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Mappa Castelnuovo Berardenga | Ingrandire mappa
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Nel territorio di Castelnuovo Berardenga
Il territorio di Castelnuovo Berardenga rientra ufficialmente nella zona vinicola del Chianti, essendo il suo territorio compreso nell'area dei Colli Senesi e in quella del Classico, una campagna interamente punteggiata da castelli, borghi fortificati, ville signorili ed edifici religiosi [4].
Monumenti e luoghi d'interesse
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Ville di pregio
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Villa di Geggiano (Villa Bianchi Bandinelli), Castelnuovo Berardenga [7]
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Il territorio comunale è punteggiato da numerose ville di pregio, costruite da c della vicina Siena:Villa di Aiola; Villa Arceno; Villa Avanzati; Villa di Catignano (o Sergardi); Villa Chigi Lucarini Saracini; Villa di Geggiano (o Bianchi-Bandinelli); Villa di Monaciano; Villa di Montegiachi; Villa Pagliaia; Villa di Sestano; Villa di Fagnano (o Terrosi-Vagnoli) e Villa di San Giovanni.
Villa Chigi Lucarini Saracini
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Villa Chigi Saracini, Castenuovo Berardenga, Siena [5]
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La realizzazione della Villa Chigi Saracini, progettata agli inizi del XIX secolo dal proprietario Galgano Lucherini Saracini, portò uno stravolgimento all'assetto urbanistico del paese, con l'abbattimento della cinta muraria del castello, sostituita da un muro di contenimento; i lavori furono compiuti tra il 1820 e il 1840.[5] La proprietà nel 1877 passò, per testamento, da Alessandro Saracini Lucherini al conte Fabio Chigi Saracini e, successivamente, al di lui erede Guido Chigi Saracini Lucherini.
L'aspetto attuale del parco si deve al conte Guido Chigi Saracini, fondatore a Siena dell'Accademia Musicale Chigiana, ancora oggi attiva, che qui ospitò moltissimi artisti di fama internazionale organizzando manifestazioni musicali ed altre iniziative culturali. Egli commissionò anche allo scultore senese Vico Consorti (1902-1979) una serie di statue dedicate ai grandi musicisti da collocare nel parco, nell'intento di farne una sorta di "galleria ideale" della musica[6].
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Villa Arceno
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Villa Arceno near Castelnuovo Berardenga [3]
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Villa Arceno near Castelnuovo Berardenga and Siena, reached by rows of centuries-old cypress trees
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Cappella di Pancole, Villa Arceno, Castelnuovo Berardenga
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Il viale dei cipressi di Arceno,,vicino a Castelnuovo Berardenga e Siena
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Chiese e Monasteri di Castelnuovo Berardenga
Propositura dei Santi Giusto e Clemente, Pieve di Santa Maria a Pacina, Pieve di San Felice a San Felice, Pieve dei Santi Cosma e Damiano a San Gusmè, Pieve di San Giovanni Battista a Pievasciata, Pieve di Santa Maria a Villa a Sesta, Certosa di San Pietro, detta anche Certosa di Pontignano, Chiesa di San Cristoforo a Vagliagli,Chiesa di San Pietro a Canonica a Cerreto, Chiesa di Sant'Ansano a Dofàna, nei pressi di Casetta, Chiesa dei Santi Giacomo e Niccolò a Quercegrossa, Chiesa di San Giovanni Evangelista a San Giovanni a Cerreto, Chiesa di San Bartolomeo a Sestano, Cappella di San Giovanni (Villa di Arceno), Cappella di San Giovanni (Villa Chigi-Saracini), Cappella di Santa Croce (Villa Sergardi di Catignano), Cappella della Madonna del Rosario (Villa Bianchi-Bandinelli) e Monastero di San Salvatore (Badia Monastero).
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Certosa di Pontignano
La certosa di san Pietro a Pontignano era una delle tre sorte nel territorio senese insieme a quella di Maggiano e a quella, oggi scomparsa di Belriguardo. Certosa di Pontignano sorse dal 1341, le mura di fortificazione risalgono al 1385. Nel 1784 il monastero fu soppresso. All'interno delle chiese si trovano affreschi di Bernardino Poccetti (Storie della Passione e Morte di San Brunone nel chiostro grande e Ultima cena nel refettorio).
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Panorama dell'ex Monastero, Chiesa e Certosa di San Pietro a Pontignano, territorio di Castelnuovo Berardenga [3]
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Panorama of the ex monastery, Church and Charterhouse San Pietro a Pontignano
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San Pietro, church of the ex monastery and Charterhouse San Pietro a Pontignano, territory of Castelnuovo Berardenga
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Chiostro della Certosa di Pontignano, Castelnuovo Berardenga
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Monastero di San Salvatore a Fontebona (Badia Monastero)
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Monastero di San Salvatore a Fontebona (Badia Monastero), Castelnuovo Berardenga [3]
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Pieve di Santa Maria a Pàcina
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Pieve di Santa Maria a Pàcina, Castelnuovo Berardenga [1]
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La Pieve di Santa Maria a Pacina, uno dei più interessanti edifici altomedievali (protoromanico) della Toscana, risale probabilmente al 650 ca.
All'interno troviamo una Crocifissione e un Battesimo di Gesù in stucco, opere di artista senese di inizio Settecento; appartiene alla chiesa anche una tavola, oggi in deposito presso la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici di Siena, raffigurante la Madonna con il Bambino firmata da Andrea di Niccolò (1440 ca. - post 1514)[8].
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Storia di Castelnuovo Berardenga
Le origini medioevali
Sotto nome di territorio o distretto della Berardenga si sottintendeva anche nei tempi della Repubblica senese la porzione di quello stato compresa tra le sorgenti del torrente Bozzone e quelle dell'Ambra, fra il Chianti alto e il fiume Biena sino alle Taverne d'Arbia.
Il nome deriva dalla Contea dei Berardenghi, che prese il nome da uno dei figli del conte Wuinigi (Giunigi) di Ranieri, appartenente alla popolazione dei Franchi Salii, sceso in Italia in qualità di Legato dell'Imperatore Ludovico il Pio (865), poi divenuto Governatore politico di Siena (867-881) e di Roselle (868). Egli si chiamava Berardo e questo nome, ripetuto costantemente dai discendenti, diede poi il nome anche al territorio.
Lo stipite, donde ebbe nome la contea Berardenga, parte senza dubbio da quel Castelnuovo, fondato dalla Repubblica di Siena, come punto di sorveglianza del confine verso Firenze e Arezzo, dopo una delibera datata 26 luglio 1366. In quest'epoca la parte superiore del colle venne circondata di mura affidandone la direzione a Mino Dei di Siena (1373-1374). Contemporaneamente alla fondazione fu dato a Castelnuovo uno statuto comunitativo aggregando al suo distretto i comunelli di Guistrigona, Pacina, Sestano, Ripalta, S. Giusto fuori di Castelnuovo, S. Quirico, Curina, Cerro grosso, Arceno, Orgiale, Nebbina, Vacchereccia, e Valcortese. Del castello si conserva oggi una torre e poco più.
L'antica chiesa parrocchiale di San Giusto, situata poco lontano da Castelnuovo è rammentata molto tempo prima che fosse edificato il castello, tra le filiali della vicina antichissima pieve di Pacina, nota per le prime contese fra i senesi e gli aretini sui confini diocesani risalenti al secolo VII.
Poco dopo il completamento delle mura del castello, Giovanni Acuto, alla testa di un esercito fiorentino, sopraggiunse nel 1382 assalendolo senza però successo. Di nuovo nel 1478 e 1479 il castello venne assediato dai fiorentini nel tentativo di strapparlo ai senesi. Tali eventi ed altre circostanze obbligarono i governanti della Repubblica di Siena ad aumentare le fortificazioni, che vennero messe in opera sul cadere del XV secolo, con un nuovo giro di mura, corroborate da sette torri, una sola delle quali sussiste tuttora.
L'età moderna
Nel 1511 Castelnuovo fu ceduto a Belisario Bulgarini, sotto il titolo di Potestà, al quale subentrò un individuo della famiglia Bellarmati, che tenne il castello fino al 1526, quando tornò sotto il dominio diretto di Siena.
Nel 1554 Castelnuovo Berardenga subì la sorte della madrepatria, incorporata al dominio assoluto del primo Granduca di Toscana.
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Hiking and walking in Chianti
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Trekking in Toscana | I migliori percorsi in Castelnuovo Berardenga
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Monastero di San Salvatore a Fontebona (Badia Monastero), Castelnuovo Berardenga
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Piramide di Montaperti |
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La fontana di Villa Chigi Saracini a Castelnuovo Beradegna (opera di Tito Sarrocchi |
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Monastero di San Salvatore a Fontebona (Badia Monastero), Castelnuovo Berardenga |
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Villa Arceno near Castelnuovo Berardenga and Siena, reached by rows of centuries-old cypress trees |
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Capella San Giovanni Battista, Villa Chigi-Saracini, Castelnuovo Berardenga |
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Panorama of San Gusmè, hamlet of Castelnuovo Berardenga
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Villa a Sesta, frazione di Castelnuovo Berardenga |
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Panorama of the ex monastery, Church and Charterhouse San Pietro a Pontignano
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San Pietro, church of the ex monastery and Charterhouse San Pietro a Pontignano, territory of Castelnuovo Berardenga
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Chiostro della Certosa di Pontignano, Castelnuovo Berardenga |
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Villa Chigi Saracini Lucherini, ingresso nord, Castelnuovo Berardenga
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Villa Montechiaro, Castelnuovo Berardenga |
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Villa Montechiaro, Castelnuovo Berardenga |
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Villa Montechiaro, giardini, spianata, veduta su Siena
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Hidden secrets in Tuscany | Holiday house Podere Santa Pia
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Podere Santa Pia | To the south is the little isle of Montecristo. On a clear day you can even see Corsica, 250 km away
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Mario Ascheri, Nel Chianti di Siena: Castelnuovo Berardenga (2018), History of Political Institutions | www.academia.edu
[1] Photo by Anna & Michal from Brussels, Belgium, published under a Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0) license.
[2] Fonte: itinerario nel Chianti Senese - Borghi di Toscana | www.borghiditoscana.net
[3] Foto di LigaDue, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
[4] Fonta: Sul Chianti tra colli, pievi e castelli | Visit Tuscany | www.visittuscany.com
[5] Villa Chigi Saracini, su turismo.intoscana.it. URL consultato il 18 luglio 2016.
[6] Fonte: Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze | Giardino di Villa Chigi Saracini | www.brunelleschi.imss.fi.it
[7] Foto di Sailko, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported.
[8] Fonte: Pieve di Santa Maria a Pacina, Castelnuovo Berardenga | www.eco.museisenesi.org/archivio/97
Bibliografia
- Introduzione ai giardini del senese, a cura dell'Archivio Italiano dell'Arte dei Giardini, San Quirico d'Orcia, 1976.
- I giardini del Chianti, a cura di Giuseppina Carla Romby e Renato Stopani, Firenze, 1989.
- Il giardino rivelato, segni e labirinti nei giardini senesi, fotografie di Ilio Scali e Mauro Tozzi, ed. Il Leccio, Siena, 1995. Prefazione L'Archetipo della Natura di Ugo Sani, presidente dell'Archivio Italiano dell'Arte dei Giardini.
- Ovidio Guaita, Le ville della Toscana, Roma, New Compton editori, 1997.
- L'acqua nel giardino senese di AA.VV., Archivio Italiano dell'Arte dei Giardini, Quaderni dell'Archivio n. 6, 1998.
- I giardini di Toscana, a cura della Regione Toscana, Edifir, Firenze 2001.
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