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Guido di Graziano, tavoletta di Biccherna, Don Bartolomeo, Monaco di San Galgano, Camarlingo (1280), Siena, Archivio di Stato

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Guido di Graziano, tavoletta di Biccherna, Don Bartolomeo, Monaco di San Galgano, Camarlingo (1280), 36,2 x 22,2 cm,
Siena, Archivio di Stato [1]

 

Toacana ] Galleria di immagini  
     
   
Guido di Graziano, tavoletta di Biccherna, Don Bartolomeo, Monaco di San Galgano, Camarlingo (1280), Siena, Archivio di Stato

   
   

Guido di Graziano (... – XIII secolo) è stato un pittore e miniatore italiano, documentato a Siena tra il 1278 e il 1302.

Dal 1278 al 1302 si conoscono poi numerosi pagamenti a un pittore di nome Guido, soprattutto per la decorazione dei libri del camerlengo o dei quattro provveditori (biccherna 76 del gennaio-giugno 1280, biccherna 93 del luglio-dicembre 1286, biccherna 96 del gennaio-giugno 1288, biccherna 99 del gennaio-giugno 1289, biccherna 103 del luglio-dicembre 1290), oltre a spese per pitture su vessilli e libri notarili.

La tavola del gennaio-giugno 1280 raffigura nella parte superiore il monaco di San Galgano Don Guido, camarlingo nel primo semestre dell’anno 1280, in atto di contare denari divisi in mucchietti posti sopra al tavolo da lavoro, prima di essere sistemati in una borsa. Alle sue spalle è visibile l’arco a tutto sesto che doveva caratterizzare l’ufficio della Biccherna.

L’iscrizione occupa la metà superiore sinistra della tavoletta[2].

Iscrizione: HIC EST LIBER RELIGIOSI VIRI DOMPNI GUIDONIS MONACHI SANCTI GALGANI, CAMERARII COMUNIS SENARUM IN PRIMIS SEX MENSIBUS REGIMINIS VIRI NOBILIS DOMINI ALBERCI SIMONIS PICCIOLI DE BONONIA, DEI GRATIA SENENSIS POTESTATISS

 

 

   
   
Guido di Graziano (?), Don Guido, monaco di San Galgano, camarlingo, particolare della biccherna, Siena, Archivio di Stato

Particolari della tavoletta di Biccherna, Don Bartolomeo, Monaco di San Galgano, Camarlingo (1280)


 
   

Don Bartolomeo conta alcune monete. Le monete sono esibite senza vergogna. Il denaro è segno di forza politica. Non hanno senso i falsi pudori. Siena fu tra le prime città toscane ad avere una zecca. L’attività di conio viene fatta risalire al XII secolo [4].

 

Dietisalvi di Speme, bBiccherna, il camerlengo Ranieri Pagliaresi (1270), Siena, Archivio di Stato   Guido di Graziano, tavoletta di Biccherna, Don Bartolomeo, Monaco di San Galgano, Camarlingo (1276), inv. 7, Siena, Archivio di Stato   Dietisalvi di Speme - Biccherna - Don Griffolo, Monaco di S. Donato, Camarlingo (1282) - Budapest, Szépm?vészeti Múzeum

Dietisalvi di Speme, biccherna, il camerlengo Ranieri Pagliaresi (1270), Siena, Archivio di Stato

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Guido di Graziano, tavoletta di Biccherna, Don Bartolomeo, Monaco di San Galgano, Camarlingo (1276), inv. 7, Siena, Archivio di Stato

 

 

Dietisalvi di Speme - Biccherna - Don Griffolo, Monaco di S. Donato, Camarlingo (1282) - Budapest, Szépm?vészeti Múzeum

 

Archivio di Stato Siena | Museo delle Biccherne | Percorsi tra le tavolette dipinte dell'Archivio di Stato di Siena | www.archiviodistato.siena.it

Guido di Graziano (?), « Don Guido, monaco di San Galgano, camarlingo » – Guide artistique de la Province de Sienne | www.provincedesienne.com

Art in Tuscany | Guido da Siena (Guido di Graziano)

Toscane | Sienese Biccherna panelen in the Archivio di Stato van Siena





[1] Art in Tuscany | Sienese Biccherna Covers | Biccherne Senesi
[2] Archivio di Stato di Siena | www.archiviodistato.siena.it
[4] Roberto Barzanti, Le Biccherne come icone del potere, p. 3. | Scarica il PDF - Accademia dei Rozzi