Cenni storici
Il sistema difensivo del borgo di Porto Ercole iniziò a svilupparsi in epoca medievale durante la dominazione degli Aldobrandeschi, parallelamente a quello di avvistamento lungo il corrispondente tratto costiero.
La prima torre del sistema difensivo fu fatta costruire per volere di Margherita Aldobrandeschi, contessa di Sovana, sul colle dove ora sorge la Rocca. La torre passò poi in eredità agli Orsini di Pitigliano, che intrapresero lavori di ristrutturazione. Ma fu la Repubblica di Siena a costruire la cinta muraria che oggi avvolge il borgo. Infatti a metà Quattrocento Siena riesce a strappare Porto Ercole agli Orsini, che lo cede in affitto a varie persone, in cambio della costruzione di fortificazioni. Ma quando Siena vide che gli affittuari non avevano costruito niente, riprese il controllo del porto con l'ausilio di podestà, e inviò l'artista Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta con l'ordine di costruire "una terra abitevole, di grandezza almeno quanto el Campo di Siena". Egli fece scendere dalla torre Aldobrandesca due cinte murarie, dotandole di torri semicircolari ai lati e ai vertici. L'accesso al castello era assicurato da due porte, di cui la principale era in basso e decorata da un arco gotico senese e controllata in alto da una bertesca. Invece l'accesso secondario era a metà mura e controllato da una torre. All'epoca le torri erano sette più la bertesca: torre Mastra (Aldobrandesca), torre Nord (Mastio Senese), torre del Fieno, torre di Mezzo Est, torre di Mezzo Ovest, torre di Mare, torre del Molo. Le torri erano collegate da un camminamento di ronda protetto da merlature di tipo guelfo. Il complesso appariva di stile Tardogotico, con mura alte e snelle, archi acuti, merli, torri alte e slanciate. In seguito il castello venne restaurato dall'ingegnere militare Francesco di Giorgio Martini, che costruì a mare il Bastione di Santa Barbara, riadattando un precedente faro bizantino, unì con un muro la torre Nord e la torre del Fieno costituendo un cassero triangolare, che lo collegò per mezzo di un passaggio segreto all'interno delle mura al bastione di Santa Barbara. Inoltre dotò il cassero senese (la Rocca) di una nuova cinta muraria. Invece risale al '500 la torretta ottagonale costruita sopra la bertesca della porta senese, che costituì la torre dell'Orologio.
|
Ingresso principale della Rocca aldobrandesca
|
|
Porto Ercole, Rocca aldobrandesca, bastione ovest |
|
Porto Ercole, Rocca aldobrandesca, bastione est |
Traveling in Tuscany| Holiday homes in southern Tuscany | Podere Santa Pia
Bibliografia
Aldo Mazzolai. Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura. Firenze, Le Lettere, 1997.
Giuseppe Guerrini (a cura di). Torri e castelli della provincia di Grosseto (Amministrazione Provinciale di Grosseto). Siena, Nuova Immagine Editrice, 1999.
[1] Foto Mac9, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 2.5 Generic
[2] Fonte:AGENZIA PER IL TURISMO DELLA MAREMMA MAREMMA TOURISM BOARD V.le Monterosa, 206 - 58100 GROSSETO
|