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Pieve di Sant'Agnese in Chianti, situata a Sant'Agnese, Castellina in Chianti

Pieve di Sant'Agnese in Chianti, Castellina in Chianti [1]

 

Toacana ] Galleria di immagini  
     
   

Pieve di Sant'Agnese in Chianti, Castellina in Chianti

   
   

La pieve di Sant'Agnese in Chianti è situato a Sant'Agnese, nel comune di Castellina in Chianti, in provincia di Siena.

Architettura e patrimonio artistico

L'attuale edificio, a tre navate divise da pilastri quadrati e concluse da altrettante absidi, è situato all'interno di un complesso fortificato comprendente la chiesa, la cappella della compagnia sul fianco nord, il campanile, la canonica, il chiostro a sud e lo spazio antistante la chiesa. Tale complesso appare pressoché identico a quello raffigurato nella Pianta dei Capitani di Parte Guelfa risalente al XVI secolo[17]. Quasi tutto il complesso è stato ricostruito dopo che nel 1944 era stato distrutto.

Esterno

 
Pieve di Sant'Agnese in Chianti, situata a Sant'Agnese, Castellina in Chianti

, Castellina in Chianti [2]

 


La facciata è stata ricostruita rispettando il profilo originario così come le fiancate della chiesa, anche se la parte esposta a sud ancora presenta il paramento in alberese originale. Con le pietre recuperate sono state ricostruite anche due monofore a doppia strombatura e il portale laterale che, nell'architrave, presenta delle decorazioni simili a quelle visibili nella chiesa suffraganea di Cedda e cioè delle rosette a quattro o più punte e una croce greca.

Anche la tribuna è stata ricostruita rispettando le forme di un tempo ed è caratterizzata dalla presenza di tre absidi semicircolari, una per ogni navata; l'abside centrale, la maggiore, ha nel suo corpo tre monofore centinate mentre sulle minori vi è una piccola finestra architravata.

Interno

L'interno si presenta nella forma conferitole dopo l'ultima guerra: è stato intonacato ed è coperto a capriate. Lo spazio interno è identico alla chiesa del 1140: le tre navate sono divise da cinque arcate poggianti su pilastri e terminano nelle absidi. Caratteristica è la notevole obliquità della facciata rispetto alle navate, tanto che la navata destra ha una piccola arcata in più. Nessun capitello mostra delle decorazioni ad eccezione di un capitello posto su una colonna sulla destra che presenta un toro sormontato da un abaco quadrato. Nell'interno una Madonna col Bambino e santi di Bicci di Lorenzo.

 

 Bicci di Lorenzo, Madonna col Bambino e santi, Pieve di Sant'Agnese in Chianti, Castellina in Chianti

Bicci di Lorenzo, Madonna col Bambino e santi, Pieve di Sant'Agnese in Chianti, Castellina in Chiantii [2]

 

Campanile

Posto sul fianco meridionale, il campanile in origine doveva essere una torre di difesa. Alla base rimane la poderosa scarpatura realizzata alla fine del XIV secolo[9]. Per circa metà della sua notevole altezza è ancora presente il paramento murario originale costituito da bozze di alberese; a metà del tronco si apre una finestra architravata.

A sud del chiostro vi è un'altra possente torre, che forse aveva funzione di cassero nel quale risiedevano i pievani. Presenta un portale ad arco estradossato in stile pisano.

Pieve di Sant'Agnese in Chianti, situata a Sant'Agnese, Castellina in Chianti

, Castellina in Chianti [2]

 

Storia

Della chiesa si hanno memorie fin dal 1046 quando appare citata in una carta della Badia a Passignano[1]. La chiesa apparteneva alla diocesi di Siena e il 10 aprile 1056[2] il vescovo senese Giovanni concesse la pieve di Sant'Agnese a Tarciano (così era allora denominata) a tali Omincio, Martino e Alberto che vi fondarono una comunità di canonici che risulta ancora attiva il 3 aprile 1225[3]. Nell'XI secolo erano signori del territorio circostante sia dei laici che dei religiosi, tra i quali è rimasta testimonianza di un tale Venerello di Pietro[4] e dell'abate del monastero di Sant'Eugenio a Siena, al quale il piviere venne concesso in data 4 giugno 1081[5]. I rettori della pieve ricoprirono ruoli importanti all'interno della chiesa senese come ad esempio il pievano Bellino che nel 1108 fece da notaio in occasione di una compravendita di beni tra un sacerdote di Poggibonsi e l'abate di Marturi[6]. L'importanza della chiesa è testimoniata anche dalla nuova consacrazione della pieve che si tenne il 1º gennaio 1140 alla presenza del vescovo di Pistoia sant'Atto e del vescovo di Siena Raniero[4]; in quell'occasione il vescovo senese confermò alla pieve tutti i suoi diritti sui tributi del piviere escludendo la chiesa di Monternano ma concedendo delle terre poste nel popolo di santa Maria a Talciona[7].

Nel 1155 venne fondata dai conti Guidi la città di Podium Bonitii, posta in territorio fiorentino, e Sant'Agnese venne compresa nel suo distretto[4]; questa inclusione portò ad un conflitto di competenze tra la diocesi senese e quella fiorentina, conflitto concluso col la bolla di papa Clemente III datata 20 aprile 1189 in cui si confermò il possesso della pieve all'episcopato senese[8]. Il possesso di Sant'Agnese non interessava solo i religiosi ma anche la Repubblica di Siena e ciò portò all'
«interessamento delle autorità cittadine a mantenere, tramite i diritti diocesani, il controllo su una chiesa così importante per la sua collocazione strategica.[9]»

In occasione del Lodo di Poggibonsi, accordo sui confini tra Firenze e Siena pronunciato dal podestà poggibonsese Ogerio, il 4 giugno 1203 la pieve di Sant'Agnese veniva posta nuovamente in territorio fiorentino[4]. I senesi fecero ricorso al papa e Gregorio IX con breve dell'aprile 1230 la assegnava a Siena[10]; nel territorio assegnato ai senesi erano comprese anche le chiese poste all'interno del castello di Poggibonsi[4], chiese sulle quali il comune poggibonsese rivendicava dei diritti[11].

Come si vede la chiesa era oggetto di contese tra le due potenti città, contese che sfociarono anche in atti di guerra come quello per la conquista del vicino Castello di Monternano, ma nonostante ciò la chiesa ricavava dal suo territorio rendite economiche enormi. Il territorio a lei sottoposto comprendeva ben 23 chiese suffraganee[4] e le decime pagate lo dimostrano; nel 1276 paga 17 lire e 4 soldi senesi mentre dal 1277 al 1303 pagò sempre 20 lire[12][13]. Oltre a questo le rendite della chiesa permisero al suo pievano di poter partecipare, per dieci giorni e con sei cavalli, alla guerra che, nel maggio 1308, si combatté tra San Gimignano e Volterra, schierandosi con i sangimignanesi[4].

Nel 1378 venne irrobustita la torre campanaria dall'allora pievano Andrea Neri da San Donato in Poggio; questa notizia merita di essere citata perché ancora oggi alla base del campanile è murata una lapide in pietra che ricorda l'avvenimento e recita:
«A : D : MCCCL / XXVIII TEPOR / E: PLEBANI : D / DOMINI ADREAS / NERI : DE : SCO : DON / ATO : I : POGIO : MS : AG / P . F . DEOL . ENA +[14].»

Dal XVI secolo in poi la popolazione crebbe costantemente: nel 1551 furono censiti 124 abitanti, che divennero 308 nel 1745 e 287 nel 1833[15] ma nonostante ciò, in questo lasso di tempo, non si fecero mai lavori di ampliamento alla pieve ad eccezione del Seicento quando dopo un terremoto crollò il campanile e dopo la seconda guerra mondiale quando si dovette praticamente ricostruire quasi tutta la chiesa[16]. Attualmente presso la chiesa ha sede una casa di riposo.

   
   

Mappa Pieve di Sant'Agnese in Chianti, Castellina in Chianti | Ingrandire mappa

 

 
   

Trekking Castellina in Chianti, Fonterutoli

Anello – Fonterutoli – Tuopina – Lornano – Sietina | 19 km

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La Cipresseta di Sant'Agnese, Riserva naturale del Bosco di Sant'Agnese

La riserva naturale del Bosco di Sant'Agnese è un'area naturale protetta  istituita nel 1996. All'interno dell'area è possibile percorrere alcuni sentieri trekking.

Anello Riserva naturale del Bosco di Sant'Agnese | 8,4 km

 

Riserva naturale del Bosco di Sant'Agnese, Castellina in Chianti | Aggrandire mappa

 

La Riserva Naturale Bosco di Sant’Agnese, conosciuta per la sua splendida cipresseta naturalizzata da oltre 10 secoli, occupa una superficie di 271,00 ettari. Il cipresso – albero che oggi caratterizza e rende riconoscibile nel mondo il territorio toscano – è stato importato in Toscana in tempi remoti, probabilmente dagli etruschi. Ricco di simbologie ed usato dall’uomo per disegnare il paesaggio, in Italia si rinnova spontaneamente a Sant’Agnese, una delle due cipressete da seme italiane[3].

 

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Località Caselle Sant'Agnese, 7, 53011 Castellina in Chianti

Vini includono Sant'Agnese Chianti Classico, Abate di Sant'Agnese Chianti Classico, Cantico Merlot IGT,
Casanova Chianti Classico Riserva, Casabianca Chianti Classico Riserva DOCG, Campo Sorbaia Supertuscan IGT and Magnificent Supertuscan IGT.
+39 347 294 7007
mail: info@santagnesefarm.com
www.santagnesefarm.com

 

 

Comune di Castellina In Chianti | Storia della Pieve di Sant'Agnese in Chianti | La riserva naturale “Cipresseta di Sant’agnese”


[1] Photo by Mirella Bruni, published under a Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0) license.
[2] Bicci di Lorenzo, sec. XV, Madonna con Bambino in trono, san Biagio, santa Caterina d'Alessandria, sant'Agnese e san Nicola di Bari, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
Fonte: Gabinetto Fotografico della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze —www.catalogo.fondazionezeri.unibo.it
[3] Tratto dall'articolo La riserva naturale “Cipresseta di Sant’agnese”, dell' comune di Castellina in Chianti | www.comune.castellina.si.it

Questo articolo è basato parzialmente sull'articolo Pieve di Sant'Agnese in Chianti dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License.