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Nel 1264 le truppe di Siena, che erano in lotta con gli Aldobrandeschi, invasero la zona e incendiarono la chiesa di Santa Maria di Lamula e tutte le case vicine. La chiesa venne restaurata nel 1268 (non si sa se venne totalmente ricostruita o solo in parte), come testimonia un'iscrizione realizzata sul primo pilastro a destra dell'ingresso e che tradotta suona così: «Nell'anno del Signore 1268 nel mese di giugno al tempo del re Carlo Paganuccio fece sì che questa opera fosse portata a termine»[7].
Il re Carlo riportato sull'iscrizione era Carlo I d'Angiò, che ricevette nel 1265 dal papa l'investitura del Regno di Sicilia. Pur non essendo egli padrone di tutta l'Italia, il suo nome era nella bocca e nel pensiero di molti, e questo giustifica il fatto che sia stato citato nell'iscrizione.
Santa Maria a Lamula continuò ad essere utilizzata come pieve fino al Cinquecento, quando il fonte battesimale venne spostato nella chiesa di San Clemente a Montelaterone.
Dopo questo periodo Santa Maria a Lamula venne utilizzata come oratorio.
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Pieve di Santa Maria ad Làmulas, viso dal pozzo
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Abside della Pieve di Santa Maria a Lamula, Montelaterano
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Entrata della pieve |
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Pieve di Santa Maria a Lamula |
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Pieve di Santa Maria a Lamula, Montelaterone
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Pieve di Santa Maria a Lamula, interno, Montelaterone |
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Pieve di Santa Maria a Lamula, pietra dove secondo la tradizione la mula lasciò le sue impronte
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Pieve di Santa Maria a Lamula, Iscrizione sul primo pilastro a destra dell'ingresso |
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Architettura
La costruzione, in parte ricostruita tra il 1935 e il 1943, si presenta in stile romanico, caratterizzato dalla muratura in blocchi di trachite (pietra locale), da una pianta a tre navate terminante con tre absidi semicircolari e un tetto coperto da capriate di legno.
Tradizioni e folclore
La pieve è legata ad una leggenda secondo cui una mula si inginocchiò davanti al portale della pieve, per rendere omaggio alla statua della Madonna, lasciando miracolosamente le sue impronte sulla pietra[8]. Le impronte delle ginocchia della mula sono ancora oggi visibili sulla pietra di fronte all'ingresso.
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Galleria fotografica Monte Amiata e Montelaterone
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Monte Labbro |
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Monticello Amiata
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Cassero senese in Montelaterone, Arcidosso |
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Montelaterone, Arcidosso
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Chiesa della Madonna delle Grazie (Madonna della Misericordia), Montelaterone
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Montelaterone
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Note
- Gino Ambrogi, Arcidosso e i conti Aldobrandeschi, Roma, Scuola Tipografica Salesiana, 1928, p. 29.; Lilia Marri Martini, S. Maria ad Lamulas, in Bollettino Senese di Storia Patria, vol. 17, Siena, Stabilimento Arti Grafiche Lazzeri, 1939, p. 1.
- AA.VV., Le chiese di Arcidosso e la Pieve di Lamula, a cura di Carlo Prezzolini, Siena, Edizioni Periccioli, 1985, p.21.;Kurze Wilhelm (a cura di), Codex diplomaticus Amiatinus: Urkundebuch der Abtei S. Salvatore am Monteamiata. Von den Anfängen bis zum Regierungsantritt Papst Innozenz III. (736-1198) / im Aufrag des Deutschen Historischen Instituts in Roma bearb. Von Wilhelm Kurze., Vol. I, II, IV, Tübingen, 1974-1982-1998, p.280.
- Ceccarelli Bonelli Fiora, La pieve di S. Maria ad Lamulas presso Montelaterone (GR), Siena, Cantagalli, 1982, pp. 14- 15.; Emanuele Repetti, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Roma, 1972.
- AA.VV., Le chiese di Arcidosso e la Pieve di Lamula, a cura di Carlo Prezzolini, Siena, Edizioni Periccioli, 1985, p.23.
- AA.VV., Le chiese di Arcidosso e la Pieve di Lamula, a cura di Carlo Prezzolini, Siena, Edizioni Periccioli, 1985, p.24-25.
- Emanuele Repetti, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Roma, 1972.
- Fiora Ceccarelli Bonelli, La pieve di S. Maria ad Lamulas presso Montelaterone (GR), Siena, Cantagalli, 1982, pp. 18- 19.
- Ambrogio Paganucci, Montelaterone e la sua Pieve, Siena, Cantagalli, 1967, pp. 13.
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Bibliografia
- Gino Ambrogi, Arcidosso e i Conti Aldobrandeschi, Roma, Scuola Tipografica Salesiana, 1928.
- Fiora Ceccarelli Bonelli, La pieve di S. Maria ad Lamulas presso Montelaterone (GR), Siena, Cantagalli, 1982.
- Maria Grazia Celuzza (a cura di), Guida alla Maremma antica – Da Vulci a Populonia, dal Monte Argentario al Monte Amiata, Siena, Nuova Immagine, 1993.
- Claudia Cinquemani Dragoni, Sacre Geometrie Simboli e Culti Pagani nella Pieve di Santa Maria ad Lamula- Le Antiche Dogane Aldo Sara ed.
- http://www.duepassinelmistero.com/Lamula.htm
- Ippolito Corridori, Arturo Santioli, L'Amiata – Turismo, storia arte, Siena, Cantagalli, 1987.
- Carlo Citter (a cura di), Guida agli edifici sacri della Maremma – Abbazie, monasteri, pievi e chiese medievali della provincia di Grosseto, Siena, Nuova Immagine, 1996.
- Lilia Marri Martini, S. Maria ad Lamulas, in "Bollettino Senese di Storia Patria", vol. 17, 1939, Siena, Stabilimento Arti Grafiche Lazzeri.
- Italo Moretti (a cura di), Romanico nell'Amiata – Architettura religiosa dall'XI al XIII secolo, Firenze, Salimbeni, 1990.
- Nello Nanni, Il Castello di Arcidosso e la Valle dell'Ente nella formazione dell'Amiata medievale, Grotte di Castro, Ceccarelli, 1999.
- Ambrogio Paganucci, Montelaterone e la sua pieve, Siena, Cantagalli, 1967.
- Agostino Petri, Compendio di notizie storiche sulla immagine e pieve di Lamulas, e sul Castello di M. Laterone, compilato nella straordinaria ricorrenza del 15 agosto 1853: quando quella insigne, e prodigiosa immagine in solenne processione a quel castello trasportavasi, Firenze, Tipografia del Carcere alle Murate, 1853.
- Carlo Prezzolini (a cura di), Le chiese di Arcidosso e la Pieve di Lamula, Siena, Edizioni Periccioli, 1985.
- Emanuele Repetti, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Roma, 1972, ed. on-line: https://web.archive.org/web/20110405200820/http://www.archeogr.unisi.it/repetti/index.html .
- Bruno Santi (a cura di), Guida storico-artistica alla Maremma – Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Siena, Nuova Immagine, 1995.
- Wilhelm Kurze (a cura di), Codex diplomaticus Amiatinus: Urkundebuch der Abtei S. Salvatore am Monteamiata. Von den Anfängen bis zum Regierungsantritt Papst Innozenz III. (736-1198) / im Aufrag des Deutschen Historischen Instituts in Roma bearb. Von Wilhelm Kurze, Tübingen, 1974-1982-1998, Vol. I, II, IV.
- Claudia Cinquemani. La Luce della Dea.iaggio tra Lamula e dintorni. Grosseto, pellegrinideisimboli, 2013.
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Podere Santa Pia |
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Podere Santa Pia, terrazza |
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Montegiovi
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Montegiovi, and light powder snow on the shoulders of Monte Amiata
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Cicloturismo nella Maremma in Toscana | 35 Percorsi ciclistici
19. I tre passi - 30.7 km
ARCIDOSSO - MONTELATERONE - BIVIO MONTICELLO AMIATA - LOCALITÀ ALTETA - BIVIO MONTE AQUILAIA - VALICO BUCETO - BIVIO MONTE LABBRO - LOCALITÀ MERIGAR - LOCALITÀ AIOLE - ARCIDOSSO
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[1] Foto Alienautic, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported.
[2]Santi, op. cit., pp. 212-213.
[3] Carlo Prezzolini, Le chiese di Arcidosso e la pieve di Lamula, Siena, Edizioni Periccioli, 1985, pp. 39-67.
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