Rientrato a Siena nel 1439 fu impegnato per tutto il decennio successivo nell'ospedale di Santa Maria della Scala, tanto da essere conosciuto anche col soprannome di pittor dello spedale. Per il Pellegrinaio dell'ospedale il Vecchietta dipinse nel 1441 un affresco raffigurante il sogno della madre del Beato Sorore, il leggendario calzolaio fondatore dell'Ospedale e di cui la madre ebbe in visione la vocazione caritatevole prima ancora che nascesse. Gli altri affreschi della serie sono opera di Domenico di Bartolo e Priamo della Quercia[3]
Più tardi, nel 1445, dipinse nella Cappella del Sacro Chiodo, nota anche come Sagrestia Vecchia, un armadio porta-reliquie (arliquiera) che ora si trova nella Pinacoteca Nazionale di Siena. Affrescò anche per intero lo stesso ambiente, dal 1446 al 1449, ove dipinse la volta con le figure del Cristo, evangelisti, Dottori e Profeti, le lunette delle pareti con gli Articoli del Credo e i riquadri sottostanti con Storie dell'Antico Testamento[4].
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Vecchietta, Arliquiera (1445), Pinacoteca Nazionale di Siena
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Madonna della Misericordia di Domenico di Bartolo |
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Sagrestia Vecchia, Madonna del manto, 1444, affresco staccato (particolare)
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Sagrestia Vecchia, Madonna del manto, 1444, affresco staccato (particolare) |