Montelifré (già Monterifredi o Montelifredi) è una località del comune di Montalcino, nella provincia di Siena, in Toscana.
Il borgo, di proprietà dal 1384 della famiglia Martinozzi, è di origine medioevale e si articola lungo un'unica strada, con una porta d'accesso a ciascuna delle due estremità dell'abitato (attualmente l'ingresso è costituito solo dalla porta meridionale).[1] Lungo la strada si trovano la casa padronale, con alcuni ambienti affrescati, e la chiesa di San Biagio, già dipendente da quella delle Sante Flora e Lucilla di Montisi. Tutti gli edifici sono dominati dai ruderi dell'antica rocca, pesantemente danneggiata nel corso del XVI secolo durante le vicende che decretarono la fine della Repubblica di Siena e successivamente mai ricostruita.[2]
È una delle località che compaiono nella mappa della Val di Chiana di Leonardo da Vinci.
Storia
Montelifré, il cui nome è un'evoluzione di Monteranfredi, da Ranfredo, il fondatore di origini franche, sorse sulla strada che collegava Castelmuzio con Trequanda, importanti per le loro pievi, probabilmente sul luogo in cui già esisteva un castrum romano. Nel 1213 il primo documento certo: sedici capofamiglia del paese giurarono di stare sotto il dominio della Repubblica senese. I Cacciaconti degli Scialenga, signori di Montisi e provenienti da Asciano, rimasero nel paese sino al 1328, quando fu comprato da Spinello della Consorteria dei Tolomei, da questi ai Martinozzi di Montepulciano che determinarono, nel Quattrocento, la fine del comune di Montelifré. Essendo i Martinozzi una famiglia filo-pontificia, il paese fu assediato e distrutto dalle truppe senesi nel 1527 e lentamente ricostruito nei secoli XVII e XVIII sempre sotto la potestà della famiglia poliziana. La chiesa di San Biagio fu posta sotto la cura spirituale della Cura delle Sante Flora e Lucilla di Montisi e vi fu anche una piccola industria di ceramiche, molto attiva fino al XX secolo, come anche un filatoio per la seta. Il borgo, le cui case sono state per la stragrande maggioranza ristrutturate, è attualmente (2012) abitato dalle famiglie dei dei diversi proprietari che vi risiedono durante tutto l'anno, alcuni appartamenti sono stati adibiti ad uso turistico.
Monumenti e luoghi d'interesse
Il piccolo paese si articola lungo la strada che parte da sud ed arriva sino a nord. Ai due capi della strada si trovano due porte: all'ingresso del paese vi è un arco settecentesco; dall'altro lato una porta medioevale in pietre con doppia a sesto acuto. In prossimità della porta settecentesca si trova un piccolo parco, dove c'è un caratteristico pozzo in mattoni. Passata la porta settecentesca, vi è subito una diramazione della strada: a destra si va verso i ruderi dell'antica rocca, a sinistra verso la porta nord; fra i due rami della strada vi è un piccolo obelisco votivo, chiamato "la Colonna". I ruderi della rocca sono una serie di mura in rovina realizzate con blocchi di pietra; il maggiore, che sovrasta una parte delle costruzioni di Montelifré è visibile anche da Montisi, è la cosiddetta "Muraglia" con grande foro al centro. A sinistra, invece, dirimpetto ai ruderi, vi è il palazzetto padronale che conserva, sul lato verso la valle, una torre trecentesca. Di fianco al palazzo vi è la piccola chiesa dedicata a San Biagio a navata unica con volta a crociera e con cappella laterale dedicata al Beato Giovanni Martinozzi, martirizzato in Egitto nel 1348. Nel presbiterio, coperto con una piccola volta a cupola, vi è il bell'altare in stucco sopra il quale, fra due colonne corinzie, si trova una tela raffigurante Gesù Crocifisso con Santi. Nella Chiesa, da cui dopo ripetuti tentativi di furto, sono stati rimossi i quadri e gli arredi, il Pievano di Montisi, celebra il 3 febbraio, giorno di San Biagio, la Messa dedicatoria.
Note
1 - V. Passeri, Montelifré, in AA.VV., p. 107.
2 - (DE, EN, IT) Castello Montelifré, castellomontelifre.it. URL consultato l'11 settembre 2014.
|