Orbetello si trova al centro dell'omonima laguna, delimitata a nord dal tombolo della Giannella, e a sud dal tombolo della Feniglia. La laguna e i due tomboli, oltre alla diga artificiale, rappresentano un continuum che salda il Monte Argentario alla terra-ferma, dalla quale in epoche remote era separato da uno stretto braccio di mare.
Cenni storici
La città sorge su un preesistente insediamento etrusco, le cui tracce si possono vedere nelle mura che in alcuni tratti ancora circondano Orbetello.
A metà del IV secolo a.C. l’insediamento di Orbetello venne fortificato con una possente cinta muraria, della quale sono ancora visibili alcuni tratti, riutilizzati come fortificazioni fino in epoca moderna. Le mura rappresentano la testimonianza più evidente dell’insediamento etrusco di Orbetello poiché scarsi sono i ritrovamenti pertinenti all’area abitata vera e propria. Le mura sono costruite in opera poligonale, tecnica costruttiva che prevedeva l'utilizzo di grandi blocchi di pietra, sommariamente sbozzati e connessi fra loro senza alcun tipo di legante. Confrontandole con le vicine mura di Cosa, spicca la mancanza delle torri quadrangolari, che caratterizzano invece la cinta muraria di quest’ ultima. Ben diversi sono anche i contesti ambientali in cui sorgono le due cinte murarie: sul ciglio di un pianoro quella di Cosa-Ansedonia, sulla sponda naturale della laguna quella di Orbetello. Come fondamento delle mura sono state individuate una serie di palificazioni; infatti, nei punti in cui la vicinanza del mare rendeva il terreno instabile, furono realizzate apposite palizzate di tronchi, che servivano a bloccare il piano su cui sarebbero sorte le mura e ad impedire l’affossamento di queste nel terreno melmoso. Le mura sono oggi visibili sul lato che fronteggia il mare mentre non sono mai state rinvenute lungo il lato rivolto verso terra, dove furono poi innalzate le mura bastionate senesi e poi quelle spagnole dello Stato dei Presidi. Forse in questo tratto le mura etrusche erano più arretrate rispetto a quelle senesi e spagnole, tuttora visibili, e furono obliterate da costruzioni successive. Ma questa è solo un’ipotesi e l’unico dato certo è il rinvenimento nel 1544, nel corso della costruzione delle mura senesi, di alcune tombe etrusche: dato che induce a spostare i confini dell’insediamento antico verso l’attuale abitato.[2]
Coordinate: 42°26'11"N 11°12'29"E
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