Il Castello di Palazzo al Piano è situato nel comune di Sovicille, su di una altura posta sotto il poggio di Caprazzoppa, nella Montagnola Senese, lungo la strada statale 541, Traversa Maremmana, che, da Colle di Val d'Elsa conduce alla colonna di Montarrenti.
Storia e descrizione
In origine la struttura, medievale, era chiamata Castello Balbiano, poi mutuata in Palpiano, ma l'attuale edificio venne ricostruito al XIX secolo. Il castello viene citato in alcuni documenti risalenti al XII secolo, tra questi una bolla del 1156 con cui viene confermato tra i privilegi della pieve di Radicondoli. Della struttura originaria fanno attualmente parte solo il basamento, ed il lato est.
Da sempre appartenuto alla nobile famiglia senese dei Lucarini, fu ceduto dal conte Palatino Alcibiade Lucarini con un testamento del 15 dicembre 1644, al figlio adottivo Francesco Lucarini Bellanti e a sua volta al di lui figlio Alcibiade Lucarini Bellanti e al figlio adottivo Galgano Lucarini Saracini, con l'obbligo di mantenere in perpetuo, per tutta la discendenza, il cognome e l'arma dei Lucarini, come risulta dal testamento redatto il 4 gennaio 1719 dal notaio Francesco Capezzi di Siena.
Dalla famiglia Lucarini Saracini viene ceduto per via ereditaria alla famiglia Chigi Lucarini Saracini che con Fabio (1848-1906) assunse appunto il nome di Chigi-Lucarini-Saracini, ed attualmente è di sua proprietà, così come lo sono i terreni che lo circondano e il vicino castello di Montarrenti, in Provincia di Siena. L'Amministrazione provinciale, che ha affidato in gestione la struttura, ha effettuato una ristrutturazione, ancora in corso per il recupero completo del complesso da destinare ad Accademia per l'alta formazione turistica. Sono stati pertanto ristrutturati gli spazi interni da adibire a camere, sale riunioni e spazi comuni. È prevista inoltre la realizzazione di una zona per la ristorazione e una sala convegni. Un secondo stralcio di lavori prevede la ristrutturazione degli edifici adiacenti al castello e la realizzazione di servizi e aule per la didattica. Tutto il progetto dell'Amministrazione provinciale rientra in un contesto più ampio che prevede la valorizzazione, non solo turistica, del territorio della Montagnola senese.
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