Duccio di Buoninsegna, Maestà del Duomo di Siena (1308-1311)

La Maestà del Duomo di Siena era la pala d'altare della Cattedrale senese, dipinta tra il 1308 e il 1311 dall'iniziatore della scuola senese Duccio di Buoninsegna. È il capolavoro dell'artista ed uno dei dipinti più importanti dell'arte pre-rinascimentale italiana. L'opera si trova oggi collocata nel Museo dell'Opera Metropolitana.

Il lato principale, quello originariamente rivolto ai fedeli, era dipinto con una monumentale Vergine con Bambino in trono, circondata da un'affollata teoria di santi e angeli su fondo oro.

L'iconografia, alla cui definizione collaborò forse il domenicano Ruggero da Casole, vescovo di Siena dal 1307 al 1317, si inserisce in un programma di celebrazione della Vergine avviato con la vetrata dell'oculo nell'abside della cattedrale di Siena e ampliato in seguito con l'esecuzione di quattro tavole per gli altari della crociera: l' Annunciazione e santi di Simone Martini e Lippo Memmi (1333), la Presentazione al tempio di Ambrogio Lorenzetti (1342), ambedue alla Galleria degli Uffizi di Firenze, la Natività della Vergine di Pietro Lorenzetti ( 1342, Siena, Musea dell'Opera del Duomo) e la Natività di Cristo di Bartolomeo Bulgarini (1351 circa, Cambridge, Mass., Fogg Art Museum). Il duomo senese, peraltro, è dedicato all'Assunta e la stessa città fu consacrata alla Madonna fin dalla vittoria contro i guelfi a Montaperti nel 1260. Il rapporto attivo dei senesi con la loro celeste protettrice è ribadito dall'iscrizione sul gradino, dettata o almeno ispirata dalle autorità cittadine, che implora da Maria pace per Siena e vita per il pittore [2].