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Crete Senesi | San Giovanni d'Asso
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San Giovanni d'Asso è una frazione del comune di Montalcino, nella provincia di Siena.
Sorge al centro delle Crete Senesi lungo il torrente Asso, da cui prende il nome.[5] Fino al 31 dicembre 2016 è stato un comune autonomo di 901 abitanti[6].
Territorio
Il territorio di San Giovanni d'Asso copre la zona centro-meridionale delle Crete Senesi, raggiungendo il confine settentrionale della Val d'Orcia.[7]
Il paesaggio è caratterizzato da vari rilievi collinari con vasti e aridi terreni argillosi e con boscaglie nei pressi dei numerosi corsi d'acqua, prevalentemente ruscelli e piccoli torrenti;[8] il più rilevante di questi è il torrente Asso, lungo 35 km, che nasce nei pressi di Casabianca, frazione di Trequanda a nord-est di San Giovanni d'Asso, scorre nei pressi del paese costeggiando la strada provinciale 14 Traversa dei Monti fino a Torrenieri, per poi sfociare nell'Orcia.[5]
Origini del nome
Il nome San Giovanni d'Asso proviene dall'unione di due nomi: quello del santo a cui è dedicata la chiesa parrocchiale, ovvero San Giovanni Battista e quello del torrente Asso, affluente dell'Orcia, che scorre alle pendici del colle sul quale si trova il paese.[9]
Storia
All'interno dei confini del territorio dell'ex comune di San Giovanni d'Asso sono state rinvenute testimonianze di insediamenti etruschi nella zona di Lucignano d'Asso e Monterongriffoli, e nella stessa area anche reperti di epoca romana, riconducibili alla presenza di templi.[8]
Tra la fine del V e l'inizio del VI secolo sorse, lungo l'attuale tratto della strada provinciale 14 Traversa dei Monti che collega il capoluogo a Torrenieri, un importante centro religioso, la pieve di San Pietro a Pava, che viene citata per la priva volta nel 714-715 tra le pievi contese tra il vescovo di Arezzo e quello di Siena; successivamente sorse una seconda pieve nei pressi di quella più antica, dedicata alla Madonna e individuata con l'attuale chiesa della Natività di Maria a Pieve a Salti, che dal IX secolo sostituì San Pietro a Pava in seguito ad un crollo di quest'ultima.[10]
Nel Medioevo iniziò a nascere il vero e proprio paese: già nel 714 è documentata l'esistenza della chiesa di San Pietro in Villore e, fino al 1178, il paese fu conteso fra il vescovo di Arezzo e quello di Siena, che poi ebbe la meglio.[11] Inoltre, nel XIII secolo il castello venne notevolmente ampliato dai Petroni, poi ristrutturato dai Pannilini che ne conservarono la proprietà fino lo scorso secolo.[12]
Il 2 giugno 1777 entrò in vigore il Regolamento particolare con cui le comunità di San Giovanni d'Asso, Lucignano d'Asso, Monterongriffoli e Vergelle vennero unite, per volere del granduca di Toscana Pietro Leopoldo, dal punto di vista economico, sociale e amministrativo, andandosi a formare il primo nucleo del comune.[13]
Il 1º giugno 1877 venne approvato, dalla Camera Regia, il disegno di legge proposto dal deputato fiorentino Bonaventura Chigi Zondadari con cui Montisi e Montelifré, frazioni fino ad allora di Trequanda, entrarono a far parte del territorio di San Giovanni d'Asso;[14] la legge diventò effettiva dal 1 gennaio 1878, con la firma del re Vittorio Emanuele II.[15]
Il 1º gennaio 2017, in seguito ad un referendum che ha avuto luogo nei due comuni, il territorio di San Giovanni d'Asso è entrato a far parte di quello di Montalcino; il nuovo comune ha mantenuto la denominazione di Montalcino.[16]
Monumenti e luoghi d'interesse
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Architetture civili
Castello
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Panorama San Giovanni d'Asso [1]
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Il castello di San Giovanni d'Asso è situato nel nucleo antico del centro abitato, sul versante opposto rispetto alla pieve di San Giovanni Battista, di fianco alla chiesa della Misericordia.
L'edificio, costituito da tre corpi di fabbrica uniti fra di loro, venne costruito a più riprese tra il 1100 e la prima metà del XV secolo; particolare importanza rivestono i lavori condotti dalla famiglia Petroni, che acquisì il castello all'inizio del XIV secolo. Nell'anno 1539 Benedetto del fu Giovanni di Benedetto Martinozzi vendette il palazzo (già Castello), le terre e i diritti su San Giovanni d'Asso a Giulio Pannilini[28]. La famiglia Pannilini ne conservò il possesso fino agli inizi del secolo scorso. In seguito ad importanti interventi di restauro, terminati nel 1999, ospita sia gli uffici dell'amministrazione comunale, svolgendo il ruolo di casa comunale, sia il Museo del Tartufo.[29]
La facciata principale del castello è rivolta verso settentrione e vi si accede da piazza Antonio Gramsci, ed è caratterizzata dal portone d'ingresso con arco ogivale senese; un secondo ingresso si trova sul fianco orientale, che dà su piazza Vittorio Emanuele II, nel cuore del borgo antico. Le due entrate sono unite da due rampe di scale passanti per il cortile, caratterizzato da un alto portico su pilastri ottagonali sormontato da un loggiato.[30]
L'ambiente più importante del palazzo è la Sala del caminetto, con accesso sul cortile e ampie bifore lungo la fiancata occidentale; essa prende il nome dall'ampio caminetto che si apre al centro della parete sud, dirimpetto al lavabo marmoreo del XVII secolo. Le pareti sono decorate con affreschi realizzati tra la fine del XVI secolo e l'inizio del XVII da un pittore della cerchia di Ventura Salimbeni raffiguranti una grottesca che corre poco sotto il soffitto e tre stemmi di importanti membri della famiglia Pannilini e delle relative consorti.[12]
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Castle San Giovanni d'Asso, seen from the south
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San Giovanni d'Asso
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Castle San Giovanni d'Asso
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Il Diamante delle Crete Senesi
Il Diamante bianco viene celebrato come da tradizione nel mese di novembre grazie alla Mostra mercato del tartufo bianco delle crete senesi.
L’evento, organizzato dall’Associazione Tartufai Senesi, celebra l’unione tra Orcia DOC e tartufo con degustazioni al museo e la Gran Cena.
Stracciatella in brodo con tartufo bianco delle Crete Senesi è un piatto tipico del territorio.
Architetture religiose
Pieve di San Giovanni Battista
La pieve di San Giovanni d'Asso è la chiesa principale del paese, sede dell'omonima parrocchia, appartenente alla diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, che si estende sul capoluogo e la località di Lucignano d'Asso.
L'edificio risale ai primi decenni del XIV secolo, dopo che la famiglia Petroni acquisì la proprietà del paese; sede di parrocchia dal 1492 e pieve dal 1539, venne restaurata nel XVII secolo dalla famiglia Pannilini, che si occupò anche di sistemare all'interno della chiesa le reliquie donate dal cardinale Riccardo Petroni. Nuovi restauri sono stati condotti nei secoli XIX e XX.[17]
Nella semplice facciata a capanna, preceduta da un sagrato, si aprono il piccolo rosone circolare ed il portale sormontato da una semplice lunetta vuota. All'interno la chiesa è a navata unica con soffitto a travi lignee sorretto da archi a tutto sesto che dividono l'ambiente in più campate. Il presbiterio, riorganizzato con nuovi arredi di alcun pregio artistico dopo il Concilio Vaticano II, è dominato dalla seicentesca ancona, all'interno della quale sono custodite le reliquie di vari santi donate dal cardinale Riccardo Petroni, fra le quali quelle di San Pietro apostolo, San Giovanni Evangelista e Santa Caterina da Siena.[18]
San Pietro in Villore in San Giovanni d'Asso
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Chiesa di San Pietro in Villore a San Giovanni d'Asso, Siena
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San Giovanni d'Asso, chiesa di San Pietro in Villore, campanile |
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Interior of the Chiesa di San Pietro in Villore |
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San Pietro in Villore a San Giovanni d'Asso, il fianco destro
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Chiesa di San Pietro in Villore a San Giovanni d'Asso, in provincia di Siena |
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Interno della Chiesa di San Pietro in Villore |
La chiesa di San Pietro in Villore, fino al 1492 chiesa parrocchiale del paese, è situata al di fuori dell'antico centro abitato, nei pressi di piazza Antonio Gramsci.
Citata già nel 714-715 in merito alla disputa delle pievi tra il vescovo di Siena e quello di Arezzo e nuovamente negli anni 833-883 in documenti della diocesi di Arezzo, risale, nelle forme attuali, al XII secolo, con alcune aggiunte, tra le quali il campanile, dovute al restauro conservativo dell'inizio del XX secolo.[19] Esternamente la chiesa è caratterizzata dalla facciata a capanna, che nella parte inferiore presenta le tracce dell'originaria presenza di un nartece poggiante su colonnine. Al centro, al di sotto del rosone circolare, si apre il portale, i cui stipiti sono scolpiti con motivi geometrici. All'interno, l'ambiente si articola in un'unica navata, con due campate coperte con volta a crociera; nella parete di fondo si apre l'abside semicircolare, ospitante l'altare e la copia di un Crocifisso del XII secolo, già nella chiesa e attualmente nella Pinacoteca Nazionale di Siena.[20] In corrispondenza della seconda campata, al di sotto del pavimento, vi è la cripta, con orientamento trasversale rispetto al resto della chiesa, divisa in tre navatelle da colonnine con capitelli geometrici.[21]
Nella chiesa si trovava il Trittico della Madonna col Bambino e i santi Pietro e Paolo, opera di Ugolino di Nerio (1320-1325 circa), attualmente facente parte della Collezione Contini Bonacossi della Galleria degli Uffizi a Firenze.[22][23]
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San Pietro in Villore in San Giovanni d'Asso, cript
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Chiesa della Misericordia
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La chiesa della Misericordia, dedicata a Sant'Antonio Abate, prende il nome dall'omonima confraternita laicale, fondata nel 1854, della quale costituisce l'oratorio.[24]
L'edificio attuale, situato nel borgo antico, dirimpetto alla pieve di San Giovanni Battista, venne costruito nel 1854 dall'allora pievano Girolamo Marsili in luogo di una più antica cappella, come sede della nuova confraternita.[25]
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La chiesa, in stile neoclassico, presenta all'esterno una slanciata facciata, caratterizzata dalla bicromia originata dall'alternarsi di elementi decorativi in mattoni rossi all'intonaco chiaro della parete; nella parte inferiore, tra due coppie di lesene, si apre il portale, sormontato dallo stemma della confraternita, mentre in quella superiore, leggermente più stretta rispetto alla precedente e a quest'ultima raccordata tramite due volute laterali, vi è una finestra rettangolare. L'interno è a navata unica di tre campate, coperta con volta a botte e terminante con un'abside poligonale, all'interno della quale vi è l'altare in stucco dipinto a finto marmo, con alle sue spalle una nicchia contenente la statua del santo dedicatario.[25]
Chiesa della Madonna del Tribbio
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Chiesa della Misericordia, facciata
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La chiesa di Santa Maria delle Grazie, anche detta della Madonna del Tribbio, si trova fuori dall'abitato di San Giovanni d'Asso, lungo la strada per Asciano, all'esterno del cimitero.
Ricostruita tra il novembre 1816 e il 1818 in luogo di una cappella della fine del XVI secolo, venne gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale e successivamente restaurata.[26]
All'esterno, la chiesa presenta una semplice facciata a capanna in mattoni rossi, terminante con un timpano triangolare poggiante su due lesene, che incorniciano il portale con cornice e timpano semicircolare marmorei. L'interno è a navata unica di due campate coperta con volta a botte lunettata; essa termina con l'abside poligonale, al centro della quale vi è l'altare in stucco, con mensa poggiante su due colonnine, sormontato dall'ancona un tempo ospitante la pala Madonna con Bambino, Santa Caterina e San Giovanni Battista di Bartolomeo Neroni (prima metà del XVII secolo), attualmente nel Museo diocesano d'arte sacra di Pienza.[27]
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Mappa San Giovanni d'Asso | Ingrandire mappa
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Piazza Antonio Gramsci
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La piazza principale di San Giovanni d'Asso è piazza Vittorio Emanuele II. Questa è situata al centro nel nucleo antico del paese ed è caratterizzata dalla forma allunga; su di essa si affacciano a ovest il castello e la chiesa della Misericordia, a est, preceduta da un sagrato, la pieve di San Giovanni Battista.
Nel punto in cui via delle More diventa via XX Settembre, ambedue facenti parte del tratto urbano della strada provinciale 60 del Pecorile, si trova piazza Antonio Gramsci, che unisce il borgo antico a quello moderno. L'attuale assetto della piazza risale al 2004-2007, quando è stata riorganizzata su progetto dello studio Tetractis Progetti; la parte pedonalizzata è caratterizzata dalla pavimentazione in cotto, con panchine ed elementi decorativi geometrici in marmo. Sulla piazza si affaccia la facciata settentrionale del castello.[33]
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Piazza Antonio Gramsci a San Giovanni d'Asso
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Bosco della Ragnaia
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« Se Non Qui, Dove? »
(Motto del Bosco)
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Il Bosco della Ragnaia è un bosco-giardino situato a nord-ovest del paese, lungo la strada verso Asciano e l'abbazia di Monte Oliveto Maggiore.[34]
Il parco, che copre circa 9 ettari, è opera dell'artista Sheppard Craige che, dal 1996, continua ad ampliarlo e ad abbellirlo. Fra le sculture più importanti all'interno del Bosco della Ragnaia vi sono l'Altare dello Scetticismo, l'Oracolo di Te stesso e il Centro dell'Universo, facenti parti di un disegno che non vuole basarsi su un senso preciso, ma essere aperto a tutte le possibili interpretazioni.[35]
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Bosco della Ragnaia
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Strada bianca di Pieve a Salti
La Strada bianca di Pieve a Salti (strada provinciale 75) collega San Giovanni d'Asso a Buonconvento, congiungendosi alla strada provinciale 14 Traversa dei Monti nel tratto tra il paese e Torrenieri. Il percorso interessa il territorio delle Crete Senesi compreso tra la valle dell'Asso e la valle dell'Ombrone, caratterizzato da una natura rimasta pressoché incontaminata. Lungo il percorso si incontrano gli abitati di Pieve a Salti, nel comune di Montalcino, e Percenna, nel territorio di Buonconvento.[2]
Montalcino
Dal primo gennaio 2017 è operativo il nuovo Comune di Montalcino, nato dalla fusione dei comuni di San Giovanni d'Asso e Montalcino. Il nuovo comune si chiama solo Montalcino.
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Comune San Giovanni d'Asso | Official website
Nuovo sito Comune di Montalcino
Traveling in Tuscany | Collegium Vocale Crete Senesi
l Diamante delle Crete Senesi | Il Museo del Tartufo
Museo del Tartufo
Piazza Antonio Gramsci 1
San Giovanni d'Asso
www.giostradisimone.it
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#poderesantapia Monte Amiata, vista da San Giovanni d'Asso, bellissimo panorama
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Crete Senesi
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Crete Senesi presso Asciano
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Monte Oliveto Maggiore |
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Deserto di Accona |
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Mappa Crete Senesi
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Il Treno Natura
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Il centro abitato è servito dall'omonima stazione ferroviaria posta lungo la ferrovia Asciano-Monte Antico, chiusa al traffico passeggeri dal 1994 e dallo stesso anno, a cura della FVO - Ferrovia della Val d'Orcia fino al 2011, poi della provincia di Siena, utilizzata a scopo turistico per le corse del Trenonatura, con rotabili d'epoca.[48]
La stazione, chiusa al regolare traffico viaggiatori e unicamente servita dalle corse del Trenonatura, è situata ad una quota inferiore rispetto al centro storico di San Giovanni d'Asso, lungo l'omonima strada che parte dalla confluenza della strada provinciale 60 del Pecorile nella strada provinciale 14 Traversa dei Monti. Un tempo dotata anche di scalo merci e binario di raddoppio, attualmente consta in un unico binario passante con fabbricato viaggiatori e servizi igienici.
Il Treno Natura
Il Trenonatura è un treno turistico che si svolge sulla linea Asciano – Monte Antico, chiusa al servizio viaggiatori dal 1994.
Gli eventi sono realizzati grazie alla collaborazione tra Rete Ferroviaria Italiana, l'Associazione Toscana Treni Storici Italvapore, Trenitalia ed al supporto economico della Provincia di Siena e del Parco Artistico Naturale e culturale della Val d'Orcia.
Programma | www.terresiena.it
Mostra del Tartufo Bianco op 11/12 november en 18/19 november 2017 in San Giovanni d’Asso
Treno
12 NOVEMBRE > SAN GIOVANNI D'ASSO - MONTALCINO
MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO BIANCO
Tutti a corte di sua maestà il tartufo
TRENO A VAPORE - Via Buonconvento - Monte Antico - Asciano
Locomotiva a vapore + 5 carrozze "centoporte"
PROGRAMMA COMPLETO 19 NOVEMBRE > SAN GIOVANNI D'ASSO - MONTALCINO
MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO BIANCO
Sapori, assaggi, profumati souvenir
Treno a vapore all'andata e Diesel d'Epoca al ritorno
PROGRAMMA COMPLETO
Più informazione | www.trenonatura.terresiena.it
Ferrovia Turistica della Val d'Orcia | La Maggiolata
Il Trenonatura | Ferrovia Turistica della Val d'Orcia
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La stazione di San Giovanni d'Asso lungo la linea ferroviaria Asciano-Monte Antico
Stazione San Giovanni d'Asso
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La Casa Vacanze Podere Santa Pia è un sogno che diventa realtà. Partendo da Montalcino e viaggiando in direzione di Monte Amiata, si arriva nel cuore delle nostre colline dove si trova l'abbazia di Sant’Antimo, e vicino da Castiglioncello Bandini, il magnifico Podere Santa Pia. Qui trovate il piacere della quiete e la bellezza della natura toscana.
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Bibliografia
Emanuele Repetti, Dizionario Geografico, Fisico e Storico della Toscana, vol. 1, Firenze, E. Repetti, 1833
Pietro Rossi, Documenti e statuti del castello di Montisi (1197-1552), Siena, Tip. e lit. sordo-muti di L. Lazzeri, 1990
AA.VV., La chiesa di S. Pietro in Villore ed altre emergenze architettoniche del territorio di S. Giovanni d'Asso, Siena, Università degli Studi, 1981
Carlo Prezzolini, Chiesa di S. Giovanni d'Asso e Montisi in età moderna, in Bullettino senese di Storia Patria, XCII, Siena, Accademia senese degli Intronati, 1985, ISBN non esistente.
Touring Club Italiano (a cura di), Toscana, Milano, Touring Editore, 1997, ISBN 88-365-0948-7
Giò Pozzo, Guida alle città del tartufo, Milano, Touring Editore, 2000, ISBN 88-365-1831-1
Mario Brogi, Michelangelo Lorenzoni, L'archivio comunale di San Giovanni d'Asso (PDF), Siena, Cantagalli, 2010, ISBN non esistente.
Franco Paturzo e Gianni Brunacci, Le pievi aretine: la millenaria storia di un territorio, Arezzo, Letizia, 2012, ISBN 978-88-95520-22-3.
[1] Foto di Vignaccia76, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported [2]
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Questo articolo è basato parzialmente sull'articolo San Giovanni d'Asso dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation Licen |
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