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Il Polittico della Resurrezione eseguito da Niccolò di Segna attorno al 1348. per l’abbazia di Borgo Sansepolcro è l’ultima opera nota del suo corpus pittorico, ed è da considerarsi il punto di arrivo di un percorso evolutivo che lo condusse ben lontano dai modi della tradizione duccesca da cui era partito.(3)
Cristo esce dal sepolcro in una grande mandorla blu, che risalta bene sullo sfondo rosso. Questa iconografia nasce dalla volontà di raffigurare la nube sulla quale Cristo è asceso al cielo; ma a poco a poco la mandorla, trasformandosi in una sorta di aureola, è assurta a simbolo di gloria. (...)vLa Scena della Resurrezione è attorniata da santi. Nei quattro grandi pannelli: a sinistra Santa Caterina d’Alessandria e San Giovanni Evangelista, e a destra San Benedetto e Santa Agnese con la sua pecora [3].
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Niccolò di Segna, Polittico della Resurrezione, 1348 circa, Duomo di Sansepolcro (1)
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Niccolò di Segna, dettagli del polittico della Resurrezione, 1348 circa, Duomo di Sansepolcro
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Galleria fotografica Sansepolcro
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Piero della Francesca, Resurrezione, primo del restauro, affresco, Museo Civico, Sansepolcro
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Sansepolcro, Duomo |
Bibliografia
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Nicoletta Matteuzzi, Niccolò di Segna e suo fratello Francesco. Pittori nella Siena di Duccio, di Simone e dei Lorenzetti, EDIFIR, firenze, 2019
Elisabetta Nardinocchi (a cura di), Guida al Museo Horne, Edizioni Polistampa, Firenze 2011. ISBN 978-88-596-0969-8
Luciano Cateni, Maria Pia Lippi Mazzieri, Duccio, Simone, Pietro, Ambrogio e la grande stagione della pittura senese, Siena, Betti Editrice, 2012, ISBN 978-88-7576-259-9.
Damien Wigny, Toscane. 1, Arezzo, Cortone, Casentino, Sancepolcro, Fonds Mercator, 2013
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[1] Foto di Sailko, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported
[2] Damien Wigny, Toscane. 1, Arezzo, Cortone, Casentino, Sancepolcro, p. 768, Brussel, Fonds Mercator, 2013
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