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Chianti, Toscana

Castelnuovo Berardenga,  borgo mediaevale nella valle del Chianti Senese

 
Castelnuovo Berardenga, borgo mediaevale vista da una strada alla Fattoria di Felsinanella valle del Chianti Senesea[1]



Toacana ] Galleria di immagini  
     
   

Borgo di Castelnuovo Berardenga,  borgo toscano senza tempo nella valle del Chianti Senese


   
   

Immerso nelle affascinanti Crete Senesi, Castelnuovo Berardenga è il paese più a sud della valle del Chianti Senesi.
Questo paese era in epoca medievale un borgo fortificato appartenente alla repubblica di Siena. La sua posizione strategica dominava la valle dell’Ombrone. Delle antiche fortificazioni del borgo restano solo poche testimonianze[2]. La demolizione delle mura fece posto all’imponente ed elegante complesso della Villa Chigi Saracini, con il suo giardino all'italiana e un parco ottocentesco di notevole importanza botanica [5].

Castelnuovo Berardenga è situato a circa 20 km dal capoluogo su un colle tra il torrente Malena e il fiume Ombrone. Dal 1932 fa parte della zona vinicola Chianti, essendo il suo territorio diviso tra la sottozona dei Colli Senesi e quella del Classico di cui è il comune più meridionale.

Nei dintorni sono da visitare il piccolo borgo fortificato di San Gusmè incastonato in uno splendido paesaggio di vigneti. Il castello di Aiola nei pressi dell’abitato di Vagliagli, Villa Arceno, la Pieve di Santa Maria Maddalena a Pacina e la Certosa di Pontignano. Nel territorio di Castelnuovo Berardenga si trova anche la famosa collina di Montaperti dove il 4 settembre 1260 fu combatutta tra senesi e fiorentini una famosa e cruenta battaglia che “fece l’Arbia colorata in rosso” (Dante Alighieri, Inferno, X, 85-86)[2].



   
   

Mappa Castelnuovo Berardenga | Ingrandire mappa

 

Nel territorio di Castelnuovo Berardenga

Il territorio di Castelnuovo Berardenga rientra ufficialmente nella zona vinicola del Chianti, essendo il suo territorio compreso nell'area dei Colli Senesi e in quella del Classico, una campagna interamente punteggiata da castelli, borghi fortificati, ville signorili ed edifici religiosi [4].

Monumenti e luoghi d'interesse


Ville di pregio

illa di Geggiano (Villa Bianchi Bandinelli), Castelnuovo Berardenga

Villa di Geggiano (Villa Bianchi Bandinelli), Castelnuovo Berardenga [7]

 

Il territorio comunale è punteggiato da numerose ville di pregio, costruite da c della vicina Siena:Villa di Aiola; Villa Arceno; Villa Avanzati; Villa di Catignano (o Sergardi); Villa Chigi Lucarini Saracini; Villa di Geggiano (o Bianchi-Bandinelli); Villa di Monaciano; Villa di Montegiachi; Villa Pagliaia; Villa di Sestano; Villa di Fagnano (o Terrosi-Vagnoli) e Villa di San Giovanni.

Villa Chigi Lucarini Saracini


Villa Chigi Saracini, ingresso sud, Castenuovo Berardenga, Siena

Villa Chigi Saracini, Castenuovo Berardenga, Siena [5]

 

La realizzazione della Villa Chigi Saracini, progettata agli inizi del XIX secolo dal proprietario Galgano Lucherini Saracini, portò uno stravolgimento all'assetto urbanistico del paese, con l'abbattimento della cinta muraria del castello, sostituita da un muro di contenimento; i lavori furono compiuti tra il 1820 e il 1840.[5] La proprietà nel 1877 passò, per testamento, da Alessandro Saracini Lucherini al conte Fabio Chigi Saracini e, successivamente, al di lui erede Guido Chigi Saracini Lucherini.
L'aspetto attuale del parco si deve al conte Guido Chigi Saracini, fondatore a Siena dell'Accademia Musicale Chigiana, ancora oggi attiva, che qui ospitò moltissimi artisti di fama internazionale organizzando manifestazioni musicali ed altre iniziative culturali. Egli commissionò anche allo scultore senese Vico Consorti (1902-1979) una serie di statue dedicate ai grandi musicisti da collocare nel parco, nell'intento di farne una sorta di "galleria ideale" della musica[6].



Villa Arceno

 

Villa Arceno near Castelnuovo Berardenga

Villa Arceno near Castelnuovo Berardenga [3]

 

Villa Arceno near Castelnuovo Berardenga and Siena, reached by rows of centuries-old cypress trees   Cappella di Pancole, Villa Arceno, Castelnuovo Berardenga   Il viale dei cipressi di Arceno,,vicino a Castelnuovo Berardenga e Siena

Villa Arceno near Castelnuovo Berardenga and Siena, reached by rows of centuries-old cypress trees

 

Cappella di Pancole, Villa Arceno, Castelnuovo Berardenga

 

Il viale dei cipressi di Arceno,,vicino a Castelnuovo Berardenga e Siena

Chiese e Monasteri di Castelnuovo Berardenga

Propositura dei Santi Giusto e Clemente, Pieve di Santa Maria a Pacina, Pieve di San Felice a San Felice, Pieve dei Santi Cosma e Damiano a San Gusmè, Pieve di San Giovanni Battista a Pievasciata, Pieve di Santa Maria a Villa a Sesta, Certosa di San Pietro, detta anche Certosa di Pontignano, Chiesa di San Cristoforo a Vagliagli,Chiesa di San Pietro a Canonica a Cerreto, Chiesa di Sant'Ansano a Dofàna, nei pressi di Casetta, Chiesa dei Santi Giacomo e Niccolò a Quercegrossa, Chiesa di San Giovanni Evangelista a San Giovanni a Cerreto, Chiesa di San Bartolomeo a Sestano, Cappella di San Giovanni (Villa di Arceno), Cappella di San Giovanni (Villa Chigi-Saracini), Cappella di Santa Croce (Villa Sergardi di Catignano), Cappella della Madonna del Rosario (Villa Bianchi-Bandinelli) e Monastero di San Salvatore (Badia Monastero).

Certosa di Pontignano


La certosa di san Pietro a Pontignano era una delle tre sorte nel territorio senese insieme a quella di Maggiano e a quella, oggi scomparsa di Belriguardo. Certosa di Pontignano sorse dal 1341, le mura di fortificazione risalgono al 1385. Nel 1784 il monastero fu soppresso. All'interno delle chiese si trovano affreschi di Bernardino Poccetti (Storie della Passione e Morte di San Brunone nel chiostro grande e Ultima cena nel refettorio).

 

Panorama of the ex monastery, Church and Charterhouse San Pietro a Pontignano, territory of Castelnuovo Berardenga

Panorama dell'ex Monastero, Chiesa e Certosa di San Pietro a Pontignano, territorio di Castelnuovo Berardenga [3]



Panorama of the ex monastery, Church and Charterhouse San Pietro a Pontignano   PontignanoCertosaSanPietroChiesa1   Chiostro della Certosa di Pontignano, Castelnuovo Berardenga

Panorama of the ex monastery, Church and Charterhouse San Pietro a Pontignano

 

 

San Pietro, church of the ex monastery and Charterhouse San Pietro a Pontignano, territory of Castelnuovo Berardenga

 

 

Chiostro della Certosa di Pontignano, Castelnuovo Berardenga

 

Monastero di San Salvatore a Fontebona (Badia Monastero)

 

CastelnuovoBerardengaBadiaMonasteroSanSalvatoreFontebona3.jpg

Monastero di San Salvatore a Fontebona (Badia Monastero), Castelnuovo Berardenga [3]

 

 

Pieve di Santa Maria a Pàcina

 

Pieve di Santa Maria a Pàcina, Castelnuovo Berardenga

Pieve di Santa Maria a Pàcina, Castelnuovo Berardenga [1]

 

La Pieve di Santa Maria a Pacina, uno dei più interessanti edifici altomedievali (protoromanico) della Toscana, risale probabilmente al 650 ca.
All'interno troviamo una Crocifissione e un Battesimo di Gesù in stucco, opere di artista senese di inizio Settecento; appartiene alla chiesa anche una tavola, oggi in deposito presso la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici di Siena, raffigurante la Madonna con il Bambino firmata da Andrea di Niccolò (1440 ca. - post 1514)[8].

 

 

Storia di Castelnuovo Berardenga
Le origini medioevali

Sotto nome di territorio o distretto della Berardenga si sottintendeva anche nei tempi della Repubblica senese la porzione di quello stato compresa tra le sorgenti del torrente Bozzone e quelle dell'Ambra, fra il Chianti alto e il fiume Biena sino alle Taverne d'Arbia.

Il nome deriva dalla Contea dei Berardenghi, che prese il nome da uno dei figli del conte Wuinigi (Giunigi) di Ranieri, appartenente alla popolazione dei Franchi Salii, sceso in Italia in qualità di Legato dell'Imperatore Ludovico il Pio (865), poi divenuto Governatore politico di Siena (867-881) e di Roselle (868). Egli si chiamava Berardo e questo nome, ripetuto costantemente dai discendenti, diede poi il nome anche al territorio.

Lo stipite, donde ebbe nome la contea Berardenga, parte senza dubbio da quel Castelnuovo, fondato dalla Repubblica di Siena, come punto di sorveglianza del confine verso Firenze e Arezzo, dopo una delibera datata 26 luglio 1366. In quest'epoca la parte superiore del colle venne circondata di mura affidandone la direzione a Mino Dei di Siena (1373-1374). Contemporaneamente alla fondazione fu dato a Castelnuovo uno statuto comunitativo aggregando al suo distretto i comunelli di Guistrigona, Pacina, Sestano, Ripalta, S. Giusto fuori di Castelnuovo, S. Quirico, Curina, Cerro grosso, Arceno, Orgiale, Nebbina, Vacchereccia, e Valcortese. Del castello si conserva oggi una torre e poco più.

L'antica chiesa parrocchiale di San Giusto, situata poco lontano da Castelnuovo è rammentata molto tempo prima che fosse edificato il castello, tra le filiali della vicina antichissima pieve di Pacina, nota per le prime contese fra i senesi e gli aretini sui confini diocesani risalenti al secolo VII.

Poco dopo il completamento delle mura del castello, Giovanni Acuto, alla testa di un esercito fiorentino, sopraggiunse nel 1382 assalendolo senza però successo. Di nuovo nel 1478 e 1479 il castello venne assediato dai fiorentini nel tentativo di strapparlo ai senesi. Tali eventi ed altre circostanze obbligarono i governanti della Repubblica di Siena ad aumentare le fortificazioni, che vennero messe in opera sul cadere del XV secolo, con un nuovo giro di mura, corroborate da sette torri, una sola delle quali sussiste tuttora.

L'età moderna

Nel 1511 Castelnuovo fu ceduto a Belisario Bulgarini, sotto il titolo di Potestà, al quale subentrò un individuo della famiglia Bellarmati, che tenne il castello fino al 1526, quando tornò sotto il dominio diretto di Siena.

Nel 1554 Castelnuovo Berardenga subì la sorte della madrepatria, incorporata al dominio assoluto del primo Granduca di Toscana.



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Monastero di San Salvatore a Fontebona (Badia Monastero), Castelnuovo Berardenga   Piramide montaperti   La fontana di Villa Chigi Saracini a Castelnuovo Beradegna (opera di Tito Sarrocchi

Monastero di San Salvatore a Fontebona (Badia Monastero), Castelnuovo Berardenga

 

 

Piramide di Montaperti 

 

La fontana di Villa Chigi Saracini a Castelnuovo Beradegna (opera di Tito Sarrocchi

CastelnuovoBerardengaBadiaMonasteroSanSalvatoreFontebona1   Villa Arceno near Castelnuovo Berardenga and Siena, reached by rows of centuries-old cypress trees   Capella San Giovanni Battista, Villa Chigi-Saracini, Castelnuovo Berardenga

Monastero di San Salvatore a Fontebona (Badia Monastero), Castelnuovo Berardenga

 

 

 

Villa Arceno near Castelnuovo Berardenga and Siena, reached by rows of centuries-old cypress trees

 

Capella San Giovanni Battista, Villa Chigi-Saracini, Castelnuovo Berardenga

    SanGusmeCastelnuovoBerardengaPanorama5   CastelnuovoBerardengaVillaaSestaPanorama3
   

Panorama of San Gusmè, hamlet of Castelnuovo Berardenga

 

 

Villa a Sesta, frazione di Castelnuovo Berardenga

Panorama of the ex monastery, Church and Charterhouse San Pietro a Pontignano   PontignanoCertosaSanPietroChiesa1   Chiostro della Certosa di Pontignano, Castelnuovo Berardenga

Panorama of the ex monastery, Church and Charterhouse San Pietro a Pontignano

 

 

San Pietro, church of the ex monastery and Charterhouse San Pietro a Pontignano, territory of Castelnuovo Berardenga

 

  Chiostro della Certosa di Pontignano, Castelnuovo Berardenga
Villa Chigi Saracini Lucherini, ingresso nord, Castelnuovo Berardenga        

Villa Chigi Saracini Lucherini, ingresso nord, Castelnuovo Berardenga

 

       
Villa Montechiaro, Castelnuovo Berardenga   Villa Montechiaro, Castelnuovo Berardenga   Villa Montechiaro, giardini, spianata, veduta su Siena

Villa Montechiaro, Castelnuovo Berardenga

 

Villa Montechiaro, Castelnuovo Berardenga

 

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Mario Ascheri, Nel Chianti di Siena: Castelnuovo Berardenga (2018), History of Political Institutions | www.academia.edu

[1] Photo by Anna & Michal  from Brussels, Belgium, published under a Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0) license.
[2] Fonte: itinerario nel Chianti Senese - Borghi di Toscana | www.borghiditoscana.net
[3] Foto di LigaDue, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
[4] Fonta: Sul Chianti tra colli, pievi e castelli | Visit Tuscany | www.visittuscany.com
[5] Villa Chigi Saracini, su turismo.intoscana.it. URL consultato il 18 luglio 2016.
[6] Fonte: Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze | Giardino di Villa Chigi Saracini | www.brunelleschi.imss.fi.it
[7] Foto di Sailko, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported.
[8] Fonte: Pieve di Santa Maria a Pacina, Castelnuovo Berardenga | www.eco.museisenesi.org/archivio/97

 


Bibliografia
  • Introduzione ai giardini del senese, a cura dell'Archivio Italiano dell'Arte dei Giardini, San Quirico d'Orcia, 1976.
  • I giardini del Chianti, a cura di Giuseppina Carla Romby e Renato Stopani, Firenze, 1989.
  • Il giardino rivelato, segni e labirinti nei giardini senesi, fotografie di Ilio Scali e Mauro Tozzi, ed. Il Leccio, Siena, 1995. Prefazione L'Archetipo della Natura di Ugo Sani, presidente dell'Archivio Italiano dell'Arte dei Giardini.
  • Ovidio Guaita, Le ville della Toscana, Roma, New Compton editori, 1997.
  • L'acqua nel giardino senese di AA.VV., Archivio Italiano dell'Arte dei Giardini, Quaderni dell'Archivio n. 6, 1998.
  • I giardini di Toscana, a cura della Regione Toscana, Edifir, Firenze 2001.

 

Questo articolo è basato parzialmente sull'articolo Castelnuovo Berardenga dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License.