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Castellina in Chianti, Toscana

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La splendida Castellina in Chianti [1]

 

Toacana ] Galleria di immagini  
     
   
Castellina in Chianti, piccolo borgo toscano

   
   

Castellina in Chianti è posto sulle colline a cavallo tra la Val d'Elsa, la Val di Pesa e la Valle del fiume Arbia. Il suo territorio è interamente compreso nel Chianti Classico. Insieme a Gaiole in Chianti, Castelnuovo Berardenga e Radda in Chianti, Castellina in Chianti fa parte dei 4 comuni del Chianti Classico che si trovano nel territorio di Siena.

Il piccolo borgo toscano è costituito da strette stradine medievali ed è costellato di interessanti monumenti, bar e ristoranti. Da vedere anche il Castello di Monternano e il Museo Archeologico del Chianti senese all'interno della Rocca.

La Riserva naturale del Bosco di Sant'Agnese, presso Sant'Agnese, protegge un'estesa cipresseta, collocata tra le colline del Chianti senese, a metà strada tra Castellina in Chianti e Poggibonsi. Il cipresso, importato in Toscana in tempi remoti, probabilmente dal popolo etrusco, forma nella Riserva un vero e proprio bosco, la cui origine viene fatta risalire a una decina di secoli fa [6]. La cipresseta risale a più di 5 secoli fa e si rinnova spontaneamente, senza interventi di rimboschimenti.

 


La Rocca, Castellina in Chianti, Toscana

La Rocca, Castellina in Chianti, Toscana [2]

 

La Rocca di Castellina in Chianti è una massiccia costruzione che sorge sulla piazza principale con un torrione trecentesco merlato dalla cui sommità si può ammirare un notevole paesaggio chiantigiano. La rocca, dal 21 aprile 2006, è sede del Museo archeologico del Chianti senese. Il museo, realizzato utilizzando tecnologie innovative, presenta la storia dei paesaggi antichi dell'intero territorio chiantigiano, oltre a Castellina comuni di Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti.

Mura di Castellina in Chianti: nel corso dei secoli sono state quasi interamente demolite ma ancora oggi è possibile ricostruire l'andamento e i caratteri delle fortificazioni quattrocentesche. Le mura sono ancora ben riconoscibili nel lato nord, dove è ottimamente conservato il camminamento seminterrato, l'attuale Via delle Volte, e su questa parte delle fortificazioni erano poste delle torri rompitratta per il tiro di fiancheggiamento. Nel circuito murario si aprivano due porte: la porta Senese e la porta Fiorentina, quest'ultima demolita dopo la seconda guerra mondiale perché ritenuta pericolante. Il lato sud è completamente sparito ma è su questa parte delle mura che è collocata la Rocca.

Via delle Volte

 

Via delle Volte, Castellina in Chianti, Toscana

Via delle Volte, Castellina in Chianti, Toscana [4]

 

Il castello di Monternano

Il castello di Monternano, conosciuto in passato anche come Montennano, Mortennano e Montennana è stato uno dei castelli più potenti della Val d'Elsa e grazie al totale abbandono in cui è rimasto è uno dei castelli feudali toscani del XII secolo più interessanti.

Siti archeologici

Tumulo di Montecalvario

A breve distanza sulla statale 222 si incontra questo famosissimo monumento etrusco, il Tumulo di Montecalvario: una Tomba a Tumulo di notevoli dimensioni dal diametro di 50 metri, costituita da quattro tombe ipogee risalenti al VII-VI secolo a.C. disposte seguendo i punti cardinali.

Necropoli del Poggino: si trova nei pressi di Fonterutoli ed è composta da quattro tombe a camera risalenti al periodo orientalizzante-arcaico (VII-VI secolo a.C.). Da segnalare per questo monumento un interessante sistema di didascalizzazione presente in loco.


Pieve di Sant'Agnese

 

Pieve di Sant'Agnese in Chianti, situata a Sant'Agnese, Castellina in Chianti

Pieve di Sant'Agnese in Chianti, situata a Sant'Agnese, Castellina in Chianti [8]

 

Architetture religiose

Chiesa di San Salvatore, l'edificio è di origine medievale ma mostra strutture moderne in stile neoromanico.

Chiesa di San Giorgio alla Piazza, situata a La Piazza, è di origine romanica e attestata già nel 1084.

Pieve di Santa Cristina, situata a Lilliano. Papa Clemente III, nella bolla del 20 aprile 1189 all'arcivescovo di Siena Bono, dichiarò questa pieve come diocesi senese. Nel 1576 i terreni della chiesa divennero proprietà dell'Arcispedale di Santa Maria Nuova di Firenze, che li tenne fino al 1779.

Pieve di San Leonino in Conio, situata a San Leonino, deve l'aspetto medievale ai ripristini ottocenteschi che hanno riguardato anche la decorazione a stelle delle volte interne.

Chiesa di San Martino a Cispiano, è di pertinenza della chiesa una Croce quattrocentesca in bronzo dorato attribuita ad un artista prossimo al senese Francesco d'Antonio, attualmente conservata nella parrocchiale di Castellina in Chianti.

Pieve di Sant'Agnese in Chianti, situata a Sant'Agnese, della chiesa si hanno memorie fin dal 1046, quando risulta appartenente alla diocesi di Siena. L'attuale edificio, a tre navate divise da pilastri quadrati e concluse da altrettante absidi, è stato in gran parte ricostruito a seguito dei danni subiti durante l'ultima guerra. Nell'interno una Madonna col Bambino e santi di Bicci di Lorenzo.

Canonica di San Michele, situata a Rencine, si trovava entro la cinta muraria del castello del borgo, del quale restano poche mura e la base di una torre. Si ha notizia di esso fin dal 1054, da un atto del proprietario, stipulato per la vendita dei fondi nel territorio di Rencine.

Chiesa di San Quirico a Monternano
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Chiesa di San Salvatore (Castellina in Chianti)   Caninica rencine   Chiesa di San Quirico a Monternano

Chiesa di San Salvatore (Castellina in Chianti)

 

 

Canonica di San Michele

 

Chiesa di San Quirico a Monternano

Storia di Castellina in Chianti


Il tumulo di Montecalvario, una tomba etrusca posta nei pressi dell'abitato e datata VII-VI secolo a.C. e la Necropoli del Poggino, posta nei pressi di Fonterutoli, attestano la presenza degli etruschi nella zona. Stando alle campagne di scavo effettuate a partire dagli anni ottanta nella zona di Castellina era certa la presenza di un centro abitato di notevole dimensione; centro abitato che doveva essere situato in località Salinvolpe, a poche centinaia di metri dall'odierna Castellina.

Maggiori sono le testimonianze di epoca medievale. I primi documenti certi risalgono all'XI secolo quando la zona era un feudo dei nobili del Castello del Trebbio, una famiglia imparentata con i conti Guidi. Nel XII secolo Castellina passò sotto l'influenza di Firenze e nel 1193 venne siglato un accordo tra i signori del Trebbio e Firenze nel quel venne concesso ai fiorentini di presidiare militarmente i castelli del Trebbio e di Castiglione (l'attuale Castellina). Dopo il Lodo di Poggibonsi del 1203, atto in cui vengono sanciti i confini chiantigiani tra Firenze e Siena, Castellina si trovò a essere una degli avamposti fiorentini più importanti visto che era posta sulla strada più diretta che metteva in comunicazione le due città rivali.

Nel XIV secolo Castellina diventa uno dei capisaldi della Lega del Chianti, tanto da essere a capo di uno dei terzieri in cui era divisa. Il Terziere di Castellina amministrava la parte del Chianti che digrada verso la Valdelsa. Nel 1397 fu saccheggiata e interamente bruciata dalla truppe del Duca di Milano Gian Galeazzo Visconti comandate da Alberico da Barbiano. Nel 1400 fu deciso di fortificare Castellina, e nell'elenco delle riformagioni conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze si trova scritto
«in loco qui dicitur la Castellina fiat fortilitia»

I lavori però dovettero procedere a rilento tanto che nel 1430 gli operai dell'Opera del Duomo furono incaricati di fortificare Castellina insieme a Staggia Senese e Rèncine; a stabilire il tipo di interventi necessari e a fare una stima dei costi fu inviato Filippo Brunelleschi. Nel 1452 le mura di Castellina subirono l'assalto delle truppe aragonesi ma resistettero. Molto diversamente le cose andarono nel 1478 durante la seconda invasione aragonese del Chianti quando Castellina venne conquistata dalla truppe senesi e napoletane. In quell'occasione la difesa di Castellina venne diretta personalmente da Giuliano da Sangallo mentre a comandare gli assedianti c'era Francesco di Giorgio Martini. L'occupazione senese durò fino al 1483 quando venne ripresa dai fiorentini.

Nel 1774 con la riforma amministrativa del Granduca Pietro Leopoldo, Castellina diviene sede di Comunità dal quale deriverà l'attuale comune.

 


 
   
   

Mappa Castellina in Chianti | Ingrandire mappa

Castellina in Chianti confina con i comuni di Greve in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Monteriggioni, Poggibonsi, Barberino Val d'Elsa e Tavarnelle Val di Pesa.

Nei dintorni di Castellina in Chianti si trovano castelli, torri e pievi antiche, laboratori creativi di artigianato locale e aziende agricole, e una moltitudine di borghi e tipici agglomerati rurali, come

 


Fonterutoli

 

Castellina in Chianti - Fonterutoli - view at sunset.jpg

Veduta della frazione Fonterutoli, frazione di Castellina in Chianti. Vista da nord-nord-ovest poco prima del tramonto.
Sullo sfondo si vede Siena [7]

 

Fonterutoli è una frazione di Castellina in Chianti, nella provincia di Siena, in Toscana. Il borgo di Fonterutoli, antico baluardo fiorentino, gode di una straordinaria vista su Siena.

Il castello di Fonterutoli è proprietà della famiglia dei marchesi Mazzei che vi si stabilì fin dal 1435.

 



         
         


 

[8]

 

 


 
 
   
Presso Sant'Agnese è situata la Riserva naturale del Bosco di Sant'Agnese, istituita nel 1996, che si estende per 271 ettari.[3] L'area è caratterizzata da una cipresseta naturale plurisecolare, riprodottasi naturalmente, che comprende esemplari di cipresso sia di forma horizontalis, sia pyramidalis.[3]
Il cipresso è la specie dominante, ma insieme crescono il leccio e la roverella, oltre alle varietà della vegetazione mediterranea come il corbezzolo, l'erica arborea e la fillirea, che formano un denso sottobosco.[4].

Trekking Castellina in Chianti | Le più belle passeggiate nei dintorni di Fonterutoli

Anello – Fonterutoli – Tuopina – Lornano – Sietina | 19 km

Anello – Fonterutoli -Campalli – Cignan Bianco – Caggio | 18 km

Anello Gallo Nero | 13 km

 

 


       
Anello Fonterutoli, Castellina in Chianti   Il castello di Fonterutoli, Castellina in Chianti, con una straordinaria vista su Siena    

Anello Fonterutoli, Castellina in Chiant

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Il castello di Fonterutoli, Castellina in Chianti, con una straordinaria vista su Siena

 

   
         
         
         
         

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Informazioni utili: il portale del Chianti www.chianti.com/it

Riserva Naturale Bosco di S.Agnese | www.parks.it

 

 

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Podere Santa Pia | To the south is the little isle of Montecristo. On a clear day you can even see Corsica, 250 km away


Comune di Gaiole in Chianti

Via Ricasoli, 3
53013 - Gaiole in Chianti (SI)
www.comune.gaiole.si.it
Tel 0577 744711 - Fax 0577 744740
Numero Verde 800 012661


[1] Foto di NH53 licenziato in base ai termini della licenza Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0) license.
[2] Foto dHolly Hayes licenziato in base ai termini della licenza Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0) license.
[3] Riserva naturale Bosco di Sant'Agnese, su ecomuseochianti.org. URL consultato il 15 luglio 2017.
[4] www.comune.castellina.si | Riserva Naturale Bosco di S.Agnese
[5] Foto di Martin Hapl licenziato in base ai termini della licenza Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0) license.
[6] Riserva Naturale Bosco di S.Agnese - Parks.it
[7] Photo by Random_fotos, published under a Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0) license.
[8] Photo by Mirella Bruni, published under a Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0) license.
[9]




Bibliografia
  • Introduzione ai giardini del senese, a cura dell'Archivio Italiano dell'Arte dei Giardini, San Quirico d'Orcia, 1976.
  • I giardini del Chianti, a cura di Giuseppina Carla Romby e Renato Stopani, Firenze, 1989.
  • Il giardino rivelato, segni e labirinti nei giardini senesi, fotografie di Ilio Scali e Mauro Tozzi, ed. Il Leccio, Siena, 1995. Prefazione L'Archetipo della Natura di Ugo Sani, presidente dell'Archivio Italiano dell'Arte dei Giardini.
  • Ovidio Guaita, Le ville della Toscana, Roma, New Compton editori, 1997.
  • L'acqua nel giardino senese di AA.VV., Archivio Italiano dell'Arte dei Giardini, Quaderni dell'Archivio n. 6, 1998.
  • I giardini di Toscana, a cura della Regione Toscana, Edifir, Firenze 2001.
  • Giancarlo Brocci, L'Eroica. Storie, imprese e sogni sulle strade bianche, Firenze, Giunti, 2014.

 

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