Il castello di Capraia è situato nel comune di Sovicille, in provincia di Siena.
Le origini e la famiglia Ardengheschi
Le prime testimonianze del castello risalgono al 1º dicembre 731, quando il castaldo di re Liutprando, Warnefrido, stipulò l'atto di fondazione del monastero di S. Eugenio presso Siena e tra i beni assegnati alla nuova istituzione, figurava anche il castello di Capraia nella corte di Orgia.
Il sito di Capraia, di particolare rilevanza strategica, sorse sulla fine del secolo XII ad opera dei conti Ardengheschi per difendere i loro possessi.
Ciò avvenne trasgredendo all'editto del Barbarossa del 1158, secondo il quale non si dovevano erigere rocche o fortezze nel territorio senese. E proprio i senesi, forti di questa disposizione, ne chiesero la demolizione agli Ardengheschi. Questo è indice della preoccupazione del Comune di Siena di limitare il potere sempre crescente della famiglia che stava progressivamente espandendosi e poteva, potenzialmente, costituire un pericolo per la sovranità dello Stato senese.
Secoli XII - XVI
L'ingiunzione pare non abbia avuto seguito, dato che alcuni documenti ne attestano l'esistenza verso la metà del Duecento.
Nel 1275 il castello di Capraia e la sua corte, appartenevano ormai agli Incontri, nobile famiglia di Siena e di Volterra, mentre nel 1278 il proprietario risultava essere Andrea Tolomei.
Nei giorni 20 e 21 agosto 1313, il castello, ben munito e presidiato, dovette far fronte agli attacchi delle truppe di Arrigo VII, mentre tutte le vicine rocche e castelli furono costretti a cedere alla schiacciante forza di quelle truppe inferocite. Solo Capraia e Sovicille seppero resistere agli assalti.
Nel 1315 il castello fu acquistato dalla famiglia senese dei Petroni. Attraverso poi ad altri passaggi di proprietà a noi non noti, Capraia pervenne in mani della famiglia Giunti che lo possedeva alla metà del Cinquecento, all'epoca cioè della Guerra di Siena.
|