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Non è facile scegliere il punto ideale per muoversi alla scoperta di Porto Ercole che, pur essendo diventata un’importante località turistica, non ha perduto le caratteristiche di antico borgo marinaro conservando la straordinaria varietà di colori e di profumi uniti al mare, la gente, la storia e le tradizioni.(2)
La Rocca Aldobrandesca
Nel Cinquecento, mentre Porto S. Stefano è ancora allo stato embrionale, Porto Ercole viene dotato dai Senesi di una prima cinta muraria; successivamente saranno gli Spagnoli a fortificarlo ulteriormente con la costruzione di ben tre fortezze.(3)
La Rocca aldobrandesca di Porto Ercole, nota più comunemente come Rocca Spagnola, è una fortificazione costiera situata presso l'omonima località del Monte Argentario; costituiva nei secoli passati uno dei baluardi del sistema difensivo del promontorio.
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Il Castello medievale
Sul colle su cui attualmente sorge La Rocca vi era anticamente un piccolo oratorio dedicato a San Giovanni Evangelista, menzionato da Papa Gregorio VII in una bolla papale del 1074. Purtroppo la storia medievale di questo territorio ci è giunta molto confusa, poiché queste terre venivano conquistate e cedute a distanza di pochi anni. Ci fu stabilità solamente quando questo territorio venne dato in enfiteusi a Margherita Aldobrandeschi, contessa di Sovana, dall'Abbazia delle Tre Fontane. Ella fece costruire una torre quadrata sull'attuale poggio della Rocca come simbolo di pietra del potere. Questa torre costituirà il primo nucleo della Rocca. In seguito la torre passò in eredità agli Orsini di Pitigliano, che portarono a termine l'opera di incastellamento. Con la conquista di Porto Ercole da parte dei senesi nel corso del Quattrocento e la conseguente annessione alla Repubblica di Siena, venne inviato a Porto Ercole il celebre artista Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta a restaurare e ampliare il castello. Egli aggiunse due torri circolari, dando al castello una forma triangolare. Si sentì però il bisogno di costruire anche una borgo ai piedi della fortificazione, così al Vecchietta venne ordinato di edificare una "terra abitevole, di grandezza almeno quanto el campo della città di Siena". L'architetto costruì così una cortina muraria che scendeva dalle due torri circolari fino al mare, dotandole di due porte,di cui la principale a arco acuto senese e protetta da bertesca, e la secondaria ad arco ribassato e controllata da una torre semcilindrica. Inoltre risistemò una torre bizantina che era all'entrata del porto usandola come punto di incontro delle cortine murarie. In questo momento Porto Ercole appariva come una grande castello muragliato e turrito, coronato in alto da una rocca triangolare.
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Porto Ercole, porta della rocca |
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Ingresso principale della Rocca aldobrandesca
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Porto Ercole, Rocca aldobrandesca, bastione ovest |
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Porto Ercole, Rocca aldobrandesca, bastione est |
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Porto Ercole - Salita alla fortezza dalla rocca
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Facciata Chiesa di Sant'Erasmo, Porto Ercole |
Nel 1487, l'ingegnere militare Francesco di Giorgio Martini effettuò dei lavori atti ad ampliare e rinforzare la costruzione del Vecchietta. Egli mise mano maggiormente alla Rocca, dotandola di ulteriori cortine murarie, e di due casseri triangolari vero il borgo. Inoltre rimaneggiò la torre bizantina inglobandola in un grande baluardo difensivo, il Bastione di Santa Barbara, rendedolo accessibile dalla Rocca mediante un camminamento coperto all'interno delle mura. Ma il problema della Rocca rimaneva l'approvvigionamento idrico, data la mancanza di sorgenti vicine. Vennero allora realizzate nella fortificazione delle cisterne coperte a volta, dotate in superficie di vere di pozzo, per la raccolta dell'acqua piovana.
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Gallería Fotográfica de Porto Ercole
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Gallería Fotográfica de Porto Ercole
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Monte Argentario e Porto Ercole, vista da Cosa (Ansedonia)
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Porto Ercole, la Rocca Aldobrandesca |
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Porto Ercole
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Porto Ercole - Vista fortezza dalla rocca |
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Porto Ercole - Vista porto
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Il Percorso è un itinerario di 136 Km suddiviso in sette tappe che attraversano interessanti luoghi e paesi della Maremma sia dal punto di vista storico che ambientale naturalistico.
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Bibliografia
Gualtiero Della Monaca, Domenico Roselli, Giuseppe Tosi. Fortezze e torri costiere dell'Argentario, Giglio e Giannutri. Pitigliano, Laurum Editrice, 1996, pp. 120–128.
Aldo Mazzolai. Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura. Firenze, Le Lettere, 1997.
Giuseppe Guerrini (a cura di). Torri e castelli della provincia di Grosseto (Amministrazione Provinciale di Grosseto). Siena, Nuova Immagine Editrice, 1999, p. 227.
Don Antonio di Montalvo. "Relazione della Guerra di Siena"
Peppers e Adams. "Armi da fuoco e fortificazioni"
[1] Photo by Traveling in Tuscany © All rights reserved
[2] Fonte:AGENZIA PER IL TURISMO DELLA MAREMMA MAREMMA TOURISM BOARD V.le Monterosa, 206 - 58100 GROSSETO
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Questo articolo è basato parzialmente sull' articolo Rocca aldobrandesca (Porto Ercole) dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License. |
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