La pieve di San Giovanni si trova all'interno del cimitero di Campiglia Marittima, in provincia di Livorno. La pieve di San Giovanni fu costruita intorno all’anno 1173 su di un colle prospiciente Campiglia. Posta all’esterno della cinta del castello, rispose probabilmente alle esigenze dettate dall’incremento demografico sostituendo nelle funzioni una precedente chiesa battesimale, che in base a documentazione d’archivio è possibile ipotizzare ubicata nei pressi dell’attuale località Cafaggio. In considerazione dello stato di conservazione delle strutture, dell’apparato scultoreo e degli elementi di arredo liturgico ancora presenti, l’edificio rappresenta uno degli esempi più rilevanti dell’architettura romanica della diocesi e dell’intero territorio preso in considerazione[2].

La facciata è semplice con una decorazione sul portale un arco bicromo e una lunetta con fiore a sei petali. 
La porta laterale, sul lato nord, di più modeste dimensioni rispetto al principale, ne riprende lo stile, anche se appare molto più finemente decorato. Alle estremità dell'arco due leoni: quello di sinistra stringe tra gli artigli un drago, mentre quello di destra una figura umana acefala; nella lunetta un' aquila che afferra un quadrupede. Ma a rendere davvero interessante il portale è l'architrave. Fu ritenuto, in passato, il frammento di un antico sarcofago, a motivo della scena che riproduce il tema classico della Caccia di Meleagro. Il mito racconta che Eneo, re di Calidone, avendo dimenticato di onorare la dea Artemide, avesse così attratto l'ira di lei, materializzatasi nella furia di un cinghiale devastatore dei campi. Il figlio del Re, Meleagro, riuscì a catturare e uccidere la bestia, ma non ad aver salva la vita, che perse nel tentativo di sedare la rivolte scoppiate tra i cacciatori, intenti a disputarsi l'ambito trofeo di caccia [5].

E' opinione degli studiosi moderni che l'architrave sia un tipico prodotto dell'arte romanica, che ripresenta il mito classico di Meleagro in chiave cristiana, vedendo nella bestia la personificazione del diavolo e, nel figlio del re, il Cristo, che con la sua morte sconfigge le forze del male. Così, analogamente, alla vittoria sul peccato, sono riconducibili anche i due leoni e l'aquila, animale celeste raffigurato nell'atto di sottomettere le forze terrestri. Sull'architrave, partendo da sinistra, osserviamo le quattro scene che descrivono: la ricerca, la cattura, l'uccisione e il trasporto del cinghiale ucciso [5].

La Pieve di San Giovanni trovandosi nel perimetro del Cimitero Comunale può essere visitata soltanto quando il cimitero è aperto: tutti i giorni, con esclusione del lunedì e venerdì.

 

Giorni e orari di apertura

martedì, mercoledì, giovedì, sabato, domenica: ore 8.00 – 11.50 e 14.00 – 16.50.
Orario estivo: durante il periodio di ora legale il cimitero prolunga l’apertura fino alle 17.50