Si eleva in dal palazzo vecchio del Podestà. La massiccia mole della torre Rognosa emerge dall'isolato a est di piazza Duomo, nel lato opposto alla Collegiata. È awiluppata, in basso, da attività commerciali, da una loggia e da ambienti interrati; tra i piani primo e secondo è inglobata da edifici abitativi, dal teatro dei Leggieri e da un albergo[3]. La Torre Rognosa, detta anche torre dell'Orologio o torre del Podestà, è una delle più alte e meglio conservate di San Gimignano.
Torre La Rognosa, San Gimignano [2]
Storia e descrizione
Eretta verso il 1200, appartenne alla famiglia Gregori e agli Oti. È alta quasi 52 metri ed è la seconda torre più alta della cittadina, dopo la Torre Grossa (54 m).
Il nome di "Rognosa" deriva dal fatto che, dopo il trasloco del podestà, fece da carcere, per questo era visitata da chi aveva "rogne".
Fin dal 1220 la torre, proprietà dei Gregorio. I Gregorio appartengono alla prima borghesia sangimignanese che si affermò dal XII secolo. La loro decadenza economica è sancita dalla vendita della torre agli Oti nell 1243.
Le torri di San Gimignano: Campanile della Collegiata, Torri degli Ardinghelli, Torre dei Becci, Torre Campatelli, Torre Chigi, Torre dei Cugnanesi, Torre del Diavolo, Torre Ficherelli o Ficarelli, Torre Grossa, Torre di Palazzo Pellari, Casa-torre Pesciolini, Torre Pettini, Torre Rognosa, Torri dei Salvucci.
In alcuni testi il numero delle torri è ridotto da 16 a 14: in genere vengono tolte dal conteggio il campanile della Collegiata e la Casa-Torre Pesciolini che hanno caratteristiche diverse dalle altre.
Nel 1248 la torre Rognosa è indicata come limite di altezza invalicabile nella costruzione di una torre dei Salvucci (Pecori, 1853, pp. 122, 563). Il primato in altezza della Rognosa è ribadito dal comune, negli statuti del l255 (Pecori, 1853, p. 581 ), che riprendevano norme vigenti da quattro decenni; anche per la stessa Rognosa si stabiliva che non avrebbe potuto superare l'altezza già raggiunta, testimoniando così che talvolta torri esistenti venivano sopralzate[3].
Cella campanaria alla sommità della torre Rognosa, San Gimignano [2]
Nell'1794 il palazzo venne nuovamente trasformato con un progetto di Francesco Marinelli, che realizzò l'attuale teatro dei Leggieri, modificando un preesistente teatro costruito nella prima metà del XVI secolo. Platea, palchetti e palcoscenico furono sostanzialmente ricavati nell'area soprastante la loggia[3].
San Gimignano, città delle torri, galleria fotografica
San Gimignano, Manhattan mediaevo
San Gimignano, UNESCO World Heritage Site
San Gimignano, città delle torri
La Rognosa vista dalla Torre Grossa
La Rognosa, il Palazzo vecchio del Podestà e il Teatro dei Leggieri
Palazzo vecchio del Podestà e la Rognosa
Palazzo vecchio del Podestà
Bibliografia
Toscana. Guida d'Italia ("Guida rossa"), Touring Club Italiano, Milano, 2003.
Ivo Ceccarini, S. Gimignano, i fatti principali della storia urbanistica, 1988
Luigi Pecori, Storia della terra di San Gimignano, Tipografia Galileiana, Firenze 1853
[1] Photo by Sailko, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported [2] Photo by Terry Clinton, published under a Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic(CC BY-NC-ND 2.0) license. [3] Luca Giorgi, Pietro Matracchi, Le torri di San Gimignano. Architettura, città, restauro | The towers of San Gimignano. Architecture, town, restoration. DIDApress, Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Architettura, 2019, p.95-96.