Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta, Arliquiera, armadio dipinto, 1445, Pinacoteca Nazionale, Siena [1]
Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta, Arliquiera, armadio dipinto, 1445, Pinacoteca Nazionale, Siena
Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta nacque e visse a Siena. Principalmente pittore e scultore, ebbe incarichi dal comune di Siena anche come architetto e ingegnere militare. Il Vecchietta introdusse nella tradizione senese modi rinascimentali fiorentini e affermò tendenze plastiche che approfondì nella scultura, attingendo all'arte donatelliana. [2]
Nel 1439 Vecchietta è attestato a Siena dove sono documentate sculture lignee per l'altare del Duomo oggi perdute.
Rientrato a Siena nel 1439 fu impegnato per tutto il decennio successivo nell'ospedale di Santa Maria della Scala, tanto da essere conosciuto anche col soprannome di pittor dello spedale. Per il Pellegrinaio dell'ospedale il Vecchietta dipinse nel 1441 un affresco raffigurante il sogno della madre del Beato Sorore, il leggendario calzolaio fondatore dell'Ospedale e di cui la madre ebbe in visione la vocazione caritatevole prima ancora che nascesse. Gli altri affreschi della serie sono opera di Domenico di Bartolo e Priamo della Quercia[3]
Più tardi, nel 1445, dipinse nella Cappella del Sacro Chiodo, nota anche come Sagrestia Vecchia, un armadio porta-reliquie (arliquiera) che ora si trova nella Pinacoteca Nazionale di Siena.
La Sagrestia Vecchia o Cappella del Sacro Chiodo è un ambiente dell'ex ospedale di Santa Maria della Scala a Siena. Decorata da un ciclo di affreschi del Vecchietta, rappresenta un importante, per quanto frammentario, esempio di arte senese del Quattrocento.
Mappa Sagrestia Vecchia di Santa Maria della Scala,, Siena | Enlarge map
L'Arliquiera
Il 29 dic. 1445 ricevette un pagamento per la decorazione della cosiddetta "arliquiera", l'armadio che un tempo custodiva le reliquie nella sacrestia grande dell'ospedale di S. Maria della Scala, oggi conservato nella Pinacoteca nazionale di Siena.
L. decorò il lato esterno con Santi e beati senesi, tra i quali spicca la presenza del beato Sorore, di cui evidentemente si intendeva all'epoca promuovere il culto, rappresentando nella parte interna Storie della Passione. L'artista ricorse per la finitura dell'opera alla collaborazione di Pietro di Giovanni di Ambrogio, cui si tende in genere a riferire le zone più deboli delle scene cristologiche.[2]
Vecchietta, Arliquiera (1445), Pinacoteca Nazionale di Siena
Cappella del Sacro Chiodo o Sagrestia Vecchia
Il soffitto
Santa Maria della Scala, Last Judgement by Vecchietta
Podere Santa Pia, galleria immagini esterni e dintorni del Podere Santa Pia
Bibliografia
Toscana. Guida d'Italia (Guida rossa), Touring Club Italiano, Milano 2003. ISBN 88-365-2767-1
[1] Photo of a two-dimensional, public domain work of art. [2] Fonte: LORENZO di Pietro, detto il Vecchietta di Francesco Sorce - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 66 (2006) | www.treccani.it