arcidosso |
Galleria fotografica Monte Amiata e Montelaterone
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Monte Labbro |
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Montelaterone, Arcidosso
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Pieve di Santa Maria a Lamula, Montelaterone
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Contrade
Il borgo di Montelaterone è diviso tradizionalmente in tre contrade. Tali contrade gareggiavano tra loro nel palio dei cavalli, usanza poi spentasi alcuni decenni fa.
Porta (colori bianco e celeste), la parte centrale.
Rocca (giallo e rosso), la parte alta del borgo.
Valle (verde e rosa), la parte bassa, che comprende anche casali e abitazioni situate ai piedi della collina.
Altre località del territorio
Fanno parte del territorio della frazione di Montelaterone anche altre località situate nei pressi del borgo:
Case Rosse-Benedettini, località situata dopo il bivio per Arcidosso lungo la strada che proviene da Paganico. Deve il suo toponimo a possibili celle benedettine dipendenti dalla pieve di Lamula.
Gualchiere, piccola borgata raggiungibile imboccando una strada tra le Case Rosse e le Pergole, nota per la lavorazione della lana.
Pergole, località situata lungo la strada provinciale del Cipressino, poco prima del bivio per Arcidosso alle Case di Begname. È composta principalmente da strutture ricettive e artigianali.
Note
- Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 343.
- Bruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Siena, Nuova Immagine, 1995, pp. 214-215.
- Santi, op. cit., pp. 212-213.
- Carlo Prezzolini, Le chiese di Arcidosso e la pieve di Lamula, Siena, Edizioni Periccioli, 1985, pp. 39-67.
- Santi, op. cit., pp. 213-214.
Bibliografia
- Aldo Mazzolai, Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura, Firenze, Le Lettere, 1997.
- Giuseppe Guerrini, Torri e castelli della provincia di Grosseto, Siena, Nuova Immagine, 1999.
- Valentino Baldacci, I luoghi della fede. Itinerari nella Toscana del Giubileo, Regione Toscana, Firenze, 2000.
- Bruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Siena, Nuova Immagine, 1995.
Il Podere Santa Pia si trova nell'alta maremma Toscana nel comune di Cinigiano in provincia di Grosseto, ad un passo dall'antico villaggio Castiglioncello Bandini. Il suo bellissimo panorama e la posizione strategica, immersa nella natura più incontaminata del Monte Amiata, rendono Podere Santa Pia una seconda casa per molti dei nostri ospiti che spesso tornano in questi luoghi magici.
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Podere Santa Pia |
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[1] Foto Sailko, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported.
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Questo articolo è basato parzialmente sull'articolo (Montelaterone dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License. |
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